Papa Francesco in ospedale, la situazione meno semplice del previsto.
Il bollettino: “Ha polmonite bilaterale, ancora quadro complesso”
Si allungherà la degenza di Papa Francesco al Gemelli di Roma, dove il Pontefice è ricoverato da venerdì per il riacutizzarsi della bronchite e l'insorgere di un'infezione alle vie respiratorie.
Si parlava di un Bergoglio in ripresa, quasi dovesse stupore tutti e tornare in Vaticano, ma queste erano le opinioni più ottimiste che già non trovavano riscontri nelle dichiarazioni del personale sanitario.
Gli esami medici hanno fatto emergere un "quadro clinico complesso" e un'origine "polimicrobica" dell'infezione che hanno portato a una rimodulazione della terapia in corso e a una degenza ospedaliera più duratura del previsto.
In serata la Sala stampa vaticana ha informato sul fatto che "gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso. La tac al torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio, prescritta dall'equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico Gemelli ha dimostrato l'insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un'ulteriore terapia farmacologica. L'infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l'utilizzo di terapia cortisonica antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso".
Non si parla più, quindi, solo di "infezione polimicrobica delle vie respiratorie", ma di una polmonite bilaterale.
Il Santo Padre il 17 ha compiuto 88 anni e già da qualche tempo non è proprio in forma, quindi tutto ciò che sta accadendo preoccupa maggiormente.
Il Papa comunque, è tranquillo e qualche piccola attività la svolge pure e da tutti è definito sempre "di umore buono".
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