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Clamoroso Ritiro dell'Approvazione del Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari o solo rinvio ad una prossima seduta? - Consiglio Comunale del 24 Marzo 2025



Il processo di approvazione del Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari ha subito un inatteso arresto con il ritiro della sua discussione durante il Consiglio Comunale del 24 marzo 2025. Sebbene le ragioni specifiche di questo ritiro non siano esplicitamente indicate nelle fonti iniziali, è plausibile che preesistenti critiche al piano, sollevate da gruppi civici e consiglieri comunali nel 2021, abbiano giocato un ruolo significativo. Anche le indicazioni e le prescrizioni contenute nel "parere motivato" relativo alla VAS, così come le osservazioni dei cittadini, potrebbero aver contribuito a creare un clima di incertezza o disaccordo che ha portato alla decisione di non procedere con l'approvazione in quella seduta.



Mola di Bari, situata lungo la costa adriatica, vanta un significativo tratto costiero di circa 12 chilometri, risorsa di primaria importanza per l'economia locale, l'ambiente e la qualitΓ  della vita dei suoi cittadini.

Proprio per questo il Piano Comunale delle Coste (PCC), cioè lo strumento di pianificazione territoriale specificamente dedicato all'analisi e alla regolamentazione delle attività che si svolgono lungo il litorale ha come suo obiettivo fondamentale quello di trovare un equilibrio tra la promozione dello sviluppo socio-economico e la tutela degli ecosistemi costieri e del paesaggio.

L'elaborazione del Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari ha rappresentato un processo di lunga durata, estendendosi per oltre tre anni prima della data prevista per la sua approvazione nel marzo 2025 . Questa prolungata fase di sviluppo suggerisce la complessitΓ  della materia e la necessitΓ  di considerare molteplici fattori e interessi. 
Nel corso di questo periodo, il processo ha coinvolto diverse entitΓ  istituzionali e la cittadinanza, con la ricezione di ben 26 osservazioni da parte dei cittadini . 
Queste osservazioni testimoniano un significativo livello di interesse pubblico nei confronti della pianificazione del futuro della costa.

Una volta ottenuta l'approvazione da parte del Consiglio Comunale, il Piano Comunale delle Coste avrebbe dovuto essere trasmesso alla Regione Puglia per la definitiva approvazione . 
Questo passaggio sottolinea l'importanza del piano come strumento di pianificazione riconosciuto e validato a livello regionale. 
In questo contesto di attesa e di imminente approvazione, il Consiglio Comunale di Mola di Bari aveva programmato la discussione e il voto sul Piano Comunale delle Coste per la seduta del 24 marzo 2025. 

Il Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari si prefiggeva una serie di obiettivi fondamentali per la gestione sostenibile del suo litorale. 
Tra questi, spiccano la promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio, la valorizzazione della costa in tutte le sue componenti e la creazione di opportunitΓ  di sviluppo economico e imprenditoriale legate al mare. 
Un aspetto centrale del piano era rappresentato dalla volontΓ  di bilanciare attentamente la tutela e la salvaguardia degli aspetti ambientali e paesaggistici della costa con la sua fruizione per attivitΓ  turistiche e ricreative .

Il PCC delineava inoltre le normative per la gestione, il controllo e il monitoraggio delle aree del demanio marittimo e delle zone del mare territoriale. 
Un'attenzione particolare era dedicata alla promozione dell'accesso pubblico alla costa, con l'intenzione di garantire una quota significativa di spiagge libere per la collettivitΓ .

L'analisi condotta aveva riguardato la totalitΓ  della costa comunale, stimata in 15.944 metri, dei quali 11.741 metri erano considerati "utili" ai fini della pianificazione. 
Di questi, 7.291 metri lineari risultavano potenzialmente concedibili per diverse attivitΓ  .
Si era suddiviso il litorale in tre ambiti distinti, basati sulla presenza di concessioni demaniali esistenti: la costa nord, l'area portuale e la costa sud, comprendente anche la frazione di Cozze .

