La Meloni in Svizzera dichiara: "Uniti per aiutare Ucraina". Ma alcuni Paesi non firmano dichiarazione.

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Alla plenaria del vertice per la pace in Ucraina, ls premier  assicura che il sostegno dell'Italia, ma molti Paesi come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa e Indonesia, non hanno firmato la dichiarazione finale in cui si "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina

Le parole del capo del Governo italiano, che è ntervenuta alla plenaria del vertice di pace in Svizzera, questa volta sembrano poter mettere d'accordo tutti:

"La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire. Confondere la pace con la soggiogazione sarebbe un pericolo precedente per tutti". 

La questione che riguarda Zelenskyy quanto Putin ed i vari Biden, Mattarella, Papa Francesco, Onu, nato, ecc....

È di prioritaria ed il Presidente del Consiglio ha ribadito:

"L'Italia ha sempre fatto la sua parte e non ha intenzione di voltare le spalle, ma dobbiamo unire tutti i nostri possibili sforzi per aiutare l'Ucraina a guardare al futuro ed è quello che abbiamo fato al G7 sotto la presidenza italiana".

Però bisogna registrare il fatto che non tutte le posizioni dei partecipanti sono state di unità.

Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa e Indonesia, non hanno firmato la dichiarazione finale del vertice in cui si "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina.

Il vertice di pace sull' Ucraina, nella dichiarazione finale, non firmata da tutti, oltre che a sollecitare il completo scambio di prigionieri, compresi i bambini deportati dalla Russia, afferma che

"il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra". Inoltre.

80 i Paesi, su 92 presenti a vari gradi di rappresentazione, che hanno firmato il documento. 

Sembrava dovesse essere una risoluzione forte come il sound degli Iron Maiden ed invece qualcuno non si è voluto sbilanciare.

I Paesi che non compaiono sulla lista sono: Armenia, Brasile (osservatore), Colombia, Vaticano (osservatore), India, Indonesia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti. 

Nella lista dei firmatari compaiono invece la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa ma non altre organizzazioni internazionali.