Mola: estratte le partecipanti al Treno della Memoria 2025.

Sono 5 ragazze

Il Treno della Memoria è un progetto in continua evoluzione. 

Ogni anno vengono organizzate nuove iniziative e attività per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, principalmente selezionati tra gli studenti delle scuole superiori.

Da anni Mola di Bari è protagonista di questa esperienza che permette ai nostri concittadini più giovani questa esperienza che ricopre una importanza ancora maggiore, visto lo stato delle cose nel mondo con i continui venti fi guerra che continuano ad interessare diverse nazioni nel mondo.

"Guardo il cielo sopra la città che sta morendo"
(Francesco Renga)

Parole come quelle di Papa Francesco o del Presidente Sergio Mattarella, possono anche arrivare, come quelle dei discorsi dei grandi personaggi del passato come Aldo Moro, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer, ma se non si tocca con mano, in qualche maniera, la realtà raccontata, il tutto rimane un pò "sospeso", come un vecchio blues, o come una frase di Elton John che vuole dire tante cose in poche parole.

Sono state 28 le ragazze e i ragazzi di Mola di Bari che hanno risposto all'Avviso Pubblico del Comune di Mola di Bari per partecipare al Treno della Memoria 2025. 

Una straordinaria dimostrazione di interesse verso un progetto che non è solo un viaggio, ma un’esperienza di crescita personale e collettiva.

Venerdì 29 novembre 2024, alle ore 12, presso la Sala Consiliare della Sede Municipale in via De Gasperi, si è tenuta l'estrazione pubblica.

Le partecipanti al Treno della Memoria 2025, saranno:

Antonella, Caterina, Elisabetta, Natalia e Sabrina, cinque ragazze che avranno la responsabilità di rappresentare la nostra Comunità in questo importante viaggio verso la consapevolezza e la memoria.

Il Sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, ha subito voluto incontrarle per trasmettere loro non solo le informazioni pratiche, ma anche il peso e il valore di questa esperienza ed ha commentato: 

"Il Treno della Memoria non è solo un itinerario tra luoghi intrisi di storia e sofferenza, ma un cammino di consapevolezza, un confronto con le proprie emozioni e un’occasione per trasformare il passato in uno strumento per comprendere e migliorare il nostro presente.
Non vedo l’ora di accompagnarle in questo percorso e, soprattutto, di ascoltare il loro racconto che, ne sono sicuro, saprà emozionarci, interrogarci e arricchirci".