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Le domande di Rifondazione su Festa del mare e Sagra del Polpo a Mola: Solo spettacolo o c'è dell'altro?

 


PRC pone interrogativi che meritano una risposta.

Premesso che non faccio parte dell'organizzazione dell'evento, devo puntualizzare che il nuovo corso della Sagra del Polpo differisce notevolmente con alcuni vizi del passato.

Alcune delle domande che Rifondazione pone a chi organizza l'evento, possono essere già date.

Il fatto che la somministrazione degli alimenti sia affidata a professionisti del settore e non ad "arrostitori" dell'ultim'ora con "fornacelle di fortuna" è già un importante passo in avanti in molti degli aspetti sia economici e lavorativi chr si igiene e sanità.

Amici impegnati in prima persona nella somministrazione mi parlavano l'anno scorso di controlli continui ed a 360°.

Il comunicato di Rifondazione è molto articolato e tocca tutti i tasti possibili ed immaginabili ed io non ho conoscenze adeguate per poter rispondere a tutto il resto. 
Sapendo bene che quelle domande, ovviamente sono rivolte all'amministrazione e non a me.

Diciamo che lo spettacolo, per congiungersi, poi leggerete a quando domandato, Senza dubbio ci sarà.

Gli eventi sono di livello e non parlo solo del grande musicista della band storica di Pino Daniele che è sulla bocca di tutti.

Ma il concetto proposto da Rifondazione è diverso.
Non cambierebbe se ci fosse  Tananai o addirittura Prince, ma i quesiti vertono su altro.

Ecco quanto pubblicato da PRC:👇🏼


Si svolgerà a breve la Festa del Mare a Mola di Bari (per i più: la Sagra del Polpo!). Naturalmente le considerazioni si affastellano tra meraviglia e sconcerto. Anche perchè questa Festa del Mare si incasella in una programmazione ben più ampia all'interno dell'Estate a Mola di Bari. 

Usciamo subito allo scoperto: non siamo detrattori della Festa del Mare! Tutto al contrario, il cartellone è pieno di iniziative interessanti (a cominciare dai concerti della Bandabardò e di James Senese). 

C'è un lavoro coordinato nelle retrovie di sviluppo coerente della Festa e di tutte le forze produttive che la animano e si vede chiaramente ad ogni livello. 
Anche la grafica è molto ben curata e perfettamente riconoscibile e questo favorisce decisamente la comunicazione degli eventi. 

Non siamo detrattori, quindi. Siamo dei sostenitori. Ma questo non ci esime dal farci delle domande.

🟩 Sostenibilità e Lavoro: è stato concordato un minimo salariale per tutte le lavoratrici ed i lavoratori che presteranno la loro manodopera in questa tre giorni, nell'organizzazione e nella riuscita di questo Grande Evento? 

Sono state previste coperture assicurative per il personale impegnato? 

E' stato previsto un controllo degli standard di Salute e Sicurezza previsti per Legge? 

Si sono stabiliti dei livelli massimi di consumo energetico per la Manifestazione? 

Si è stabilito uno standard per la gestione dei Rifiuti e per il riciclo?

È stato stabilito un modo per monitorare le emissioni dovute alle attività di cucina? 

Sono stati stabiliti dei limiti di consumo degli alimenti, ad esempio del Polpo, nell'ottica del rispetto dell'ecosistema e degli equilibri agroalimentari e marini? 

È stato previsto un ciclo di vita per le strutture temporanee (che cosa ne sarà delle capannine che tra qualche giorno saranno prese d'assalto)?

La certificazione ISO 20121 è uno standard dell’International Standard Organization (ISO) che stabilisce i requisiti per l'implementazione di un sistema di gestione sostenibile per tutti i tipi di eventi. 
La certificazione è rivolta a qualsiasi organizzazione pubblica o privata coinvolta nella realizzazione, gestione e comunicazione di eventi che intende certificare il proprio impegno nel campo della sostenibilità. 
I vantaggi della certificazione sono molteplici ma soprattutto aiuta a gestire in maniera più efficace i costi riducendo l'impatto ambientale, sociale ed economico dei "Grandi Eventi". 

