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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Il 15, 22 e 28 settembre 2024, l'Agìmus ripropone i “Silent Concerts” nel Castello Angioino Mola di Bari - il pubblico dovrà spegnere gli smartphone.


 

Live contro la dipendenza dai cellulari.



A Mola di Bari tornano i «Silent Concerts», 
Nel trentennale della sua attività, l'associazione invita a vivere un'esperienza musicale in totale armonia con l’arte e nel pieno rispetto di chi la condivide.

Tre serate di musica presso la suggestiva Corte del Castello Angioino a Mola di Bari, per disintossicarsi dalla dipendenza da smartphone. 
Requisito imprescindibile, infatti,
sarà l'accesso consentito solo con lo spegnimento del cellulare all’ingresso, volto a restituire sacralità alla performance artistica e all’ascolto degli spettatori, spesso disturbati da suoni e notifiche indesiderati.

Questo, probabilmente, dovrebbe valere per tutti i generi musicali e per l'esecuzione dei lavori di tutti gli artisti:
Tory Amos, Hole, Chris Isaak, Audioslave, Kate Bush, Genesis, Dire Straits, Patti Smith, Lou Reed, Prince, ecc.....
Anzi, anche in discoteca, anche dj famosi come, per esempio, come Bob Sinclair si sono lamentati per questo "malcostume"

Figuriamoci se parliamo di tre eventi live come quelli organizzati dall'Ag'mus per l'occasione.

Il primo appuntamento è per domenica 15 settembre (ore 20.15) e prevede l’esecuzione della «Rhapsody in blue» di George Gershwin, composizione della quale ricorre il centenario. 
Gli interpreti in duo, saranno il clarinettista Giambattista Ciliberti ed il direttore artistico stesso dell'Agìmus, cioè il pianista Piero Rotolo.

A seguire il programma prevede una serie di relazioni con altre composizioni del Secolo breve che, sebbene di diversa matrice stilistica, sono sempre accomunate dal rifiuto di un certo «sperimentalismo» di tipo tecnico-accademico e dalla ricerca di un linguaggio che antepone sempre l’immediatezza comunicativa, anche in presenza di mezzi espressivi non legati esclusivamente alla tradizione più diffusa. 
Ecco, allora, la «Rapsodia» di Debussy (formidabile esempio di arte impressionista con la sua predilezione dei «colori» strumentali) e alcune pagine del Rota più celebre, quello delle colonne sonore, collegate con lavori di compositori inglesi del calibro di Arnold e Templeton, anche loro fecondi creatori di musiche per il cinema. Immancabile lo spazio riservato ad Astor Piazzolla, che con le (tango)Stagioni fu simbolo della fusione tra cultura «alta» e popolare portata a compimento nel Novecento.

Il secondo appuntamento, in calendario domenica 22 settembre (ore 20.15), vedrà di scena un trio da camera nel quale spicca la presenza di Patrick De Ritis, primo fagotto dei Wiener e Symphoniker e dei Wiener Philharmoniker. 
La formazione, completata dalla flautista Saha De Ritis e dalla pianista Michaela De Amicis, esplorerà il melodramma di Verdi e Rossini nelle rielaborazioni per quest’organico di Charles Triebert, Pietro Morlacchi e Jules Demersseman.

Il terzo evento di questa serie, si terrà sabato 28 settembre (ore 20.45) con il Gabriele Cavallo Ensemble, formazione che propone una serie di composizioni del bandleader.

Biglietti 5 euro. 

Info: 
tel: 368.568412 e 393.9935266.

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