Sotto il profilo ambientale, la costa di Mola di Bari era stata classificata come avente una "bassa criticitΓ " per quanto riguarda il rischio di erosione. 
Il PCC individuava inoltre dei "moduli elementari di concedibilitΓ " lungo l'intera costa, distinguendoli in base a diverse limitazioni e prescrizioni per l'uso del demanio. 
Un aspetto importante considerato dal piano era la valutazione dei carichi turistici esistenti e la verifica della loro compatibilitΓ  con la capacitΓ  ricettiva della costa .

Stando a quanto si riferiva, il Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari risultava essere in linea con le indicazioni del Piano Regionale delle Coste, in particolare con gli ambiti paesaggistici definiti come "La Puglia centrale" e "Il sud-est barese e il paesaggio del frutteto" . 
Tra le azioni previste dal piano, figuravano interventi di recupero costiero, come la rinaturalizzazione di aree degradate e il ripristino dello sbocco a mare delle "lame, i corsi d'acqua costieri tipici della regione. 
Infine, il piano proponeva di regolamentare le attivitΓ  di pesca e di fruizione turistico-ricreativa, con particolare attenzione alla conservazione degli habitat marini e delle specie di interesse comunitario. 

E allora?
Tutto bello?
Tutto a norma?
Tutto da approvare solamente?
A parole sembrava potesse essere così.

Come detto precedentemente, il Consiglio Comunale di Mola di Bari era stato convocato per lunedΓ¬ 24 marzo 2025, alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune, in prima convocazione . 
L'ordine del giorno prevedeva, tra i punti cruciali, la discussione e l'approvazione del Piano Comunale delle Coste. 
E nonostante fosse previsto che, nel corso dell'assemblea, venissero prese in considerazione le 26 osservazioni pervenute dai cittadini durante la fase di consultazione pubblica del piano, la convocazione in prima seduta lasciava intendere una previsione di raggiungimento del quorum necessario per la validitΓ  delle deliberazioni . 

Direi anche abbastanza clamorosamente, invece così non è stato.

In realtΓ  dobbiamo tornare indietro nel tempo e renderci conto che il tutto non aveva avuto una gestazione tranquilla.

Nel marzo del 2021, per esempio, il gruppo civico "Senso Civico per Mola di Bari" aveva sollevato diverse obiezioni riguardo al Piano delle Coste proposto dalla giunta comunale, motivandole con una presunta mancanza di allineamento del piano con le leggi regionali successive all'entrata in vigore del Piano Regolatore Generale (PRG), la contestazione della prioritΓ  data al Piano delle Coste rispetto all'approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG), una ritenuta insufficiente attenzione ai dettagli relativi agli aspetti storico-paesaggistici, il mancato rispetto della normativa sull'accesso libero al mare e una generale omissione del problema dell'erosione costiera.

Anche l'allora consigliere comunale Michele Daniele, del Movimento 5 Stelle, nel marzo 2021 aveva espresso forti critiche. 
Tra le quali, figuravano la carenza di trasparenza nelle procedure di elaborazione del piano, un presunto tradimento degli indirizzi iniziali a favore degli stabilimenti balneari, la contestazione della validitΓ  del PCC in assenza di un PUG aggiornato, potenziali disparitΓ  di trattamento tra i proprietari terrieri, incoerenza con il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), inadeguatezza delle previsioni sull'accesso libero alla costa, mancata protezione della costa dall'erosione e la presunta assenza di adeguate valutazioni di impatto ambientale (VINCA e VAS) . 
La natura ampia e dettagliata di queste critiche, che toccavano aspetti procedurali, ambientali e socio-economici, suggerisce la presenza di significative divergenze di opinione che sono presenti ancora oggi in diversi componenti della popolazione e del mondo politico molese.

