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ASSOCIAZIONE “Chiudiamo la discarica Martucci”: UN APPROCCIO MATURATO NEL TEMPO.




Unità di intenti e sinergia d’azione per vincere la sfida di Martucci


Purtroppo la vicenda "Martucci", in alcuni casi, invece di unire le parti e fare in modo che si possano convogliare idee e risorse verso un problema comune, diventa sinonimo di divisione.

È per questo che la presenza di alcuni personaggi che screditano piuttosto che dare un contributo positivo diventa determinante nel non far sentire a tutti quel sentimento unitario che dovrebbe esserci per proseguire come una vera comunità unita un percorso che deve per forza passare dalle forze istituzionali.

E' questo il concetto principale che ha spinto L'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" a diffondere un comunicato che replica stizzito a coloro che appellano in maniera ritenuta non consona la stessa associazione.

Nello scritto, il Presidente Vittorio Farella ripropone tutte le tappe che hanno visto "Chiudiamo la discarica" protagonista nel corso di tanti anni di lotte e proposte e ribadisce il fatto che si debba cercare di portare le Istituzioni al fianco dei cittadini con proposte e tavoli tecnici che nel corso degli anni hanno visto parecchi risultati.

Anche nel momento in cui la Commissione Martucci 
ha aperto alle associazioni cittadine:👇
C'è stato il solito copione di polemiche che non ha permesso, tra le altre a cose, a tutti di potersi esprimere.

Se l'Elio è l'isotopo dell'idrogeno, così tutto quello che è venuto dopo, nasce da una lotta iniziata tanto tempo fa, la massa sarà pure diversa, ma i concetti non possono cambiare titalmente.

Tutto quello che l'Associazione ha voluto ribadire lo potete trovare leggendo 
quanto segue:👇 

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Il lungo cammino della nostra associazione nell’atavica lotta per liberare Martucci
dall’industria dei rifiuti e dal suo carico di veleno e inquinamento ci ha visti attraversare diverse stagioni e partecipi, da protagonisti, in inesauribili battaglie portate direttamente nei luoghi dove venivano discusse le sorti e il destino del sito Martucci. 

Col nostro consolidato metodo del coinvolgimento, attraverso incontri, riunioni, assemblee, siamo riusciti a condurre centinaia e migliaia di persone a manifestare per vie e piazze non solo della nostra cittadina, ma anche, e soprattutto, presso le sedi istituzionali ove si discutevano e decidevano le sorti della Martucci,
ovunque esse fossero. 

La imponente manifestazione del 24 maggio 2013 a Mola, da noi promossa e definita con altre associazioni del territorio in vista della discussione del nuovo Piano Regionale dei rifiuti e mirata a far pressione per chiudere definitivamente ogni attività in quel sito, raccolse migliaia di persone (per qualche storico la più massiccia che si fosse mai tenuta in città), ma soltanto una settimana dopo si replicava a Bari, dove si videro confluire oltre un centinaio di manifestanti presso la direzione della ASL in Bari, per richiedere lo svolgimento di un’indagine epidemiologica nel catino dei Comuni orbitanti intorno alle discariche del sito Martucci, cioè Mola, Rutigliano, Conversano e Polignano (ribattezzato il “quadrilatero della morte”). 

Altre ancora ne sono seguite nel tempo. Per ricordarne alcune fra le più importanti: l’8 e 15 ottobre 2013 presso la sede del Consiglio Regionale (all’epoca allocata in via Capruzzi a Bari) allorquando era in discussione il Piano Regionale dei Rifiuti, e l’8 novembre 2013 con una marcia dalla Prefettura (e in quell’occasione l’allora sindaco di Bari Emiliano volle riceverci) alla sede della Giunta Regionale sul lungomare di Bari (Presidente Vendola e assessore all’ambiente Nicastro), per far sollecitamente insediare il Comitato Tecnico scientifico (poi
ribattezzato Tavolo Tecnico) nominato dal Consiglio Regionale per la valutazione
ambientale dell’area vasta del sito di contrada Martucci. 

