15 Marzo 2025 - “TERZANI “ (Anam, il senza nome) - Stagione di Prosa - Teatro Angioino - Mola.
Tappa particolare della Stagione di Prosa con una rappresentazione che azzera il tempo e la distanza tra reale ed aldilà.
In scena Sabato 22 marzo 2025 alle h.21, al Teatro Angioino di Mola di Bari, nell’ambito della XXIV STAGIONE DI PROSA 2024/25, con la direzione artistica di Francesco Capotorto e il patrocinio del Comune di Mola di Bari,
la Compagnia L’Occhio del Ciclone Theatre
in
“TERZANI “
(Anam, il senza nome)
Regia: Gianfranco Groccia e Lino De Venuto.
Con
Lino De Venuto (Terzani),
Dario Diana (Dante Alighieri),
Cinzia Ventola (Oriana Fallaci).
Video-Art: Mario Pugliese
Scene: Gianfranco Groccia,
Costumi: Atelier Matisse,
Disegno luci: Pietro Matarrese,
Sound design: Andrea De Venuto,
Scenotecnica: Leonardo Loiacono,
Foto di scena: Max Arcano.
Questo spettacolo teatrale porta sul palco la figura di Tiziano Terzani, il celebre giornalista e scrittore italiano, concentrandosi in particolare sul suo profondo legame con l'Asia e sulle sue riflessioni sulla vita e sulla condizione umana.
Nonostante non si tratti dell'unico personaggio richiamato, se così possiamo dire, dall'aldilà, lo spettacolo intende essere un omaggio alla vita e al pensiero di Terzani, esplorando i temi a lui cari, come la guerra, la spiritualità e la ricerca della verità.
Il titolo "Anam, il senza nome", tra le altre cose, fa riferimento a uno dei tanti luoghi che Terzani ha visitato in Asia e sottolinea il suo profondo legame con quel continente.
Attraverso monologhi, dialoghi e proiezioni, lo spettacolo offre al pubblico la possibilità di approfondire la conoscenza del pensiero di Terzani e di riflettere sui temi da lui trattati.
Lo spettacolo è stato programmato in diversi teatri italiani, fra i quali spicca, specialmente per noi, la rappresentazione al Teatro Angioino in Mola di Bari.
Inoltre, c'è da dir che sono stati realizzati altri spettacoli che omaggiano il pensiero di Terzani, come quello svoltosi al Teatro Menotti di Milano, intitolato “La Fine è il mio Inizio”.
Ma torniamo a quello del quale ci stiamo occupando.
Di cosa tratta?
Come si svolge?
Tre Spiriti “fiorentini d.o.c.” scendano dagli spazi celesti sul Pianeta Terra per “capire da vicino” quel che sta accadendo:
in primis quello di Terzani, personaggio amatissimo (e anche odiato) per la sua natura schietta e il suo linguaggio libero, urticante, diretto, privo di fronzoli e di ogni intellettualismo.
Collaboratore di testate importanti, scrittore di successo di molti libri.
Un successo conquistato di viaggio in viaggio, di trincea in trincea, di guerra in guerra, di delusione in delusione per le rivoluzioni sperate e mancate, corrispondente di guerra attento a capire le reali ragioni dei conflitti bellici, giornalista-viandante a caccia di quel livello di verità al di là dei dati e fatti ufficiali, esploratore di sentieri impervi, lontano dai salotti, disposto se necessario a sporcarsi le mani, ad aprire la vita ad altri possibili modi di pensare, ad altri sviluppi economici meno disumanizzanti (green economy) ai valori e alla spiritualità dell’uomo di ogni latitudine e longitudine.
Questo moderno Ulisse, allergico al Palazzo dei Poteri, è affiancato da Oriana Fallaci, sua concittadina, dai vissuti molto simili: inviato speciale, giornalista-scrittrice-intervistatrice di grandi personaggi, ammalata di cancro.
Con lei Terzani, in occasione degli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, sulla questione Islam, è stato in fortissima polemica.
Il Terzo Spirito per affinità storico-esistenziali, malgrado il secolare gap temporale che lo divide da Terzani (e dalla Fallaci) è quello di un altro illustre fiorentino: Dante Alighieri.
Il Giornalista-Inviato-Scrittore e il Sommo Poeta (in un clima di simpatica complicità, ognuno nel proprio stile, in tempi diversi), hanno incontrato e raccontato di personaggi e luoghi, compiuto un viaggio nell’inferno-purgatorio-paradiso del mondo: entrambi hanno amato l’umanità, la poesia, amato visceralmente Firenze, anche se avranno, come anche la Fallaci, forti momenti di rottura con la loro città.
Lo spettacolo, animato da frequenti coinvolgimenti del pubblico presente, con gustosi momenti di teatro nel teatro, ricco di contaminazioni di stili, di linguaggi e di emozioni, leggero e dai contenuti di grande attualità (rapporto uomo-natura, sviluppo sostenibile, clima-biodiversità del Pianeta) è sorretto da un ritmo scorrevole, da musiche, pantomime e sapienti video-art.
Sipario ore 21,00
Info e prenotazioni, c/o botteghino
del Teatro Angioino
In via Silvio Pellico n.7
in Mola di Bari,
tel.0804713061;
whatsapp 3496061378
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