Comunicato di fine Febbraio dell'Associazione per informare del tentativo di riaprire la discarica di servizio/soccorso.
Torniamo dai manganelli di Pisa alle manganellate che la Regione vorrebbe continuare a dare alle popolazioni che vivono da anni con l'incubo della discarica Martucci.
Il presidente Vittorio Farella firma un documento che dovrebbe avere il seguito dei concerti di Ghali, Lazza, Irama, ecc... e che, quindi dovrebbe coinvolgere anche i giovanissimi.
Purtroppo si registra il fatto che se a Conversano si prosegue in una direzione, abbastanza uniti
a Mola ci sono alcune polemiche anche tra attori che dovrebbero condividere un percorso univoco.
Ad ogni modo la situazione descritta è la seguente:👇
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ASSOCIAZIONE “Chiudiamo la discarica Martucci”
Conoscenza e studio delle problematiche per respingere l’ipotesi di apertura
TORNANO ALLA CARICA PER RIAPRIRE A MARTUCCI
Due giorni, l’1 e il 2 febbraio, nelle commissioni speciali Martucci dei Comuni di
Conversano e Mola per informare sulle ultime novità e per programmare azioni condivise
fra Amministrazioni, parti politiche, associazioni e comitati per far fronte alle nuove
emergenze.
Mentre a Conversano si è tenuto un proficuo incontro per discutere ed
approfondire le ultime questioni inerenti alla tormentata vicenda di contrada Martucci,
ancora una volta a Mola sono emerse divergenze e contestazioni.
La nostra associazione,
che a Conversano è stata invitata a partecipare pienamente, ed abbiamo così potuto
esplicitare il lavoro che abbiamo svolto su diversi fronti negli ultimi tempi, a Mola ha
dovuto assistere impotente allo scadimento nel contrasto polemico.
Lo diciamo da tanto
tempo, e non solo noi in verità, che tanti sono i tentativi che Regione e Progetto Gestione
Bacino Ba 5 stanno mettendo in atto per tentare di riaprire le vasche di servizio soccorso.
Solo un mese fa in un nostro comunicato abbiamo rilevato che l'idea di dover abbandonare
Martucci non garba affatto a Regione e gestore dell'impianto complesso, e sostenuto che
neanche l'evidenza riesce a farli desistere.
Né quanto già conosciuto ed emerso da varie
indagini nel tempo, né relazioni tecnico-scientifiche, neanche quanto sentenziato dal
Tavolo Tecnico voluto dalla stessa Regione (addirittura ignorate del tutto tali conclusioni)
hanno smosso i nostri interlocutori, che pure, paradossalmente e implicitamente,
ammettono criticità che però, non superando i livelli di guardia, in barba ai principi di
precauzione e prevenzione sanciti a livello di legislazione europea e recentemente inseriti
perfino nel paradigma Costituzionale, non disturbano il loro scellerato progetto.
E così, agli
inizi di questo stesso mese, per via del tutto casuale, si viene a sapere che si è avviata, il 25
gennaio precedente, la conferenza di servizi per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione
Integrata Ambientale) per la rifunzionalizzazione delle vasche di servizio soccorso, senza
che il Comune di Conversano, territorialmente competente, fosse formalmente invitato.
Seria mancanza, non giustificabile da presunti disguidi, che mette in forse la stessa
regolarità del procedimento e che ha visto lo stesso Comune chiedere per ben due volte il
rinvio delle sedute della conferenza, quella prevista per l’8 febbraio, poi rimandata al
successivo 22 ed anche quest’ultima, per ovvie ragioni di studio e approfondimento della
copiosa documentazione allegata, ma praticamente non accolta, seppur con silenzio
negazione, respinta senza alcuna spiegazione e giustificazione.
Fortunatamente, e ancora
una volta, la scrupolosità e le attenzioni dell’ARPA Puglia hanno creato una barriera alla
speditezza ricercata per chiudere immediatamente il confronto, in quanto ha presentato
un lungo elenco di osservazioni, ben 24, tutte ben calibrate e studiate a fondo.
Su queste si
è appena cominciato a discutere lo scorso 22 febbraio, poiché il confronto ha trovato
subito qualche intoppo per via di una richiesta della Sezione Opere Pubbliche e
Infrastrutture - Servizio Autorità Idraulica - della Regione Puglia di approfondimento da
affidare agli enti preposti (Autorità di Bacino e Città Metropolitana) su un reticolo idraulico
che sarebbe stato interrotto da lavori commissionati dal Comune di Conversano e causato
il crollo, secondo quanto affermato dai gestori, di una sponda della vasca B, quindi non più
in sicurezza.
Tale argomento ha tenuto banco a lungo e si è deciso alfine di effettuare un
sopralluogo con drone per verificare la situazione sul campo e ciò non ha consentito di
affrontare le osservazioni dell’ARPA, se non per il solo primo punto.
Dunque tutto rinviato
a data da destinarsi, nei prossimi quindici giorni.
Intanto i gestori avevano fatto pervenire,
soltanto nella serata del giorno precedente all’incontro (motivo di contestazione a più voci
dei partecipanti alla seduta), le loro controdeduzioni ai rilievi dell’ARPA.
In tutto ciò la
nostra associazione sta affiancando operosamente e alacremente l’Amministrazione
Comunale di Conversano in questo delicato frangente e sviluppo dell’affannosa e dolorosa
vicenda Martucci, le cui vicissitudini sono annose e sinistre nonché bisognevoli di molta
cura, attenzione e studio.
Di certo c’è da stare all’erta e bisogna calcare tutte le strade, politiche, sociali, giudiziarie,
amministrative, per sbarrare la strada ad una volontà politica che sembra incrollabile, ma
palesa diverse crepe, come rileva anche dalle documentazioni prodotte dagli stessi
antagonisti.
Unità di intenti e di azione sono perciò, ora più che mai, imprescindibili ed indispensabili.
Mola 27 febbraio 2024
Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”
Il Presidente
dott. Vittorio Farella
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