Tutte queste manifestazioni, molto partecipate anche se fuori Mola, sono state da noi organizzate autofinanziandoci. 
Purtroppo tutto questo impegno e i sacrifici profusi non hanno prodotto lo scopo principale che ci prefiggevamo, la chiusura immediata e definitiva del sito Martucci, ma hanno consentito (smentendo la vulgata comune che non siano servite a niente) di bloccare le attività di discarica e non per bontà divina ma per aver costruito l’argine alla loro immediata riapertura, dopo che la sentenza del processo penale per disastro ambientale del maggio 2018 di fatto aveva posto le premesse di sblocco del lotto 2, ovvero delle vasche A e B di servizio soccorso.

Questi insufficienti risultati, in uno con la maturazione che la linea d’azione più impellente doveva essere spostata sulla messa in sicurezza dell’area vasta, ci hanno indotto a riflessione.

Così dopo aver sperimentato, per lungo tempo, la sacrosanta e legittima protesta, per lo stato di angoscia e preoccupazione per la propria salute che pervadeva i cittadini dell’intera area vasta Martucci, abbiamo inteso anche renderci partecipi dei procedimenti amministrativi, partendo dalla conoscenza degli atti prodromici
nonché quelli in divenire, per potervi magari incidere e così portare al raggiungimento dell’obiettivo di definitiva chiusura dell'impianto complesso in contrada Martucci e, soprattutto. per poter avviare la MESSA IN SICUREZZA dell'intera area vasta che circonda tali impianti e far cessare l’inquinamento delle falde.

Per questo abbiamo intrapreso un vero e proprio pressing verso le Amministrazioni Comunali del territorio per coinvolgerle in una battaglia comune e tale importante cambiamento è avvenuto nel finire del 2018. 

Ed in questa chiave la nostra associazione, nello spirito collaborativo e costruttivo nonché sinergico e unitario intrapreso anche con le amministrazioni pubbliche, che ormai da lungo tempo ci contraddistingue, continua a spingere. Con lo stesso principio di quanto stiamo già
facendo da tempo con il Comune di Conversano, con grande impegno e sacrifici personali ed una proficua e stringente cooperazione e che ci hanno fatto raggiungere risultati di non poco conto e con la stessa volontà e disposizione d’animo stiamo assecondando e intendiamo continuare a collaborare anche con l’Amministrazione Comunale di Mola, perseguendo gli stessi comuni obiettivi, per continuare il nostro lungo cammino finalizzato a conseguire gli intenti che rincorriamo da troppo tempo: chiusura anticipata del lotto 2 e di tutto l’impianto complesso in contrada Martucci ma, soprattutto, MESSA IN SICUREZZA dell'intera area vasta. 
Non dimenticando che quest'ultima è stata formalmente avviata, con atti e provvedimenti amministrativi di recente produzione, che sono il frutto di un lavoro alacre svolto nel tempo soprattutto dalla nostra associazione. 

Siamo in fortissimo ritardo per i danni che sono in corso, mentre di contro i finanziamenti messi a disposizione sono estremamente irrisori, ma la strada è stata finalmente imboccata.

Siamo contrari a false narrazioni, talvolta perfino tendenziose, che illustrano lo stato delle cose in maniera catastrofica e riteniamo che seppure la situazione sia infausta e deprimente e ci sia tantissimo ancora da fare abbiamo posto le basi per poter rendere difficoltoso I'intento di alcuni settori regionali che pretenderebbero andare avanti nonostante tutto.

LA NOSTRA SVOLTA HA PRODOTTO RISULTATI TANGIBILI CHE SOLO CHI NON VUOL VEDERE NEGA, e tutto questo non è accaduto per caso.

Ma di questo ne riparleremo a tempo debito. 
Per ora avanti cosi, sempre concentrati sull'obiettivo da conseguire.

P.S.

Nel momento di licenziare questo comunicato, già precedentemente predisposto, si è consumato questa sera l'ennesimo sgradevole e increscioso episodio, addirittura con il ricorso all'intervento delle forze dell'ordine, nella Commissione speciale Martucci di Mola, che peraltro non ci ha permesso di poter esplicitare il nostro contributo.. Ciò che abbiamo scritto risulta pertanto ancor più rilevante. 
Chi davvero ha a cuore il problema Martucci e la sua soluzione? 
A noi appare che vi sono personaggi che tale problema lo collocano sullo sfondo, privilegiando faziosità e divisioni.

CHE TRISTEZZA!

Mola 15 ottobre 2024

Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci"

Il Presidente

dott. Vittorio Farella

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