13 Gennaio 2025 a Mola: Stefania Rocca in " La madre di Eva" al Teatro Van Westerhout - il 14 a Barletta ed il 15 a Bitonto.
Nei teatri del Circuito Puglia Culture.
Anche se all'apparenza tutti nei mondo aspirano ad essere i vari Hercules, Mazinga, Goldrake, nella realtà delle cose l'umanità è molto più fragile e soprattutto complessa.
Se Rai, Mediaset e tutti i Mass media cercano di trasmetterci un certo tipo di umanità, la realtà è meno ideale e più complessa.
Stefania Rocca e un'attrice di grande talento, possiamo considerarla come il jazz se dovessimo fare un esempio musicale ed interpreta in prima persona il ruolo della madre in questo intenso monologo teatrale.
La sua interpretazione è profonda e toccante, capace di emozionare il pubblico e far riflettere su temi delicati come l'identità, l'amore materno e la diversità.
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Silvia Ferreri, "La Madre di Eva" racconta la storia di un legame indissolubile tra una madre e sua figlia, Eva.
Un rapporto complesso e profondo, segnato da un evento che cambierà per sempre le loro vite.
Lo spettacolo è un viaggio emotivo attraverso i ricordi, le paure e le speranze di una madre che cerca di accettare e amare sua figlia per quello che è, al di là di ogni aspettativa e giudizio.
La trama è capace di emozionare e far riflettere su temi universali come l'amore, l'accettazione e la ricerca della propria identità.
La rappresentazione invita il pubblico a riflettere su questioni importanti e a interrogarsi sul proprio rapporto con i propri cari.
Lo spettacolo con Stefania Rocca sarà in scena a Mola di Bari, Barletta e Bitonto nei teatri del Circuito Puglia Culture. Info e biglietti: https://www.pugliaculture.it/spettacolo/la-madre-di-eva/
📅 13 gennaio - ore 21 - Comune di Mola di Bari
MOLA DI BARI, Teatro Van Westerhout
📅 14 gennaio - ore 20.30
BARLETTA, Teatro Curci
📅 15 gennaio - ore 21
BITONTO, Teatro Traetta Bitonto
“La madre di Eva” è la storia, toccante e contemporanea, di una madre che parla a sua figlia – lei l’ha sempre considerata una femmina – in una clinica di Belgrado, mentre al di là del muro, stanno preparando la sala operatoria e i dottori tracciano linee verdi sul corpo nudo di Alessandro, per permettergli di realizzare, finalmente, il suo desiderio: “prima dei miei diciotto anni voglio sottopormi all’intervento che mi renderà quello che sono davvero: un uomo”.
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