Quando la musica incontra la storia e la leggenda.
Mi ritengo una persona fortunata per aver visto i Pink Floyd dal vivo nel 1994 a Cinecittà in Roma nel concerto "The divisione Bell world tour" quello che diventò l'iconico album live "Pulse".
Nonostante la mia lunghissima carriera come "pubblico di concerti" rimane quella l'esperienza più bella Nonostante tutte le band che ho ascoltato dal vivo.
Per rimanere in ottica floydiana Ho assistito ad un concerto di Roger Waters ed ad un paio di David Gilmour, due esperienze meravigliose, preferendo lo "zio Dave", ma non arrivano al live dei Pink Floyd.
Per quanto riguarda l'evento del quale stiamo parlando....
Beh non avrei mai potuto assistervi ... Almeno per un paio di motivi fondamentali.
Nel cuore delle antiche rovine di Pompei, nel lontano 1971, si consumò un evento unico e irripetibile: i Pink Floyd, all'apice della loro sperimentazione sonora, diedero vita a un film-concerto destinato a entrare nella storia della musica e del cinema.
Sei giorni intensi in cui Adrian Maben catturò l'essenza di una band che stava ridefinendo i confini del rock, in un anfiteatro millenario incredibilmente preservato dalla furia del Vesuvio.
Nello stesso anno io sono nato e, per quanto possa vantarmi della data che vede la mia nascita, praticamente contemporanea a questo pezzo di storia della musica (e non solo), non avrei potuto Partecipare, anche perché il pubblico non era previsto.
Ad ogni modo diverse volte sono stato a contatto con questo capolavoro attraverso i vari supporti disponibili nel corso degli anni.
"Live at Pompeii" non fu un semplice susseguirsi di esecuzioni dal vivo.
L'assenza di pubblico trasformò l'evento in un'esperienza quasi mistica, un dialogo intimo tra la musica visionaria dei Pink Floyd e la solennità del luogo.
La recente riedizione per il cinquantesimo anniversario, con una magistrale rimasterizzazione in 4K e un audio remixato in 5.1 da Steven Wilson, restituisce appieno la magnificenza di quell'incontro straordinario.
La brevità delle riprese nell'anfiteatro spinse Maben a integrare il materiale con sequenze inedite girate negli studi di Abbey Road.
Ne scaturì un documentario ibrido, che alterna la potenza evocativa delle performance live a momenti più intimi, in cui David Gilmour, Roger Waters e gli altri membri della band si mostrano al lavoro, offrendo spunti di riflessione tutt'altro che banali sulla loro arte.
Colpisce la naturalezza con cui questi musicisti, già consapevoli del proprio valore, si preparavano a dare alla luce "The Dark Side of the Moon", un album destinato a scalare le classifiche mondiali e a consacrarli icone globali.
Il cuore pulsante del film rimane, tuttavia, l'esibizione nell'anfiteatro.
Brani come "Careful with That Axe", Eugene, con il suo urlo primordiale, esaltano la teatralità della loro musica, accompagnati da gesti iconici come Waters che percuote il gong controluce o Gilmour che con la sua chitarra sembra imitare il verso dei gabbiani.
Le intense performance si intrecciano con suggestive inquadrature dei mosaici romani e delle fumarole che ancora si sprigionano dal Vesuvio, creando un'atmosfera unica e potente.
Quando le note iniziali di "Echoes (part 1)" risuonano nell'anfiteatro e il campo lungo si stringe lentamente sulla band, si svela appieno la portata di un progetto ambiziosissimo.
I Pink Floyd, con la loro musica, avevano compiuto una rottura radicale con le convenzioni del rock: addio a ritornelli scontati e assoli prevedibili, benvenuti a suite complesse e immaginifiche, con dinamiche inaspettate che richiamavano la struttura della musica classica. Un'intuizione avveniristica per il 1971, che ha influenzato generazioni di musicisti senza mai essere pienamente eguagliata.
"Live at Pompeii" non è solo un documento storico, ma la testimonianza di un momento magico in cui la creatività di una band leggendaria si fuse con la grandezza di un luogo eterno.
E voi pensate che riproposto ed aggiornato attraverso le.moderne tecnologie al Cinema io potessi perderlo?
Ci saremo .... Chi ha visto i Pink Floyd con me a Roma nel 1994 ... O Gilmour al Circo Massimo qualche mese fa....
Questa volta sono i Pink Floyd a venirci a trovare a casa nostra, a Mola....
Al cinema.Metrololis ....
Certo non saranno fisicamente qui, alcuni non potrebbero comunque esserci perché hanno lasciato questo mondo.
Allora lo schermo sarà la macchina del tempo che ci riporterà nell'anno della mia nascita ed ad un punto del tempo dal quale scaturirà quel big bang che darà vita alla possibilità di poter unire musica, storia e leggenda.
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