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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Euro 2024: La Spagna domina, ma l'Italia perde per un'autorete.


Foto Goal.com

Gli azzurri steccano la seconda.


A Gelsenkirchen l’Italia perde 1-0 contro la Spagna, nella seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024. 
Se non avevamo vinto prima, non siamo completamente brocchi ora.

Difendere il titolo conquistato dalla nazionale del CT Roberto Mancini e del capo delegazione Gianluca Vialli era da considerare già una cosa difficile prima, ma c'è tempo per pensare alla qualificazione al turno successivo.

In un primo tempo senza reti, con gli spagnoli che dominano e impegnano più volte Donnarumma, per i ragazzi del CT Spalletti e del capo delegazione Gigi Buffon si fa difficile, ma nonostante tutte le considerazioni è al 55' l'autogol di Calafiori a decidere il match. 
Il CT Luciano Spalletti ha commentato: "Loro troppo più forti, hanno vinto meritatamente. La differenza l'ha fatta la freschezza". 
E gli spagnoli dalla gara contro gli azzurri sono qualificati agli ottavi come primi del girone B.
Non è che ci aspettassimo la Georgia e non esisterà una specie di Tuel per affrontare squadre come la Spagna, ma si poteva decisamente fare di più:👇🏼

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Spagna-Italia 1-0

⚽ 10' st autogol Calafiori

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon, Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Fabian Ruiz (49' st Merino), Rodri, Pedri (26' st Baena), Yamal (26' st Torres), Morata (33' st Oyarzabal), Williams (33' st Pérez). 
Ct. De La Fuente

ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco; Barella, Jorginho (1' st Cristante), Frattesi (1' st Cambiaso), Chiesa (19' st Zaccagni), Scamacca (19' st Retegui), Pellegrini (37' st Raspadori). 
Ct. Spalletti

Ammoniti: Donnarumma per proteste, Rodri, Cristante, Le Normand, Carvajal per gioco scorretto.

Luciano Spalletti schiera titolari gli stessi undici dell'esordio vincente, ma il risultato non è lo stesso.
Sia per la forza degli avversari e sia perché l'Italia si spaventa presto e non si riprende più.
Nel primo tempo, specialmente, la nazionale italiana va in forte difficoltà e la Spagna in diverse occasioni si rende pericolosa e impegna Donnarumma. 
Fanno spaventare soprattutto le occasioni di Pedri, Nico Williams, Morata e Fabian Ruiz. 
Per gli azzurri l’occasione più limpida è quella di Chiesa, che al 45’ calcia fuori dallo specchio della porta. 
In particolare Di Lorenzo non riesce a stare dietro a Williams che con Cucurella distrugge la fascia destra degli azzurri.

Federico Chiesa, quindi è costretto a dare una mano dietro e finisce a fare tutta la fascia, compreso il terzino.
Inutile dire che ad un certo punto non ne ha più.

Il primo tempo finisce senza reti. 
Dopo l'intervallo escono Frattesi e Jorginho, entrano Cambiaso e Cristante.
Ma è ancora la Spagna a comandare il gioco.
La beffa è che nonostante una gara di totale sofferenza e dopo tante occasioni subite, alcune delle quali evitate da una bella prestazione del portiere azzurro, gli spagnoli trovano il vantaggio al 55’ su autogol. 
Lasciandoci la sensazione che sarebbe potuta terminare 0-0.
L'ennesimo cross dalla sinistra di Nico Williams, vede Donnarumma deviare su Calafiori che la manda involontariamente nella propria porta.
Seguono altre occasioni per Morata, Le Normard e Lamine Yamal. 
L'Italia rischia l'imbarcata e si sente il bisogno di attaccare con giocatori che hanno altre caratteristiche.
Quindi al 64’ altro doppio cambio per Spalletti: fuori Chiesa e Scamacca, dentro Zaccagni e Retegui. 
Qualcosina cambia, visto che al 66’ l'Italia si rende pericolosa.
Cristante mette un pallone interessante sul primo palo, ma Matri Retegui non riesce ad arrivarci.
Al 71’ Nico Williams, dopo un tiro da fuori area, prende la traversa 
All’82’ ultimo cambio per Spalletti: dentro Raspadori per Pellegrini. L’Italia si butta in avanti, alla ricerca di un pari importantissimo, ma lascia spazio alle ripartenze della Spagna, con Donnarumma ancora protagonista su Ayoze Perez. Dopo quattro minuti di recupero, e l’ultima occasione degli azzurri su calcio d’angolo, l’arbitro fischia la fine e nonostante la sconfitta, tira un sospiro di sollievo.

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