NON RIAPRITE LA DISCARICA MARTUCCI! IL 18 MAGGIO, ALLE ORE 17:00, IN PIAZZA XX SETTEMBRE A MOLA, TUTTI INSIEME PER DIRE BASTA: MARTUCCI DEVE CHIUDERE PER SEMPRE E DEVE ESSER MESSA IN SICUREZZA!
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Appello a chi subisce gli effetti dell’inquinamento ambientale e alle persone di buona volontà
Ci siamo, anzi, dovremmo esserci tutti e, spero, ci saremo.
La vicenda è sfiancante, da tanto tempo dura, però, è proprio sullo sfinimento che puntano coloro che vogliono mantenere, non solo questo stato delle cose, che già non va bene, ma che cercano di riaprire tutto e continuare ad avvelenare un territorio che ha già pagato e continua a pagare a 360°, quindi anche con la vita della popolazione questo stato delle cose.
Corredato da un 👉VIDEO INFORMATIVO
e da un 👉 VOLANTINO INFORMATIVO da poter scaricare
continua il lavoro di chi sta organizzando una manifestazione che possa ribadire le intenzioni della popolazione che mirano al non perpetuarsi di questa azione criminale che ci colpirebbe ulteriormente.
continua il lavoro di chi sta organizzando una manifestazione che possa ribadire le intenzioni della popolazione che mirano al non perpetuarsi di questa azione criminale che ci colpirebbe ulteriormente.
L'appello alla popolazione non è un invito, per esempio, alla BIT, o ad una gita di piacere.
Bisogna dimostrare la compattezza delle popolazioni coinvolte e l'intenzione do non voler vedere ancora stuprato ilo proprio territorio.
Non bastano gli striscioni o l'esibizioni di band locali, per esempio quella dei Kapadura per portare avanti una protesta....
Ci vuole proprio la protesta, quella che porta i cittadini in piazza a gridare la propria rabbia, magari con le istituzioni locali al loro fianco.
Per questo è importante la partecipazione a quanto si sta preparando e che gli organizzatori presentano in questo modo:👇
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L’evolversi del procedimento di richiesta di autorizzazione per la riapertura del Lotto 2 della discarica di servizio e soccorso in contrada Martucci non lascia molte speranze: la volontà politica Regionale di riaprire la discarica è chiara; se le comunità di Mola, Conversano, Polignano e Rutigliano non si mobiliteranno con forza per bloccare questa sciagura rimarremo minacciati a vita da questo macigno ambientale!
C’è il rischio, molto concreto, se non la certezza, che la discarica riapra (dopo essere stata bloccata dalla magistratura per le numerose irregolarità commesse prima, durante e dopo la sua realizzazione) e resti in funzione non solo dopo la fine del 2025 (data di chiusura prevista dall’attuale Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti), ma anche dopo la scadenza del contratto di gestione dell’impianto fissata nel 2027.
Ogni tentativo di riapertura della discarica Martucci va bloccato.
L’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini di tre discariche costruite e gestite in modo scellerato in contrada Martucci, come documentato dalla Storia e più recentemente dal Tavolo Tecnico Regionale e dalla relazione del Responsabile Unico del Procedimento, è certo ed ampiamente verificato.
Di seguito alcuni delle principali criticità di questo macigno ambientale:
- Dai lotti 1 e 3 della discarica, attivi, rispettivamente, negli anni ’90 e fino al 2011 vengono dispersi nell’ambiente 4,5 milioni di litri di percolato all’anno (la stima è basata su dati Arpa del 2019).
- A valle della discarica, così come nell’agro di Mola e in quello di Conversano, sono stati interrati abusivamente migliaia di tonnellate di rifiuti, senza alcuna protezione e gestione, anche sotto tendoni di uva da tavola!
- Il rischio di incendio è concreto (come è già successo ad agosto 2019) per l’assenza di un impianto antincendio adeguato.
- I lotti 1 e 3 della discarica sono completamente abbandonati per il fallimento della Lombardi Ecologia.
- Le indagini condotte dall’ARPA nella zona intorno alla discarica di Martucci hanno rilevato concentrazioni particolarmente alte di nitrati (e nitriti) nelle acque sotterranee, direttamente correlate alla dispersione del percolato in falda, nonché la presenza di inquinanti pericolosi (come il tetracloroetilene) tipici delle zone industriali.
Chiediamo impegni chiari e precisi ai sindaci ed ai consigli comunali dell’area vasta affinché:
1) L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) richiesta dalla Progetto Gestione Bacino Bari Cinque per la riapertura della discarica di servizio e soccorso (lotto 2) non sia autorizzata, applicando il principio di precauzione della legislazione ambientale ed impedendo la riapertura della discarica.
2) Venga chiesto senza indugi il rispetto del piano Regionale dei rifiuti che dispone la chiusura definitiva del lotto 2 entro la fine del 2025, sollecitando AGER a rimodulare immediatamente il contratto con la Progetto Gestione Bacino Ba 5, per stralciare definitivamente le vasche A e B oggetto di concessione.
3) Si perseguano legalmente tutte le possibilità concrete di revoca contrattuale della concessione alla Progetto Gestione Bacino Bari 5 per pubblico interesse e/o inadempienza.
4) Il Sindaco della città metropolitana, di concerto con i Comuni, individui un sito alternativo a Martucci.
5) Si proceda quanto prima alla messa in sicurezza dei lotti 1 e 3, che continuano ad inquinare, con gravi rischi per la salute dei cittadini.