🟩 Sviluppo dell'imprenditoria e del Prodotto: quale slancio questo "Grande Evento" garantisce alla piccola e media imprenditoria sul Territorio, non solo in termini di ritorno economico (commerciale ossia quanti prodotti sono stati venduti, quanti servizi offerti, di hospitality) ma anche e soprattutto in termini di innovazione. Di emancipazione dei servizi offerti, delle infrastrutture tecnologiche adottate, dei modelli di business. Non solo in termini di hospitality (quale tipo di offerta alberghiera abbiamo?) e ristorazione ma anche anche e soprattutto nei nuovi ambiti delle smart company che stanno cambiando l'Industria 4.0. Ma soprattutto intorno a quale prodotto facciamo girare tutto questo meccanismo? Il Mare? Benissimo, come valorizziamo davvero il Mare durante questi giorni? 

Come coinvolgiamo la catena produttiva che gira intorno al Mare anche in termini di connessione con la grande distribuzione? 

Quali vantaggi ha la Festa per la logistica del Mare (es. il Porto, la Piazza del Pesce) e per la nostra flotta di pescherecci? 

Non è davvero chiaro come rispondere in maniera uniforme a tutto questo. 


🟩 Logistica: ci si lamenta della localizzazione dei parcheggi ma è possibile che la logistica dei Grandi Eventi a Mola di Bari ormai si debba concentrare tutta ed esclusivamente nella zona del waterfront ed in particolare nell'arena del Castello? Sottraendo di fatto, a volte con una vera e propria privatizzazione prolungata con tanto di recinzioni, una porzione importante alla vita pubblica della città? E' davvero possibile che questa "specializzazione" nei Grandi Eventi non preveda, tra un anno e l'altro, la strutturazione di una organizzazione diffusa sul Territorio? Magari con il recupero del "nuovo" campo sportivo comunale che è situato in un punto strategico?


🟩 Consolidamento delle iniziative nel tempo: cosa si è fatto per fare in modo che la programmazione diventi una costante, a prescindere dal colore dell'amministrazione e soprattutto dai fondi che possono essere messi a disposizione (che possono anche variare notevolmente in base alla fase storica)? Sembra che passino gli anni ma a Mola non si consolida mai nulla, ogni volta si "cambia" e si disperde (innumerevoli sono gli esempi, da Musica non Rassegnata alla Festa della Terra passando per Mola in Jazz). La sensazione è che si facciano continuamente investimenti che non attecchiscono per creare identità e riconoscibilità, migliorando la qualità dei servizi offerti e soprattutto supporti infrastrutturali.


🟩 Associazionismo: l'approccio all'associazionismo molese nel finanziamento delle iniziative e/o nel patrocinio andrebbe fatto sulla base di una valutazione progettuale non sono dell'iniziativa ma anche dell'Associazione stessa in termini di presenza e radicamento sul territorio. Di quanto può garantire un programma culturale a prescindere da un finanziamento ma anche con energie proprie. Perchè le attività devono inserirsi in una narrazione strutturale e strategica e non utile alla costituzione di cartelloni quantitativamente densi ma qualitativamente irriconoscibili.


🟩 Ritorno economico e culturale: si sono chiariti dei numeri da monitorare anno su anno per capire se effettivamente le manifestazioni e gli interventi fatti, soprattutto quando si parla di investimenti economici di fondi pubblici (si parla di più decine di migliaia di euro per la Festa del Mare 2024), hanno un qualche tipo di ritorno per la comunità? Il ritorno può essere misurato sia in termini economici ma anche sociali e culturali. Ad esempio qualcuno si è mai chiesto come misurare il grado di soddisfazione dei partecipanti rispetto alle iniziative riguardanti la Tradizione (in particolare quella marittima). Come queste iniziative influiscono sulla consapevolezza della nostra Comunità (e di chi frequenta gli Eventi in questi giorni) rispetto alla nostra Storia, al nostro passato? Come questi Grandi Eventi attivano a catena altre iniziative fuori programma e fuori stagione, spunti, stimoli per nuove forme di impegno sociale e culturale (es. nuovi gruppi musicali, animazione di dibattiti, interazioni con altre realtà del territorio)? 

Senza il consolidamento di questi elementi i Grandi Eventi si riducono a Spettacolo.

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