Sarà la volta buona?
Corsi e ricorsi storici, purtroppo dobbiamo considerare così una ricorrenza come quella che riguarda il giorno della memoria.
"
La paura di vivere
col pensiero di poter morire.
Troppa polvere nasconde il mare
e noi abitiamo qui".
(Enrico Ruggeri)
Avremmo voluto che i nemici fossero quelli di Goldrake e Mazinga, così che fossero di fantasia come coloro che li sconfiggono.
Purtroppo la guerra è una realtà ancora oggi e questa ricorrenza non la viviamo più nella stessa maniera negli ultimi anni
Per una strana attitudine degli esseri umani, vicende come quelle dei conflitti, invece di insegnare qualcosa di concreto e riportare tutti in quella che dovrebbe essere la giusta direzione, aguzza l'ingegno e sforna iniziative che contengono più fantasia di quanto c'è ne sia nei cartoni animati.
Mola, Genova, mondo ...
Non fa differenza.
Un esempio?
Ho scoperto che uno dei santi più riconosciuti e popolari della Chiesa cattolica milita nelle fila di un esercito europeo da tre secoli.
Assurdo?
Beh dai documenti storici non si direbbe ...
Si tratta di Sant’Antonio, morto a Padova nel 1231, ma presente sui campi di battaglia dell’esercito portoghese sin dal Seicento.
Secondo la tradizione popolare fu infatti arruolato per la prima volta sotto il regno di Afonso VI di Braganza, nel terço da Câmara de Lisboa, prima della Battaglia di Montes Claros del 1665.
La Fede dei soldati portoghesi attribuì a Sant’Antonio molti dei successi conseguiti sui campi di battaglia.
Ogni sconfitta degli spagnoli era salutata come un miracolo antoniano e accompagnata da portenti e orazioni, così un rescritto del 24 gennaio 1668, stabilì che “per i suoi servigi patriottici” Sant’Antonio era inquadrato pure nel II reggimento di fanteria di Lagos.
La “carriera militare” del santo proseguì con qualche interruzione e nuovi arruolamenti, ma pure con delle promozioni. Il 12 settembre 1683, Pietro II, successore di Alfonso, promosse Sant’Antonio al grado di capitano.
Successivamente divenne Maggiore
e fu "arruolato" anche da altri eserciti nel mondo.
Questo ci insegna che ogni scusa è buona per giustificare anche le azioni più terribili.
Quindi il concetto non è
"È la guerra che rende l'uomo atroce; per questo io odio la guerra"
(Gino Paoli)
Ma perché l'uomo la inventa e la fomenta?
Oggi parliamo di sinistra, destra, fascismo, antifascismo, come qualcosa che sembra appartenere al passato, Senza renderci conto che invece proprio i concetti peggiori stanno diventando preponderanti nella società attuale a prescindere dai nomi che li possano indicare.
In ricorrenze come quella che si festeggia il 27 Gennaio dovremmo aprirci a concetti diversi
"Credo che i bambini sono il nostro futuro
Insegnate loro bene e far loro aprire la strada
Mostrare loro tutta la bellezza che possiedono all'interno"
(George Benson)
E soprattutto metterli in pratica.
Nel Giorno della Memoria, ricorderemo le vittime dell’Olocausto, un orrore che non dobbiamo mai dimenticare.
Mentre il mondo affronta un aumento preoccupante dell'antisemitismo, è fondamentale impegnarci per preservare la memoria, educare le nuove generazioni e combattere ogni forma di odio.
La follia che prende il sopravvento
Giustificazioni per l' ingiustificabile.
La memoria è la nostra forza.
Deve esserlo.
Abbiamo la responsabilità di garantire che simili atrocità non accadano mai più ed abbiamo il compito di fare in modo che le generazioni che erediteranno il pianeta lo facciano attraverso un monitor che deve servire da stimolo per i tempi futuri.
Questione di cultura
Che si scontra con la cronaca.
Notizie al posto dei libri...
Non importa quale sia la forma o la formula, ma si deve trovare il modo.
Ma è tanto difficile capire la bestialità della guerra?
È tanto difficile rimanere impassibili di fronte a racconti, immagini, resoconti, carte, documenti?
E quanto è folle non aver compreso nulla e ricadere negli stessi errori?
Negli stessi orrori?
Il giorno della memoria porta ogni anno queste considerazioni ed a parole tutti sono d'accordo.
Purtroppo nella contano i fatti.
Bene, l'impegno per tutti dovrà essere quello di trasformare le parole in fatti.
Sarà la volta buona?
Beh ad occhio e croce
Non c'è questa sensazione....
Ma se non ci si prova
Allora di cosa stiamo parlando?
Commenti