Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Per il ciclo "I giovani e le loro passioni" Culturosa propone Leonardo Vita - 23 Febbraio 2024 - Palazzo Roberti - Mola.


Il prossimo incontro dedicato alle GIOVANI PROMESSE è di quelli eccezionali.

Sarà Leonardo Vita il protagonista del prossimo incontro dell'Associazione Culturosa. 

Il compositore, sound artist e improvvisatore pugliese con sede attualmente a Bologna ci racconterà la sua passione per la musica e del suo curriculum già lunghissimo nonostante la giovane età.

Leo lo considero un amico e sono felice aver visto i primi passi di questo artista che, ero sicuro avrebbe spiccato il volo.

Magari non saranno ricordati nei futuri annali, ma nel mio personale ricordo e nel mio cuore ci sono gli esordi con gli Overflowing e gli State of mind dei quali non ho quasi mai perso un'esibizione.

Anni nei quali mi sono addirittura permesso di dare qualche consiglio... 
cosa che sembra praticamente inverosimile vista la strada compiuta da colui che ha iniziato a suonare la chitarra classica a 6 anni e che oggi è già autore di un percorso importante.
Come se i CCCP dessero lezioni di religione.

La serata, che inizierà alle 19,30 di venerdì 23 Febbraio 2024, nella Sala conferenze del Palazzo Roberti in quel di Mola, sarà moderata da Marianna D'Ambruoso e ci porterà a vivere le esperienze di un musicista che avrà tempo e modo di percorrere strade importanti nel mondo delle sette note, ma che già oggi può contare su in curriculum di tutto rispetto.

Attualmente è studente di Musica Elettronica e Improvvisazione Elettroacustica al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. 

Durante questo ciclo di studi, partecipa al festival “Martini Elettrico” esibendosi con il Mº Stefano Malferrari nel 2022, e con il suo brano Granciporro nel 2023. 
Sempre nel 2023 consegue con il massimo dei voti e la lode la laurea magistrale in Discipline della Musica e del Teatro presso l’Università di Bologna. 
Collaborando con il Professore Nicola Badolato dell’Università di Bologna, si esibisce nello spettacolo Il cenacolo delle beffe: più che goliardia, meno che accademia con il suo brano Variazioni di variazioni: Respighi Elettrico nell’ambito del Festival Respighi del Teatro Comunale di Bologna.

Nel 2020 si diploma in chitarra al Conservatorio “N.Piccinni” di Bari svolgendo in parallelo corsi di alto perfezionamento chitarristico con i maestri Allen Hinds, Guthrie Govan, Gilad Hekselman, Senio Alirio Diaz, Andrea De Vitis, Aniello Desiderio e Stefano Grondona. 
Nello stesso anno, consegue l’attestato di qualifica professionale come responsabile della composizione e scrittura musicale presso la Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca (TA).

Nel 2018 è tra i 50 selezionati per il progetto Europeo “ESPRIT project – Engage the Society on the Rights of Intellectual Property” e per il connesso workshop musicale presso l’Officina “Pasolini” di Roma (finanziato da P&co., Luiss, Studio Legale DIKE, Euipo - European Union Intellectual Property Office).

Nel 2019 è tra gli 11 artisti selezionati per la masterclass di video culturale nell’ambito del progetto europeo “ArTVision+. Enhancing Touristic Development and Promotion Through Prism of Culture” (finanziato nell’ambito del Programma INTERREG V-A ITALIA-CROAZIA 2014-2020 - G98F17000050007) vincendo per punteggio la conseguente residenza artistica a Rijeka (Croazia).

Da quello stesso anno si occupa di composizione elettroacustica, paesaggi sonori e musica applicata alle immagini, componendo le musiche per i cortometraggi del progetto “Artvision+” (regista Nicolai Ciannamea) e per il progetto “Craft-Lab” (regista Paola Verardi) a cura del Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (BA).

È tra i 20 musicisti selezionati per il “Puglia Musica Lab” in collaborazione con Puglia Sounds e Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto europeo “SPARC” (Programma Interreg Grecia- Italia 2014-2020).

Nel 2019, vince il bando di partecipazione per il progetto europeo “MONET – Culture in Motion in Adriatic Network of Museums”, grazie al quale la sua opera Femininity AudioVision viene inaugurata nel 2021 al Museo Marubi di Shkodra (Albania). 

Nel 2022, vince la Call for Artist di “NaturArte Festival” presso Torre Mondovì (CN) e crea (Con)Vivere, opera di sound design immersivo in una capanna sudatoria nel bosco circostante. 

È tra gli artisti selezionati per il progetto INVISITA a cura di Circuito Urbano Temporaneo e la sua In Utero viene esposta a novembre 2023 negli spazi di Officina Giovani di Prato.

