" Art” di Yasmina Reza - 20 Aprile 2024 - Chiude la Stagione di Prosa del Teatro Angioino - Mola.
TEATRO ANGIOINO – MOLA di Bari
XXIII STAGIONE di PROSA 2023/24
Ultimo appuntamento
Tutte le cose, purtroppo, ad un certo punto, terminano.
E' il caso anche della Stagione di Prosa 2023/24 che ci ha regalato tante chicche e che ha allietato diverse serate.
La Compagnia Teatro d'Oggi, per la XXIII Stagione di Prosa del Teatro Angioino di Mola di Bari 2023/24, con la direzione artistica di Francesco Capotorto, presenta, quindi il suo ultimo appuntamento.
andrà in scena con
“ Art” di Yasmina Reza
Con Gionata Russo, Giuseppe Nardone, Brian Torres.
Regia Aldo L’imperio
ART è un testo di Yasmina Reza, una delle maggiori drammaturghe in lingua francese, autrice, tra gli altri, de “Il dio del massacro” da cui Roman Polanski trasse il film “Carnage”.
Questa vicenda vede l’amicizia tra Sergio e Marco vacillare a causa dell’acquisto di un grande quadro bianco.
Ivan cerca di mediare ma in verità accende la diatriba con un susseguirsi di situazioni comiche e paradossali…
Per certi versi sembra una partita di tennis, ma non c'è un Sinner verso il quale tutti facciamo il tifo, o non c'è un appiglio azzurro, tipo la squadra di Spalletti che ci mette d'accordo per una sorta di campanilismo.
Che si svolga nel luogo dove l'autrice l'ha voluta rappresentare, o in Venezuela, o nella città nostra, il concetto non cambia e la diatriba può anche sembrare, all'inizio a quella che potrebbe essere una discussione, per esempio, durante una riunione del comitato residenti piazza XX settembre, ma invece cela un significato più grande.
Al centro dell'attenzione di Art, c'è un'opera d'arte: un grande quadro bianco,
completamente bianco o apparentemente bianco, dipende dai punti di vista, Che Sergio, un medico dermatologo, con la passione per l’arte, acquista per sessantamila euro.
completamente bianco o apparentemente bianco, dipende dai punti di vista, Che Sergio, un medico dermatologo, con la passione per l’arte, acquista per sessantamila euro.
Un Antrios originale degli anni ’60 e che Marco, suo amico, ingegnere aeronautico, ostile a tutto ciò che è moderno, considera non solo ridicolo, ma anche un offesa a lui e alla loro lunga amicizia.
Ivan, che cerca di fare da mediatore tra i due, in realtà aggiunge benzina al fuoco.
Neanche il parere epistolare del Freudiano, suo analista, Figgherson risulta essere utile per appianare la diatriba, anzi.....
Alla fine in un clima da trattenere il fiato, la loro amicizia viene messa a dura prova.
(Cesare Cremonini)
Che sia l'ANPI o Ciccio Riccio, ogni settore, ogni teoria ha punti di vista e, di solito, specialmente quando c'è di mezzo la parola amicizia, si tende a discutere in modo costruttivo.
In questo caso probabilmente c'è qualcosa di fondo che non va e che, probabilmente i protagonisti, in precedenza non avevano elaborato
L’arte, quindi, diventa la metafora della soggettività assoluta e, quindi, dell’impossibilità di comunicare.
La discussione tra amici, infatti, rivela risentimenti e rivalità di un gruppo di compagni legati non si sa più da cosa.
L’arte, quindi, diventa la metafora della soggettività assoluta e, quindi, dell’impossibilità di comunicare.
La discussione tra amici, infatti, rivela risentimenti e rivalità di un gruppo di compagni legati non si sa più da cosa.
Informazioni e prenotazioni
al botteghino del Teatro Angioino in Mola di Bari
alla via Silvio Pellico n.7
tel. 0804713061 - 3496061378
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