6) Si avvii quanto prima uno studio epidemiologico analitico per comprendere perché Mola è al secondo posto in Puglia per esenzioni per malattie oncologiche 048, rispondendo anche ai giusti timori della cittadinanza sulla salute per l’elevata incidenza delle patologie tumorali.
Ed infine, l’ultima richiesta vogliamo rivolgerla a tutti quei cittadini di Mola, Conversano, Rutigliano e Polignano che da più di 40 anni sono costretti a subire in silenzio questa ingiustizia.
Il nostro appello è di unirvi a noi in una forte e decisa manifestazione popolare perché, se esiste anche un’unica possibilità di farcela, passa attraverso il dimostrarci, finalmente, una comunità unita e determinata a difendere il suo diritto ad avere un futuro senza più quella discarica della vergogna.
In gioco c’è la salute di migliaia di persone e, soprattutto, delle future generazioni che hanno il diritto di crescere in un ambiente privo di veleni.
È giunto il momento di dire BASTA: Martucci deve chiudere per sempre!
(Legambiente, Stop Martucci, Lab. Cittadinanza attiva, Comitato Sciala delle Cozze, Per fare un Fiore, Ass. Antiche Ville ed altre in aggregazione)
C’è il rischio, molto concreto, se non la certezza, che la discarica riapra (dopo essere stata bloccata dalla magistratura per le numerose irregolarità commesse prima, durante e dopo la sua realizzazione) e resti in funzione non solo dopo la fine del 2025 (data di chiusura prevista dall’attuale Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti), ma anche dopo la scadenza del contratto di gestione dell’impianto fissata nel 2027.
Ogni tentativo di riapertura della discarica Martucci va bloccato.
L’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini di tre discariche costruite e gestite in modo scellerato in contrada Martucci, come documentato dalla Storia e più recentemente dal Tavolo Tecnico Regionale e dalla relazione del Responsabile Unico del Procedimento, è certo ed ampiamente verificato.
Di seguito alcuni delle principali criticità di questo macigno ambientale:
- Dai lotti 1 e 3 della discarica, attivi, rispettivamente, negli anni ’90 e fino al 2011 vengono dispersi nell’ambiente 4,5 milioni di litri di percolato all’anno (la stima è basata su dati Arpa del 2019).
- A valle della discarica, così come nell’agro di Mola e in quello di Conversano, sono stati interrati abusivamente migliaia di tonnellate di rifiuti, senza alcuna protezione e gestione, anche sotto tendoni di uva da tavola!
- Il rischio di incendio è concreto (come è già successo ad agosto 2019) per l’assenza di un impianto antincendio adeguato.
- I lotti 1 e 3 della discarica sono completamente abbandonati per il fallimento della Lombardi Ecologia.
- Le indagini condotte dall’ARPA nella zona intorno alla discarica di Martucci hanno rilevato concentrazioni particolarmente alte di nitrati (e nitriti) nelle acque sotterranee, direttamente correlate alla dispersione del percolato in falda, nonché la presenza di inquinanti pericolosi (come il tetracloroetilene) tipici delle zone industriali.
Chiediamo impegni chiari e precisi ai sindaci ed ai consigli comunali dell’area vasta affinché:
1) L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) richiesta dalla Progetto Gestione Bacino Bari Cinque per la riapertura della discarica di servizio e soccorso (lotto 2) non sia autorizzata, applicando il principio di precauzione della legislazione ambientale ed impedendo la riapertura della discarica.
2) Venga chiesto senza indugi il rispetto del piano Regionale dei rifiuti che dispone la chiusura definitiva del lotto 2 entro la fine del 2025, sollecitando AGER a rimodulare immediatamente il contratto con la Progetto Gestione Bacino Ba 5, per stralciare definitivamente le vasche A e B oggetto di concessione.
3) Si perseguano legalmente tutte le possibilità concrete di revoca contrattuale della concessione alla Progetto Gestione Bacino Bari 5 per pubblico interesse e/o inadempienza.
4) Il Sindaco della città metropolitana, di concerto con i Comuni, individui un sito alternativo a Martucci.
5) Si proceda quanto prima alla messa in sicurezza dei lotti 1 e 3, che continuano ad inquinare, con gravi rischi per la salute dei cittadini.
6) Si avvii quanto prima uno studio epidemiologico analitico per comprendere perché Mola è al secondo posto in Puglia per esenzioni per malattie oncologiche 048, rispondendo anche ai giusti timori della cittadinanza sulla salute per l’elevata incidenza delle patologie tumorali.
Ed infine, l’ultima richiesta vogliamo rivolgerla a tutti quei cittadini di Mola, Conversano, Rutigliano e Polignano che da più di 40 anni sono costretti a subire in silenzio questa ingiustizia.
Il nostro appello è di unirvi a noi in una forte e decisa manifestazione popolare perché, se esiste anche un’unica possibilità di farcela, passa attraverso il dimostrarci, finalmente, una comunità unita e determinata a difendere il suo diritto ad avere un futuro senza più quella discarica della vergogna.
In gioco c’è la salute di migliaia di persone e, soprattutto, delle future generazioni che hanno il diritto di crescere in un ambiente privo di veleni.
È giunto il momento di dire BASTA: Martucci deve chiudere per sempre!
(Legambiente, Stop Martucci, Lab. Cittadinanza attiva, Comitato Sciala delle Cozze, Per fare un Fiore, Ass. Antiche Ville ed altre in aggregazione)
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