Si Γ¨ molto dibattuto, infatti, anche ultimamente, sul fatto che un elemento rilevante nel processo di approvazione del Piano Comunale delle Coste Γ¨ rappresentato dal "parere motivato" relativo alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), emesso il 31 dicembre 2024. 
Nonostante questo parere fosse generalmente favorevole, esso conteneva anche "indicazioni e prescrizioni". 
Queste indicazioni, formulate anche sulla base dei contributi di diverse autoritΓ  ambientali (SCMA) , potrebbero aver sollevato ulteriori discussioni o preoccupazioni tra i consiglieri comunali. 
Inoltre, il parere motivato prendeva in considerazione le 26 osservazioni presentate dai cittadini. 
E per molti le risposte fornite a queste osservazioni, o la percezione che alcune preoccupazioni non sono state adeguatamente affrontate ed hanno contribuito alla decisione di ritirare l'approvazione.

Sta di fatto che il ritiro dell'approvazione del Piano Comunale delle Coste durante il Consiglio Comunale di Mola di Bari del 24 marzo 2025 comporta inevitabilmente dei ritardi nell'implementazione di una pianificazione organica e completa per la gestione del litorale. 
In assenza di un piano approvato, la gestione della costa potrebbe continuare a essere regolata da normative preesistenti, potenzialmente meno efficaci o non aggiornate rispetto alle esigenze attuali. 
CiΓ² potrebbe avere implicazioni significative per lo sviluppo costiero, la tutela ambientale e il settore turistico locale.

È probabile che il Piano Comunale delle Coste debba ora essere sottoposto a una fase di revisione, al fine di affrontare le motivazioni che hanno portato al ritiro dell'approvazione. 
La natura e l'entitΓ  di queste revisioni dipenderanno dalle specifiche preoccupazioni sollevate dai consiglieri comunali, dai cittadini o dalle autoritΓ  ambientali. 
Il Comune di Mola di Bari potrebbe anche considerare approcci alternativi per la gestione della sua costa, come la formazione di una nuova commissione di esperti, l'organizzazione di ulteriori consultazioni pubbliche o la richiesta di consulenza esterna per superare le criticitΓ  emerse.

Un evento come il ritiro dell'approvazione di un piano cosΓ¬ importante potrebbe potenzialmente influenzare la fiducia dei cittadini nei confronti delle decisioni della pubblica amministrazione locale e il loro coinvolgimento in futuri processi partecipativi. 
È fondamentale che il Comune di Mola di Bari affronti in modo trasparente e costruttivo le ragioni di questo passo indietro, al fine di garantire una gestione costiera efficace e sostenibile nel lungo termine.

Sta di fatto che dopo una sospensione del Consiglio Comunale, il Sindaco Colonna ha preso la parola e, secondo quello che ha dichiarato non ci dovremmo trovare nelle condizioni di rimandare o stravolgere il tutto.

Sostanzialmente ha detto che a seguito di quella che Γ¨ stata la sospensione dovuta ad un momento di riflessione dovute ad alcune osservazioni che hanno visto l'intervento dell'Architetto Andreassi e del progettista, al fine di definire un emendamento, quanto piΓΉ chiarificatore, rispetto a quanto rilevato ed anche in virtΓΉ della richiesta della terza commissione effettuata nei confronti della Capitaneria di porto rispetto all'interpretazione ed alla definizione di talune ordinanze, l'amministrazione ha pensato di ritirare il punto all'ordine del giorno.
L'intenzione Γ¨ quella di ripresentarlo in uno dei prossimi consigli comunali che verranno convocati e definiti dalla conferenza dei capigruppo.

Il futuro del Piano Comunale delle Coste di Mola di Bari rimane incerto?
Le parole del Sindaco hanno motivazioni fondate?
E' solo un intoppo, non sostanziale?

SarΓ  fondamentale osservare se il piano verrΓ  ripresentato in Consiglio Comunale in una data successiva, se subirΓ  modifiche sostanziali o se l'amministrazione comunale intraprenderΓ  percorsi alternativi per la gestione del suo prezioso litorale. 

Una cosa Γ¨ certa, la capacitΓ  del Comune di affrontare le problematiche che hanno portato al ritiro dell'approvazione sarΓ  determinante per garantire una pianificazione costiera efficace, che bilanci le esigenze di sviluppo economico con la tutela dell'ambiente e la fruizione pubblica.

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