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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Allegri non è più l'allenatore della Juventus. Due giorni dopo la conquista della Coppa Italia.


Foto Sky


Comunicato della società. 
Trovata la scusa più comoda.

L'addio a Max magari nell'aria c'era pure, ma nessuno si sarebbe potuto aspettare questo epilogo, almeno nelle modalità.

L'allenatore bianconero è stato sollevato dall'incarico dopo l'incontro con la dirigenza alla Continassa in un venerdì 17 che non è stato esente da scaramanzia.

Questo il comunicato del club bianconero:👇🏻

"La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. 
L'esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. 
Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia. 
La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri". 

Quello che è successo dopo la serata di Coppa Italia ha quasi offuscato il risultato.

Ma visto che dobbiamo parlare con cognizione di causa, la Juventus quella partita l'ha vinta bene e l'ha preparata bene, contro una delle squadre più in forma. 

Probabilmente la vittoria della Coppa Italia non sarebbe stata sufficiente a cambiare il destino di Max e quello che è successo dopo, sicuramente sopra le righe, ha fornito il pretesto alla società per dire che Allegri è stato allontanato non per scelta tecnica.

Ecco, spero di sbagliarmi, ma non inizia bene un corso se la società non ha le palle di metterci la faccia nelle decisioni che prende.
Quello che è sicuro è che Massimiliano Allegri non è più l’allenatore della Juventus. 
Il tecnico livornese esonerato con effetto immediato, non terminerà la stagione. 
Insieme a lui sollevato dall'incarico pure tutto lo staff (compreso Marco Landucci). 

La finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta ha rappresentato l’ultima presenza del 56enne allenatore toscano sulla panchina della Vecchia Signora, uno scenario tanto impensabile fino a pochi giorni fa, quanto deplorevole.

Max ha dato in escandescenza in campo beccandosi il rosso per le proteste all'arbitro Maresca, poi ha dapprima platealmente invitato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli a lasciare il campo e non venirsi a complimentare con lui e la squadra dopo la vittoria all’Olimpico e, prima di prendere la parola in conferenza stampa, ha minacciato ed aggredito verbalmente un il direttore di Tutto Sport Guido Vaciago, venendo frenato a forza dall’addetto stampa Gabriella Ravizzotti e da un addetto della Lega Serie A.

Tanti sassolini dalle scarpe che giustamente si è tolto per la maniera nella quale è stato costretto a vivere queste stagioni.
Sia da parte di un presunto (?) sistema antijuve, ma anche dalla dirigenza stessa.
Per gli ultimi impegni contro Bologna e Monza, la panchina sarà affidata a Paolo Montero...
Non uno stinco di santo, a ben vedere, alla faccia della coerenza, attuale guida della Primavera.

Montero, infatti, già parte con il problema che deve scontare una squalifica di una giornata.
La sconterà nella gara fra Frosinone e Juve U19 in programma sabato 18 maggio alle ore 11:00 e solo così potrà debuttare al Dall'Ara. 

Ma torniamo a colui che accomunerò al soprannome che ho dato ad altri campioni in altri ambiti sportivi, ovvero Mad Max

Non ci sarà stato il celebre ‘Stile Juve’ dopo la vittoria della 15esima Coppa Italia, ma Max Allegri è indubbiamente uno dei tecnici più vincenti della storia del club più titolato d’Italia, un allenatore che ha carisma, il pragmatismo e la passione che ha sempre saputo trasmettere e anche in questo triennio complicato per la società, fra squalifiche europee e annate senza coppe, è stato spesso parafulmine e volto della società.

Anche solo per questo avrebbe meritato tutt'altro trattamento.

Negli ultimi mesi, però, i rapporti con la nuova dirigenza non sono mai decollati del tutto, specialmente quelli  con il nuovo responsabile dell’area tecnica, Cristiano Giuntoli, una persona che ha ancora tutto da dimostrare e che tolta una fortunata parentesi a Napoli (il vero valore dei partenopei si avvicina più a quello di quest'anno che a quello dello scorso campionato) non è ricordato per aver costruito chissà che cosa.

Quella della finale è stata la serata del riscatto, proprio perché lasciato solo contro tutto e tutti a rappresentare la Juve, a dover ricavare il meglio da una squadra sottoposte a penalizzazioni e declinazioni di vario genere.

Sempre con una linea ben distinta, Max ha lavorato in silenzio, facendo anche la parte della società che non si è mai ribellata a niente ed a continuato ad essere latitante.

Idealmente sarebbe dovuto terminare con ....

