Si continuerà a parlarne fino allo svolgimento, magari salteranno alcune alleanze di ce ne saranno altre, ma almeno, palla al centro e si comincia a parlare di candidature concrete e, soprattutto, ufficiali.
Tutti gli schieramenti scoprono le carte per queste elezioni europee, visto che come era noto, alle ore 20 del 1° maggio scadeva il termine per il deposito dei simboli e dei nomi.
Previo controlli del Viminale, possiamo vedere come si schiererà la nostra classe politica.
Un aspetto singolare, in confronto a quello che accade nelle altre nazioni, è quello che vede in Italia i leader di partito scendere in campo direttamente, un aspetto che non so se sia dovuto alla disaffezione dalla politica da parte dei potenziali elettori o sia un vezzo dei politici stessi.
Sarà che non stravedo per la maggioranza al comando in Italia, ma è bene sottolineare come alcune scelte ed alcune decisioni siano abbastanza discutibili.
Intanto c'è stato un procedimento che ha impedito ad alcune liste di partecipare allo schieramento sulla griglia di partenza, questo attuato all'ultimo minuto è stata una pugnalata.
Oltre all'innominabile cognome Mussolini che, ad ogni modo, è destinato ad essere solamente un brutto contorno alla gara vera; è impensabile per una mente normodotata pensare di candidare un individuo salito alla ribalta delle cronache per un'opera editoriale alquanto discutibile.
All'interno del libro il generale Roberto Vannacci sottolinea di voler “provocatoriamente rappresentare lo stato d'animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità”
Di fatto nelle sue farneticazioni assurde se la prende con tutti: immigrati, omosessuali, femministe, ambientalisti e con quella che chiama la “dittatura delle minoranze”.
Solo la Lega poteva candidarlo, ma l'assurdo è che si tratta di una forza di governo.
Hanno depositato le liste i principali partiti Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Pd, Movimento 5 stelle, la lista di Carlo Calenda 'Siamo europei', gli Stati Uniti d'Europa di Renzi e Bonino, Alleanza Verdi e Sinistra.
C'è poi anche la lista di Michele Santoro, Pace, Terra e Dignità, Marco Rizzo con Democrazia sovrana e popolare, Forza Nuova, Animalisti con Italexit, Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, i Pirati, la lista Libertà di Cateno De Luca, Italia dei diritti, Rassemblement Valdotain, Pensioni&Lavoro-Risveglio europeo.
Cominciamo a vedere gli schieramenti
partendo dalle formazioni politiche che sono all'opposizione e che cercano
in queste europee il riscatto della sconfitta in ambito nazionale:👇🏼
👉🏻Il nome di punta del PD
sarà senza dubbio Elly Schlein che dovrà essere nello stesso tempo capace di guidare la corsa del suo partito e nello stesso tempo riconquistare i consensi che la resero, a sorpresa segretaria del Partito democratico.
La leader sarà capolista al Centro e nelle Isole.
Nel Nordovest spicca il nome di Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, seguita dall'eurodeputato uscente Brando Benifei.
Nel Nordest capo lista sarà Stefano Bonaccini, con Annalisa Corrado.
Al Sud è Lucia Annunziata a guidare la lista, seguita dal sindaco di Bari Antonio Decaro che contro tutto e tutti è rimasto in gara con l'appoggio dei suoi concittadini, del suo partito e di tutti coloro, me compreso che lo voteranno.
Presente anche il nome dall'eurodeputata uscente Pina Picierno.
Al Centro ci sono altri nomi, anche questi noti come Nicola Zingaretti, Matteo Ricci, Dario Nardella e Marco Tarquinio.
👉🏻Il Movimento 5 Stelle
scende, invece, in campo con una filosofia diversa.
Ha scelto infatti di essere rappresentato da diversi eurodeputati uscenti e da volti della società civile.
Ma non schiera il leader Giuseppe Conte.
Nel Nordovest troviamo i nomi di Maria Angela Danzì, al Parlamento Ue dal 2022 e Gaetano Pedullà.
Nel Nordovest i nomi sono quelli di Sabrina Pignedoli e Ugo Biggeri (Banca Etica).
Al centro una presenza calcistica, nello specifico Carolina Morace ex calciatrice e ct della nazionale femminile, oltre all'ex eurodeputato Dario Tamburrano.
Al Sud troviamo l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico e Valentina Palmisano.
Nelle isole il nome è quello dell'ex presidente del Parco nazionale dei Nebrodi Giuseppe Antoci e Cinzia Pilo.
👉🏻+Europa, radicali, socialisti e Libdem
concorrono tutti insieme in un progetto chiamato Gli Stati Uniti d'Europa.
Matteo Renzi non è schierato come leader, anche se con il meccanismo che vede contare più le preferenze che le posizioni, potrebbe essere addirittura la mossa vincente.
Di fatto appare come ultimo in quattro circoscrizioni.
Al Centro e a Nordovest troviamo come capolista
Emma Bonino.
A Sud il nome è quello del segretario del Psi, Enzo Maraio, assieme a Sandra Mastella, la moglie di Clemente.
