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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Sentenza di risarcimento a favore di un azionista molese dell'ex Banca Popolare di Bari



Sentenza del Tribunale Civile di Bari

Le questioni che riguardano il risarcimento per gli azionisti dell'ex Banca Popolare di Bari, sono apparse da subito parecchio complicate e, del resto se dopo anni se ne parla e quasi nessuno ha risolto la propria situazione, ci sarà un motivo.

Se la maggior parte delle persone mancano di un'educazione finanziaria, purtroppo non è con storiacce come queste che la tendenza si può invertire.
Invece, se ci fosse stata più cognizione di causa in alcuni tranelli molte persone sarebbero potute non cadere.

Se poi ci aggiungiamo il fatto che la banca sia addirittura "fallita"....
capiamo come la situazione sembra irrecuperabile.

Andare in banca dovrebbe essere ed operare dovrebbe essere la cosa più normale del mondo, come a "fare una camminata" ad Adelfia, Viareggio, Pesaro, Genova..... e non in Afghanistan...
Non dico che si dovrebbe andare come quando si vuole assistere ad un concerto blues o ad un live di Aretha Franklin, Negramaro, Mario Rosini, Enrico Ruggeri, Joe Cocker, ecc....
ma non dovrebbe esserci il rapporto attuale.

Certo, ci vuole fiducia e questa deve essere ripagata.
Sandro Pertini credeva fermamente nell'intervento dello Stato nell'economia per garantire giustizia sociale e ridurre le disuguaglianze. 
Questo potrebbe suggerire una visione favorevole a un maggiore controllo pubblico sul sistema bancario, sebbene non si sia espresso direttamente in tal senso.
Però la questione sulla quale stiamo disquisendo non riguarda tutte le banche, ma una in particolare.

La Banca Popolare di Bari è stata posta in liquidazione coatta amministrativa. 
Ciò significa che è in corso un processo di liquidazione dei suoi beni per soddisfare i creditori, inclusi gli azionisti.

La notizia, ormai da anni sulla "cresta dell'onda", tra news veritiere e fake è rimbalzata su tutti i media oltre che i nazionali Rai e Mediaset.

In una liquidazione coatta amministrativa 
i creditori vengono pagati in un ordine di priorità stabilito dalla legge. 
In genere, i depositanti e altri creditori "privilegiati" hanno la precedenza sugli azionisti.

La probabilità che gli azionisti ricevano un risarcimento dipende dalla quantità di denaro ricavato dalla liquidazione dei beni della banca e dalla posizione degli azionisti nella graduatoria dei creditori.

E' chiaro che votarsi a Sant'Antonio non è una prerogativa ufficiale per avere ragione sul risarcimento da ricevere, per tutelarsi è consigliabile contattare associazioni di consumatori specializzate in diritto bancario e finanziario. 
Queste associazioni possono fornire assistenza legale e informazioni aggiornate sulla situazione.

In alcuni casi, è possibile intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento. 
Tuttavia, è importante valutare attentamente i costi e i rischi di tali azioni.

E' necessario conserva tutta la documentazione relativa all'acquisto delle azioni e alle comunicazioni ricevute dalla banca e monitorare attentamente gli sviluppi della liquidazione e le comunicazioni ufficiali della banca.

Diciamo che tutto questo per molti fino ad oggi è rimasto teoria.

Molti risparmiatori che hanno subito perdite a causa di investimenti sbagliati o di comportamenti scorretti da parte di banche e intermediari finanziari. si sono rivolti all'associazione italiana di consumatori specializzata in problematiche bancarie e finanziarie denominata ADUSBEF.

Questa ha seguito da vicino le vicende della Banca Popolare di Bari, offrendo assistenza ai soci che hanno subito perdite a causa del crollo del valore delle azioni. 
L'associazione ha anche partecipato a iniziative legali per tutelare i diritti degli azionisti.

In particolare l'Avv. Giuseppe Angiuli 
dello Sportello territoriale ADUSBEF di Monopoli

ha diffuso la notizia che riguarda la sentenza di risarcimento per un azionista molese
e lo ha fatto attraverso il 
Comunicato stampa che segue:👇

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Sportello territoriale ADUSBEF di Monopoli

Il Tribunale Civile di Bari, con sentenza n. 5289/2024 pubblicata il 31/12/2024, ha accolto la domanda risarcitoria proposta in sede giudiziale da uno dei tanti risparmiatori molesi che avevano investito i loro soldi nelle azioni emesse da Banca Popolare di Bari e che, a partire dal 2015, avevano visto crollare il valore dei loro titoli sino al loro definitivo azzeramento.

La IV sezione civile del Tribunale del capoluogo pugliese, nella persona del giudice Savino Gambatesa, ha ritenuto sussistenti i presupposti per dichiarare la risoluzione del contratto con riguardo a due operazioni di acquisto di azioni negoziate tra il 2009 ed il 2011 da un giovane risparmiatore di Mola di Bari, associato allo sportello territoriale ADUSBEF di Monopoli ed assistito dall'avv. Guseppe Angiuli.

In particolare, è stata ritenuta accertata l'inadeguatezza dell'investimento in azioni BPB in rapporto al profilo di rischio prudente e conservativo del cliente dell'istituto barese (oggi denominato Banca del Mezzogiorno), che è risultato essere non manifestamente incline ad accettare i rischi connessi agli investimenti finanziari.

A detta del giudice barese, la banca, su cui gravava l'onere della prova dell'esatto adempimento della prestazione nel rapporto contrattuale di consulenza, non è riuscita a fornire la prova liberatoria d'aver correttamente operato la valutazione sulla adeguatezza dell'operazione finanziaria in questione, che deve invero fondatamente escludersi alla luce della notoria rischiosità dell'investimento azionario e della mancata diversificazione dell'investimento, concentrato su un unico titolon,

Inoltre, l'istituto creditizio barese è stato ritenuto inadempiente anche per non avere adeguatamente segnalato al cliente la sua posizione di conflitto d'interessi, consistente nel cumulo in capo allo stesso istituto del duplice ruolo di soggetto emittente delle azioni e, al tempo stesso, di intermediario nella vendita degli stessi titoli.

Per il risparmiatore di Mola di Bari si sono così spalancate le porte del risarcimento del danno, col recupero del suo originario capitale di investimento, pari a poco più di € 10.000, maggiorato degli interessi e delle spese di giudizio.

Il numero di risparmiatori molesi ancora in possesso delle azioni emesse dalla Banca Popolare di Bari è ancora molto cospicuo: per molti di loro, che in questi ultimi anni non hanno ancora intrapreso alcun tipo di iniziativa al fine di recuperare l'investimento, potrebbe ancora esserci qualche speranza di rientrare in possesso dei propri risparmi, promuovendo un giudizio civile di risarcimento danni nei confronti dell'attuale Banca del Mezzogiorno S.p.A., ossia il nuovo soggetto che ha acquisito il controllo della ex Banca Popolare di Bari.

Avv. Giuseppe Angiuli

Sportello territoriale ADUSBEF di Monopoli

Tel. 080/9371935

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Ora, a fronte di questo episodio con lieto fine ci sono tanti clienti di questa banca che sono ancora in attesa di veder riconosciuto quanto spetta...

speriamo sia solo la prima di una serie interminabile di episodi come questo.

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