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Nuova data della Manifestazione Stop Martucci e nuova precisazione dell'Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” - il 24 Maggio 2024 tutti in piazza comunque!



L'Associazione ribadisce quanto già affermato in precedenza.


Quando mancano poche ore alla nuova data della manifestazione che spera nella massiccia partecipazione di tutti per contribuire a sventare il danno che si vuole continuare a perpetuare sui cittadini delle zone interessate da una discarica 
che continua ad intossicarci tutti:👇
La storica Associazione guidata da Vittorio Farella ribadisce i concetti che aveva già espresso in precedenza, appellandosi soprattutto sul fatto che un'operazione del genere DOVREBBE ESSERE UNITARIA.

La MANIFESTAZIONE PUBBLICA del 24 maggio è GIUSTA, NECESSARIA E PER MOLTI VERSI, allo stato delle cose, IRRINUNCIABILE.

Quindi dopo aver reiteratamente insistito, i membri parteciperanno da semplici cittadini e non in veste associativa.

Però hanno voluto fare qualche precisazione sull'argomento Martucci 

Qui di seguito il comunicato emesso:👇

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ASSOCIAZIONE “Chiudiamo la discarica Martucci”
In merito alla manifestazione del 24 maggio
COSA AVREMMO VOLUTO DIRE
La MANIFESTAZIONE PUBBLICA del 24 maggio è GIUSTA, NECESSARIA E PER MOLTI VERSI, allo stato delle cose, IRRINUNCIABILE. NON È STATA MAI IN DISCUSSIONE, nella sua sostanza, da parte di nessuno, ma dovrebbe avere il DOVERE DI RACCOGLIERE OGNI ENERGIA DEL TERRITORIO SPESA PER LA RISOLUZIONE DEL GRAVE PROBLEMA CHE ASSILLA L’INTERA COMUNITÀ: cioè DOVREBBE ESSERE UNITARIA. Così purtroppo non sarà! E allora facciamo chiarezza. La nostra associazione è stata esclusa sin dal primo momento in quanto non è stata invitata alla sua organizzazione e, per dirla tutta, neanche formalmente a partecipare: difatti mai espresso invito è giunto al nostro indirizzo. Si tratta di una spiacevole imperdonabile, e per noi ingiustificata, esclusione verso chi tanto ha dato per oltre un decennio e ancora sta facendo per la causa. Ed assieme a noi è stata messa alla porta l’intera rappresentanza politico istituzionale (Amministrazione e Consiglio comunali), in nome di una farlocca distinzione fra “politica” e la cosiddetta cittadinanza o popolo sovrano. Dopo aver reiteratamente insistito, fino a ieri, ce ne siamo fatti una ragione e parteciperemo, da semplici cittadini e non in veste associativa, per il rispetto della problematica che ci sta tanto a cuore e dei cittadini, forse ignari di questa discriminazione e sicuramente molto lontani da tale comportamento. La nostra diretta partecipazione avrebbe arricchito la comunicazione pubblica e la conoscenza degli atti e delle vicende che riguardano la complessa, interminabile ed intricata storia, soprattutto di quelli in corsoche stanno di fatto e da tempo bloccando l’iter della riapertura delle vasche di servizio soccorso (ricordiamo a tutti che l’emendamento al Piano Regionale dei Rifiuti avrebbe voluto la conclusione delle indagini ulteriori nel sito Martucci- da noi invocate e ottenute - entro la fine di aprile 2022). Ma ciò non ci preoccupa eccessivamente poiché avremo modo e tempo, come abbiamo sempre fatto, di informare prossimamente, con i nostri mezzi, l’opinione pubblica. Ciò che invece per l’occasione va rimarcato è l’erroneità di alcuni punti della piattaforma rivendicativa degli organizzatori che sarà fornita ai manifestanti. Quanto avremmo voluto dire in questa occasione, senza voler intervenire su altri punti per questioni minori, verte su due argomenti principali.
Il primo riguarda la competenza a definire l’individuazione del sito alternativo.Come abbiamo già avuto modo di contestare al Direttore di Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia, Garofoli, e al Direttore AGER pro tempore, Grandaliano, in sede di audizione in V Commissione consiliare regionale per l’ambiente, da noi richiesta, oltre un anno fa (2 marzo 2023), il disposto combinato degli artt. 196, 197, 199 e 208 del TUA(Testo Unico Ambientale) definisce in maniera chiara la competenza: tocca alla Regione, con l’approvazione del PRGRU e non, come loro dichiaravano in tale circostanza, alla Città Metropolitana e ai Comuni e pertanto li invitavamo espressamente ad affrettare la loro scelta (da noi sollecitata fin dal giugno 2020) per non incorrere in emergenze già annunciate. Alle nostre puntuali osservazioni non fu opposta alcuna replica da parte di alcuno dei componenti della Commissione, men che mai dai due interlocutori.
Il secondo problema vuol chiarire la comunicazione che i lotti 1 e 3 vanno quanto prima messi in sicurezza. È bene fare una precisazione a proposito del lotto 1: è stato messo in sicurezza fin dalla fine dagli anni ’90 dello scorso secolo ma è stato successivamente scoperchiato nel suo manto di protezione per far luogo a due impianti fotovoltaici, che hanno così riattivato la produzione di percolato (come certificato dal procedimento penale per disastro ambientale) in un sito peraltro già definito, dal Consiglio Regionale nel 1997, inquinato e da bonificare poiché privo di ogni protezione (rifiuti indifferenziati depositati direttamente su roccia in zona carsica). Dunque si tratta, più propriamente, di riavviare un procedimento di messa in sicurezza. Ma questo non avrebbe rappresentato alcun grosso problema di differenziazione. Ciò che invece non va è l’aver omesso che relativamente al lotto 3 non solo il PRGRU approvato nel 2021 lo ha inserito nel novero dei siti a rischio e da bonificare(non era successo col precedente Piano del 2013) ma anche destinatario di un primo finanziamento di E. 200.000 per la sua messa in sicurezzaAbbiamo avvertito fin dal primo momento che era largamente insufficiente per potersi parlare di messa in sicurezza e che intravedevamo in tale provvedimento una vera e propria trappola, soprattutto per Conversano, Ente territorialmente competente, come abbiamo avuto modo di segnalare nelle Commissioni speciali Martucci a Mola e Conversano. Intanto non si può negare che si tratta di un primo piccolo e timido passo nella giusta direzione: sarebbe disonesto e fuorviante.
Tutto ciò avremmo voluto dire ai presenti alla manifestazione in merito alla dissomiglianza di vedute sui due argomenti, ma ci viene negato e dunque lo affidiamo a questo scritto, per chi avrà la volontà e possibilità di leggerci.
Ovviamente non è tutto qui: molto altro bolle in pentola e forse sarebbe stato utile farlo sapere alla gente anche in questa circostanza, ma lo faremo senza alcun dubbio prossimamente.
Siamo memoria storica di questa brutta, annosa e defatigante vicissitudine, ma non ci è stato permesso di offrire anche il nostro contributo in questo importante (ma non decisivo) momento collettivo.
Mola 21 maggio 2024
Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci

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