"il cielo è sempre più blu
(Rino Gaetano)

Invece, dopo la vittoria e dopo diversi torti che anche nella partita della vittoria riteneva di aver subito, ha smesso i piani dell’allenatore aziendalista ed ha vomitato tutto.

Ha messo in imbarazzo la società? 
C'è di buono che quest'ultima una volta tanto è dovute uscire allo scoperto (anche se facendo una cazzata). 
Magari l'attuale dirigenza diventerà "vera" in futuro ed anche questo si dovrà a Mad Max.

È stata quella la fine di un matrimonio?
Vorrei proprio augurarmi di no....
È stata una scusa stupida, la la decisione evidentemente era già stata presa per la prossima stagione, altrimenti significherebbe che aspettano tempi amari per i tifosi juventini, perché mancherebbe anche solo un minimo di accenno ad una programmazione.

Ma a prescindere da come ognuno la possa pensare, credo che sarebbe stato doveroso, anzi obbligatorio per la società Juve riservare un trattamento rispettoso verso colui che ha fatto le veci di tutti mettendoci la faccia e soprattutto un allenatore che ha vinto con la Juve più di quello che i dirigenti ed i calciatori in attività hanno fatto nella loro carriera negli ultimi anni.

E visto che siamo "Kapadura"
Ci mettiamo a scrivere 

"Fiumi di parole"
(Jalisse)

dedicate a chi ha fatto la storia del club.

La storia sarà pure finita male, ma è stata 

"Troppo bella"
(Davide de Marinis)

Sbarcato nel mondo bianconero a luglio del 2014 per sostituire Antonio Conte, dimessosi proprio a pochi giorni dall’inizio del ritiro precampionato, Max Allegri fu all'inizio accolto con scetticismo da addetti ai lavori e tifo organizzato, il tecnico livornese, però ci mise poco a conquistare l’affetto di appassionati e juventini guidando il club ad uno dei cicli più gloriosi e vincenti della sua storia.

In cinque annate vinse altrettanti campionati (primato assoluto nella storia del calcio italiano) a cui aggiunse quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e due finali di Champions League disputate (e perse) nel 2015 e nel 2017. 

Proprio una prematura uscita ai quarti di finale in Champions contro l’Ajax, sancì il divorzio consensuale che vide terminare il primo ciclo juventino di Allegri.

Dopo due anni si comprese che quel divorzio era stato un errore, ma nel frattempo erano passate due stagioni, bisognava ripartire da zero, rifondare una squadra, ma c' erano anche guai finanziari, grane con Cristiano Ronaldo e tutto quello che è venuto dopo e che ha trasformato in miracoli le festa di una squadra che in altre situazioni sarebbe stata allo sbando.

La prima annata si è conclusa con la sconfitta nelle finali di Coppa Italia e Supercoppa Italiana contro l’Inter, un 4° posto in campionato e l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League. 

La seconda stagione quella assurda delle penalizzazione per il caso plusvalenze, dalle dimissioni di Andrea Agnelli con successivo rimpasto del cda e dall’esclusione dalle coppe europee per l’annata successiva, si chiude con qualificazione Champion acciuffata, ma cancellata dalla "Giustizia(?) sportiva", una clamorosa eliminazione ai gironi di Champions e la sconfitta in semifinale di Europa League giunta per mano del Siviglia. 

Quest’anno, infine, dopo un girone d’andata in scia all’Inter, che aveva fatto sognare a tutto l’ambiente un possibile duello scudetto con i nerazzurri, nel girone di ritorno i bianconeri hanno frenato clamorosamente pareggiando tantissime partite e perdendo terreno dalla vetta.

Per stare nella scia della capolista Allegri segnala nel mercato di riparazione due centrocampisti da prendere, Giuntoli che già aveva iniziato il suo intento di destabilizzare lo spogliatoio, minando la credibilità e l'autorevolezza del tecnico acquista un certo Alcaraz che Allegri non schiererà praticamente mai 

In Coppa Italia arriva però la qualificazione alla finale vinta con gol di Vlahovic, che garantisce il 12° trofeo in 8 stagioni !!!!

Record su record e Max primatiste assoluto con 5 Coppe Italia conquistate.

A quel punto Allegri ha solo detto tutte insieme le cose che doveva dire a società, arbitri, giornalisti, ecc....

Se ne va da vincente, sapeva che la sua permanenza era segnata e si è sfogato.

Peccato?

Ma no ha ragione lui.

L'anno prossimo la Juventus parteciperà a Campionato, Coppa Italia, supercoppa, mondiale per club, Champions League....

Occorre una specie di Dup.

Ciao Max e grazie di tutto.

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