Il Consigliere di "Ora a Sinistra" chiede un piano straordinario per la lotta all'evasione.
In questi ultimi giorni ha tenuto banco soprattutto la questione della tassa di soggiorno, per qualcuno una necessità per altri il funerale definitivo al nostro turismo.
Giusto per chiarire la situazione:
La tassa è stata istituita, ma per il momento non applicata.
Come previsto dal regolamento, sarà avviato un percorso partecipativo con gli operatori e questo servirà a definire il tutto nella maniera migliore
In questa occasione il Consigliere Comunale Pietro Sportelli ha preso la palla al balzo per ribadire ancora una volta la richiesta di "È ora a sinistra" al Sindaco e a tutta la Giunta:
"È necessario ed urgente che, alle azioni già poste in essere, venga aggiunto un piano straordinario per la lotta all'evasione fiscale e al recupero del sommerso.
E' una questione di giustizia sociale!"
La questione è una delle più vecchie al mondo.
E fa il passo con tutte le parole che spesso i politici usano per dimostrare di combattere questa "abitudine" con scarsi risultati.
Addirittura possiamo risalire a Giacomo Matteotti che nonostante sia più noto per altre vicende, dichiarò subito la sua avversione per i programmi vaghi, le promesse vane.
È sempre stato durissimo con chi «vuol far credere che si faranno grandi cose, mentre tutto si riduce a ben poca cosa».
Diffidando di tutti i populismi: non diceva che le imposte sono «bellissime» ma, a vent'anni, scrisse che è dannoso incitare all'odio contro le tasse perché «dobbiamo limitarci a dimostrare che sono mal distribuite, ma diffondere nel tempo stesso la persuasione che sono assolutamente necessarie».
La questione è vissuta ovunque sempre con molta perplessità dalla Bulgaria ad Auschwitz, da Mola a Viareggio, da questo continente ad un altro.
Ma è da noi che assume proporzioni gigantesche, sia nella tassazione che nell'evasione.
Il Consigliere Sportelli ammette:
"So che la tassazione è un tema delicato, che in tanti non riescono ad arrivare a fine mese, che il costo della vita aumenta inesorabilmente".
Ma è convinto che
"Proprio per questo dobbiamo impegnarci di più in questa battaglia"
Per molti
"Non ci sono le parole"
(Mario Rosini)
Per altri ce ne sono fin troppe e non si intende scoperchiare un contenitore nel quale tutti vorrebbero entrare.
La differenza tra furbi e disonesti è tanto sottile, quasi da non esistere e comunque le tasse sono talmente alte che evitare di pagarle è quasi un "dovere".
Quello che dobbiamo imparare a comprendere è che quando le paghiamo non stiamo facendo una donazione all'UNICEF, ma stiamo sostenendo la società stessa della quale facciamo parte.
Il rappresentante di "Ora a Sinistra infatti aggiunge:
"Lo dobbiamo ai soggetti più fragili che non possono essere ulteriormente penalizzati a causa di entrate mancanti per mano di chi, pur nelle possibilità, venendo meno alle proprie responsabilità, amplifica i sacrifici e le difficoltà degli altri concittadini.
A questo si aggiungono i tagli economici del Governo agli Enti Locali, come sta avvenendo al nostro comune che si trova ogni giorno difronte a scelte difficili a causa del costante aumento della spesa sociale, del costo dei servizi per tutta la cittadinanza e della riduzione delle risorse disponibili."
Questioni che spesso rimbalzano sui Tg di Rai o canali locali come, per esempio, Telesveva, ecc...
Ma lasciano la maggior parte delle volte il tempo che trovano.
Pietro Sportelli, invece, vuole andare controcorrente e spiega la cosa con qualcosa che in una società normal sarebbe un'ovvietà assoluta che lascia addirittura disarmati, ma purtroppo alle nostre latitudini dobbiamo spiegarlo e ribadirlo:
"Il bene della nostra comunità deve sempre essere al primo posto, dobbiamo ricordarlo e mai tradirlo".
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