Nelle isole troviamo la radicale Rita Bernardini.
Nel Nordovest il nome è quello di Alessandro Cecchi Paone.
👉🏻 Azione-Siamo europei
schiera il leader Carlo Calenda.
Gli altri nomi sono quelli dell'ex ministro Elena Bonetti, Marcello Pittella, l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti ed il sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, per intenderci il magistrato che ha fatto riaprire il caso sulla strage di Erba.
👉🏻Alleanza Verdi Sinistra
Vede una candidatura particolare.
Nel Nordovest, infatti, la capolista è Ilaria Salis, la militante antifascista detenuta in Ungheria.
Se sarà eletta potrebbe puntare all'immunità.
Ignazio Marino, Mimmo Lucano e Leoluca Orlando, sono gli altri nomi noti dello schieramento.
Passiamo adesso alle formazioni che attualmente rappresentano la maggioranza e che governano in Italia:👇🏼
👉🏻 Fratelli d'Italia
schiera e punta molto sulla presenza, addirittura del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che con il suo "detta Giorgia" escamotage per personalizzare il voto, è pronta a cavalcare l'onda lunga della vittoria elettorale nei confini italici ed a difendere, nell'eventualità di un riscontro positivo, anche l'attività che sta svolgendo il governo.
Al Centro la premier se la vedrà direttamente con Elly Schlein, ma anche con Carlo Calenda, con Matteo Renzi e, come vedremo, anche con il suo vicepremier, Antonio Tajani.
Per quanto riguarda gli altri nomi, incuriosisce quello di Giovanna Giolitti, bisnipote del grande statista Giovanni che è stato cinque volte presidente del consiglio.
Il Corsetto presente nelle liste non è il ministro Guido, ma suo nipote, Giovanni.
I già eurodeputati Nicola Procaccini e Carlo Fidanza corrono per essere rieletti.
Ci sono anche Guglielmo Garagnani, presidente uscente di Confagricoltura e Anna Olivetti, presidente di Federfarma.
Inoltre registriamo il ritorno, da indipendente, di Vittorio Sgarbi.
👉🏻 Forza Italia, insieme a Noi Moderati
Punta su Antonio Tajani, capolista in tutte le circoscrizioni, tranne le Isole dove ci sarà Caterina Chinnici.
Nel nordovest presenti l'ex ministro e sindaco di Milano, Letizia Moratti, Paolo Damilano e l'ex leghista Roberto Cota.
Nel Nordest troviamo un altro ex leghista come Tra gli ex leghisti Flavio Tosi.
Al Centro Renata Polverini ed un cognome che non vorremmo mai vedere, come quello che porta in "dote(?)" Alessandra Mussolini.
Al Sud, sempre quella col cognome innominabile, ma anche Fulvio Martusciello e Isabella Adinolfi.
👉🏻 Una delle porcherie più grandi, come al solito la fa la Lega, candidando uno dei personaggi peggiori di quest' ultimo periodo, puntando sul populismo più ignorante e lercio.
Capolista in due circoscrizioni, Centro e Sud, infatti, troviamo Roberto Vannacci che, almeno non sarà identificato come "detto generale".
Già le nostre forze armate devono subire la figura di merda di aver fatto fare carriera a questa fonte inesauribile di puttanate e convinzioni grette ignoranti.
Il buon senso o una qualche condizione o divieto ha impedito quest' altro populistico "vilipendio".
Il Nordovest vede il nome di Silvia Sardone, mentre il Nordest quello di Paolo Borchia.
Sempre per le zone dell'alta Italia troviamo Gianna Gancia, ex presidente della Provincia di Cuneo e moglie di Calderoli e Anna Cisint, ex sindaco di Monfalcone.
Nella circoscrizione Isole troviamo come capolista Annalisa Tardino.
Al centro, oltre a Vannacci, ci sono Susanna Ceccardi, Claudio Borghi, Anna Cinzia Bonfrisco e Mirco Carloni.
Mentre al Sud il nome più caldo è quello di Aldo Patriciello.
Accanto alle formazioni più note e più gettonate troviamo quelle identificate come microliste e quelli pronti a fare ricorso.
Queste hanno subito la mannaia del governo, consistente in un taglio delle firme dell'ultimo minuto, necessarie per presentarsi, che alla fine è stato negato.
Ovviamente la correttezza della maggioranza è un concetto inesistente e lo ritroviamo anche in questa occasione.
Pensioni & Lavoro Risveglio europeo e Democrazia Sovrana e popolare hanno ugualmente depositato le liste anche senza le firme necessarie e hanno già annunciato ricorsi.
Ricusata alla Corte d'Appello di Roma la lista Alternativa Popolare che propone in tutte le circoscrizioni il famigerato sindaco di Terni Stefano Bandecchi.
Libertà è un'altra delle liste che ricorreranno e che intende presentarsi in tutte le circoscrizioni con Cateno De Luca.
Questa è l'attuale situazione, con poche speranze per le ultime liste citate e con le battaglie che si preannunciano tra i grandi partiti ed i grandi nomi, ammesso che al giorno d'oggi ci siano grandi partiti e grandi nomi.
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