Storico incontro a San Pietro: Trump e Zelensky discutono di pace ai funerali di Papa Francesco.
I grandi del mondo ispirati dal Pontefice della Pace?
In un contesto di grande significato simbolico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si sono incontrati nella Basilica di San Pietro, poco prima dei funerali di Papa Francesco.
L'incontro, durato circa quindici minuti, ha catalizzato l'attenzione mondiale, avvenendo nel giorno dell'addio al "Papa della pace".
L'incontro, descritto come "molto produttivo" dallo staff di Washington, è stato accolto con entusiasmo da Zelensky, che lo ha definito "molto simbolico, con il potenziale di diventare storico". Il presidente ucraino ha espresso la speranza che l'incontro porti a "risultati concreti" su questioni cruciali come il cessate il fuoco e una pace duratura.
La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l'importanza dell'incontro, affermando che "vedere i due leader parlare di pace al funerale del 'Papa della pace' ha un significato enorme".
In una nota di Palazzo Chigi, è stato ribadito il sostegno agli sforzi di Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina.
L'incontro è avvenuto in un momento di rinnovata tensione, con Trump che ha espresso pubblicamente il suo disappunto per i recenti attacchi russi a obiettivi civili in Ucraina.
Il presidente USA ha espressamente fatto riferimento al fatto che si sente quasi preso in giro a Putin e che sta cambiando opinione su di lui.
Tuttavia, il Cremlino, attraverso l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, ha dichiarato che la Russia è "pronta a riprendere i colloqui con Kiev senza alcuna precondizione".
Oltre all'incontro bilaterale tra Trump e Zelensky, si sono svolti colloqui a quattro con il presidente francese Macron e il primo ministro britannico Starmer.
Nel pomeriggio, era previsto anche un incontro tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e Zelensky.
Sul fronte militare, la Russia ha dichiarato che l'invasione ucraina della regione di Kursk è "completamente fallita", mentre l'Ucraina ha affermato che le operazioni difensive nella regione continuano.
Domani potrebbe essere un giorno diverso e se la giornata di oggi può essere la base, potrebbe diventare storia.
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