Grandissimo successo di "L’ho fatto per il mio paese" - Con Lisa Angelillo e Carlo D’Ursi - La stagione "Like a Jazz" parte col botto.
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Tutte le foto - Sabino Guardavaccaro |
Sold out applausi e consensi per la commedia che apre la stagione teatrale.
In tanti non vedevano l'ora che cominciasse la nuova stagione Teatrale della Like a Jazz ed io che, ovviamente, non mi limito a presentare
tutta la programmazione:👇🏼
Come spesso accade e Nonostante a me non piacciano tanto i "detti" ed i proverbi, come si dice che "a volte la realtà supera la fantasia", così Nonostante mi aspettassi il meglio già "a fiducia" tanta è la considerazione per gli artisti sul palco e tutta l'organizzazione, lo spettacolo è andato oltre le aspettative.
... Ma anche a viverla...
Ero tra questi.
Dopo aver spiegato, la mia interpretazione di "Voglia di teatro" ☝🏼
Mi sono concentrato su quello che sarebbe stato l'esordio:👇🏼
Come spesso accade e Nonostante a me non piacciano tanto i "detti" ed i proverbi, come si dice che "a volte la realtà supera la fantasia", così Nonostante mi aspettassi il meglio già "a fiducia" tanta è la considerazione per gli artisti sul palco e tutta l'organizzazione, lo spettacolo è andato oltre le aspettative.
Si, perché, a prescindere dalla bravura espressiva ed interpretativa, sarà stato un "lavoraccio" reggere un dialogo serrato e Senza interruzioni per due ore per due soli attori sul palco.... Per dirne una....
Certo, per me può sembrare ancora più difficile una cosa del genere, visto che ho bisogno del testo davanti quando devo cantare una canzone, anche quando si tratta di una scritta da me, ma credo che sia comunque una bella fatica anche per ottimi professionisti che saranno pure abituati a tour de force del genere, ma non per questo possiamo definirla una cosa facile.
Tre giorni di successo, di applausi, di complimenti, di soddisfazioni per chi la lavorato all'evento e per chi ha assistito, come se avesse sviluppato un senso di appartenenza
Come ormai tutti sapranno,
"L'ho fatto per il mio paese" è uno spettacolo teatrale che vede protagonisti Lisa Angelillo e Carlo D'Ursi e che affronta con toni di commedia e satira temi legati alla politica italiana e alle dinamiche tra potere e cittadini.
Qualcosa che da sempre è nei discorsi di tutti noi e che alimenta dialoghi di tutti i generi, un po' "in tutti i luoghi ed in tutti i laghi" per dirla alla Valerio Scanu.
Il pubblico, quindi, è sollecitato alla curiosità, al parteggiare per l'uno o per l'altra protagonista, anche a Seconda di quanto possa rivederti nei personaggi.
Lo spettacolo, può essere definito una tragicommedia appassionata, folle e contemporanea e mette in scena il confronto tra due mondi opposti:
un infermiere barese trapiantato a Milano, animato da ideali, fino a quanto comuni a quelli degli altri, si scopre alla distanza e con la difficoltà a raggiungere i suoi obbiettivi e una ministra milanese, cinica e distante dalla realtà comune, caratterizzata e stereotipata anche dalla erre moscia che fa ancora più chic e più vip.
Attraverso questo confronto, si offre una satira pungente sulla politica italiana, evidenziando la distanza tra promesse e realtà e la capacità del potere di illudere i cittadini.
Ma perché mondi così distanti diventano così vicini?
Non accade casualmente, vi è una causa ben precisa.
La tragicommedia, scritta dagli autori di Maurizio Crozza, ovvero Andrea Zalone e Francesco Freyrie,
racconta, infatti, le vicende di Benedetto, ex infermiere che si è dimesso per raggiungere finalmente l’agognato pensionamento.
La recente riforma della ministra Eleonora Burci Campani però lo lascia improvvisamente intrappolato in un pasticcio legislativo all’italiana e così Benedetto si ritrova senza più lavoro, ma anche senza pensione.
Tutto questo scatena la reazione del malcapitato che, approfittando di un incidente in bici della donna, tapi rapisce la ministra per chiedere come riscatto l’abolizione della riforma!
Il maldestro rapimento ai danni della ministra è tutto un susseguirsi di azioni e reazioni che strappano risate alla platea ed intanto si delineano i personaggi.
E qui accade la più grande magia che il teatro possa offrire....
In un attimo Lisa Angelillo non è più Lisa e Carlo D'Ursi non è più Carlo.
La bravura degli attori, l'interpretazione, li rende per tutti, anche coloro che li conoscono personalmente, Eleonora e Benedetto
Sono quelle due persone così diverse ad accaparrarsi i favori del pubblico, anche perché, man mano che la storia va avanti, ci si rende conto che quelli che sembrano individui (non più personaggi) agli antipodi non è che siano, alla fine, così distanti.
Come l'idealista Benedetto ha i suoi scheletri nell'armadio ed alla fine compie un gesto per risolvere un suo problema personale, a prescindere dal fatto che possa essere un bene per il paese....
Così Eleonora sotto quella scorza snob e realizzata si rivela una donna che avrebbe voluto percorrere una carriera artistica e non essere quella donna forte e sicura che invece appare.
Insomma per due ore....
Più una piccola pausa in mezzo, il tempo di sgattaiolare fuori a fumare una sigaretta ....
Sono stato catapultato in quella che poteva sembrare una realtà con tutte le contraddizioni che la contraddistingue.
La Regia di Lisa Angelillo
e le Musiche originali di Paolo Daniele, completano un quadro che è una porta all'interno delle nostre riflessioni ed anche a tutto quello che ci potrà capitare di vedere nel proseguo della Stagione targata "Like a Jazz".
Sicuramente l'inizio è stato col botto e sono stato felice di essere stato presente.
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