I Dazi di Trump, Sospesi momentaneamente, non per tutto, ma poi anche su quelli risparmiati..... Caos e crisi.
Donald Trump continua con il suo caos e la sua altalena sulla guerra dei dazi.
Il presidente degli Stati Uniti ha distrutto il mercato economico, ha bruciato miliardi in pochi giorni, poi ha dovuto sospendere i dazi per tornare poi a minacciare e farneticare pseudo discorsi economici che mancano del più elementare ABC dell'economia.
Neanche il tempo di fare respirare le borse di tutto il mondo che ha rivelato che già questa settimana annuncerà nuove tariffe sui semiconduttori, anche se ci sarà flessibilità con alcune aziende del settore.
Inoltre l'esclusione degli smartphone e dei computer dalle tariffe reciproche con la Cina avrà, quindi, vita breve.
Per.noj farsi mancare nulla l'inquilino della Casa Bianca ha annunciato che ha intenzione di colpire anche i farmaci.
Il piano ha lo scopo di riportare negli Usa le produzioni strategiche, a partire dai chip fino ai medicinali, passando dall'acciaio all'alluminio e alle auto.
Se diversi decenni fa si poteva credere a questa come una mossa per non dipendere da Paesi stranieri, soprattutto dalla Cina, al giorno d'oggi questo atteggiamento non solo possiamo definirlo anacronistico, ma è anche un comportamento autolesionista.
Ovviamente non verrà a leggere cosa scrivo su queste pagine e ci saranno tantissime persone più vicine a lui che avranno consigliato di resistere con questa inutile presa di posizione, ma a quanto pare, non dovrebbe esserci nulla da fare.
"Non cambio idea, nessun Paese si salverà, ma sono flessibile"
La cosa assurda è che questo atteggiamento sta provocando un effetto contrario a quello che il presidente USA si aspettava.
Tutto il mondo in fila per baciare il culo di Trump, come il presidente aveva elegantemente riferito?
Magari, aimé, Giorgia Meloni lo farà pure, ma in quanti seguiranno questo esempio?
La verità è che la Cina, per esempio, ha deciso di sospendere le esportazioni di diversi elementi critici di terre rare, metalli e magneti.
Xi Jinping ha già iniziato il suo tour nel sudest asiatico con l’obiettivo di creare un asse anti-Trump e contrastare "il bullismo unilaterale" degli Usa.
Il presidente cinese, è in viaggio, infatti, tra Vietnam, Malaysia e Cambogia per rafforzare i legami commerciali regionali in vista delle tariffe imposte dal presidente americano.
Xi, in particolare, ha esortato Usa e Cina a "salvaguardare con forza il sistema commerciale multilaterale, la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento globali e un ambiente internazionale aperto e cooperativo", ma anche contattato diversi "nemici storici" degli Stati Uniti.
Del resto ha esordito con il fatto che Il protezionismo "non porta da nessuna parte" ed ha proseguito dicendo che una guerra commerciale “non vedrà vincitori”.
Sta di fatto che questo non vale per il dollaro che continua a indebolirsi, visto che sugli investitori l'incertezza romane.
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