Il vero partito che vince, però, è l'astensionismo.
È Fratelli d’Italia il partito italiano più votato alle elezioni.
Il partito della premier Giorgia Meloni cavalca ancora l'onda lunga di questo periodo al Governo e conferma la leadership.
Dai dati emerge anche che il Pd della segretaria Elly Schlein riduce le distanze, anche grazie ad un'ottima performance dell'ex sindaco di Bari Antonio Decaro.
Si conferma inoltre il sorpasso di Forza Italia - Noi Moderati sulla Lega.
Del resto se già Salvini non è proponibile, si è addirittura scelto di puntare su un candidato ancora più, se possiamo dire così, imbarazzante e che neanche ritengo degno di essere nominato.
Buona la prova dei Verdi con coalizioni di sinistra, in controtendenza rispetto al resto d'Europa, dove a prescindere dall'esito finale, si è vista una tendenza al contrario.
Flop del Movimento 5 Stelle e perplessità nell'operato di Giuseppe Conte.
Quello che una volta era un movimento adesso non è più né carne e né pesce.
Con il risultato visibile agli occhi di tutti.
La debacle vera e propria per i nostri partiti è stata, però, quella di Azione e Stati Uniti d'Europa, terminano, infatti, sono sotto la soglia di sbarramento.
Le colpe vanno attribuite in questo caso ai Leaders o presunti tali.
A prescindere dal fatto che +Europa avrebbe avuto una connotazione diversa con la Bonino ed in un'altro tipo di formazione.
Però il flop è stato il frutto della formula "troppi galli nel pollaio".
Calenda e Renzi, infatti si sono divisi i voti e si sono annientati a vicenda.
Fin qui un minimo di riflessione sui risultati, ma il dato più pesante è di tutt'altro genere.
Meno di un italiano su 2 è andato a votare ed è il risultato più basso di tutte le.elesioni europee.
Il dato definitivo si attesta sul 49,69% e scende ancora più se si dovesse considerare solo il meridione.
Nel resto d’Europa a mio parere è preoccupante l’ondata sovranista che diventa più forte.
A farne le spese in maniera clamorosa è, per esempio, Emmanuel Macron soprattutto per le conseguenze.
Dopo la vittoria del partito di Marine Le Pen, il presidente non l'ha presa bene ed ha deciso di indire nuove elezioni.
Se vogliamo parlare di quadro completo, possiamo comunque dire che che alla fine al Parlamento Ue la "maggioranza Ursula", composta dai partiti filo-europeisti, ha retto.
Lo spauracchio oltre che dalla Francia, arriva dalla Germania dove l’ultradestra di Afd ha scavalcato i socialdemocratici del cancelliere Scholz e dall'Austria dove il partito di estrema destra Fpo è stato il più votato.
Ad ogni modo la situazione sembra non discostarsi molto dagli equilibri precedenti, tranne la ventata sovranista che è contraddittoria in un ambito di unione europea.
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