È membro fondatore del collettivo Macalevi, con cui ha prodotto le musiche di scena per lo spettacolo Colpi di Scena della compagnia teatrale “Le 7 Muse di Apollo” di Mola di Bari (BA), le musiche per il musical La Macchina dei Sogni della compagnia teatrale “I Sognattori” di Roma, la colonna sonora per l’audiolibro Le pozioni del mago di Caterina Falciglia e materiale audiovisivo come Lo Spirito del Marinaio, Juu/One, Juu/Sept e Juu/Lee Ann. 
Dal vivo il collettivo si occupa di sonorizzazione con chitarra e live electronics di cortometraggi come Il caso Valdemar, Un voyage dans la lune e Voyage à travers l’impossible. 
Sempre con i Macalevi partecipa a un incontro sulle Fiabe italiane di Italo Calvino per l’Università d’estate del Comune di Bajardo (IM) e dell’Accademia della Pigna di Sanremo (IM) durante il quale si esibisce con dei brani tradizionali del ponente ligure riscritti in chiave elettroacustica.

Nel 2020 produce a più mani la colonna sonora per il cortometraggio Contatto nell’ambito dello stage presso la fondazione “A.Toscanini” di Parma. Nel 2022 compone la colonna sonora per il cortometraggio Millennials Addiction del regista Alex D’Antona, vincendo i premi “Best Film Score” del Filmyway Festival di Mumbai e del Rohip International Film Festival.

Come membro del duo di musica contemporanea Siano-Vita, produce nel 2022 l’EP Mesopotamia che viene presentato nell’ambito della diciassettesima edizione del festival di musica contemporanea URTIcanti dell’Ass. Musicale Diapason, e viene invitato come esperto ed esecutore al seminario di analisi delle forme compositive sulle partiture d’azione nella semiografia contemporanea al Conservatorio di Bari. Il duo partecipa anche nel 2023 alla conferenza-concerto “Algorithmic Life” a cura del Conservatorio di Bari.

Dall’autunno 2022 fa parte della BlueRing Improvisers Orchestra, con cui partecipa ai laboratori di improvvisazione libera suonando la chitarra preparata.

Nel 2023 viene selezionato per la masterclass in musica concreta “Composer des Œuvres de Musique Concrète” di Michel Chion.

Nello stesso anno, viene invitato dal Conservatorio Buzzolla di Adria a esibirsi con Matilde Sabato nell’ambito del concerto “I Nuovi Maestri del Buzzolla” e dall’Ars Toto Srl per esibirsi in un progetto interattivo partecipativo in occasione dell’8a edizione di IsolArt con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Foggia. Il duo partecipa anche all’edizione 2023 del Festival URTIcanti (diciottesima edizione), e nel Festival BariCode in quartetto insieme a Francesco Massaro e Francesco Scagliola.

Ha partecipato come improvvisatore al TRK Glitch Club #8 presso il centro di ricerca e produzione musicale TempoReale di Firenze, alla seconda edizione di “Gli Inseguitori” e all’esibizione “Ascoltare il silenzio” a cura dell’Orchestra Elettroacustica “Officina Arti Soniche” (OEOAS) di Elio Martusciello, alla residenza/concerto con Otomo Yoshihide presso l’AngelicA (Centro di ricerca musicale) nell’ambito dell’omonimo festival internazionale di musica presso il Teatro San Leonardo di Bologna e al FreeFlowFest 2023.

Oltre all’attività artistica ha lavorato come fonico per l’Ass. Diapason (festival URTIcanti 2023), per l’Ass. Tuttinscena cultura e spettacolo e per Leoma Service SRL, come backliner per la Sense of Life band, e ha collaborato nell’organizzazione dei festival “Il libro possibile”, “Meraviglioso Modugno”, “Agìmus”, “FreeFlowFest” e “Dalcentroailati”.

Nel gennaio 2024, presso il teatro Arciliuto di Roma, va in scena lo spettacolo Dominæ Herbarum (di Alessia Caladrone, regia di Elena Viggiano), di cui cura le musiche in collaborazione con Matilde Sabato.

Insomma, non basterebbe una serata per affrontare tutti gli argomenti che riguardano l'esperienza di Leo Vita nel contesto musicale, ma sono sicuro che chi parteciperà all'appuntamento non lo farà per sentirsi elencare tutte queste esperienze, ma per carpire dall'ospite l'essenza di un musicista ed il rapporto intimo che si riesce a stringere con la musica.

Le soddisfazioni, infatti, possono pure essere date da titoli e riconoscimenti, ma è la ricerca, la sperimentazione e soprattutto quel senso di benessere che si avverte quando si suona che è difficile tradurre in parole quando si cerca di spiegare quello che a volte rimane inspiegabile proprio perché si tratta di una specie di atto d'amore di difficile interpretazione anche per chi lo compie.

Ad ogni modo si cercherà di farlo 
E sono sicuro che con tutti quelli che hanno un bel rapporto con la musica, ci sarà una massiccia partecipazione.

Una volta ho detto che Leo, per certi versi era un "Mancio più giovane".
Non so se sia stato preso come un complimento allora e se possa considerarsi tale anche dopo questi anni.
Oggi posso affermare che per fortuna lui non ha lasciato tutti questi percorsi a metà o all'inizio del cammino, ed ha realizzato nel corso degli anni tutte quelle cose che per me sono stati pensieri, sogni, troppo intrisi di "se, ma, forse, perché, potrei, farei" .

Nella vita bisogna insistere ed anche quando si parla di arte essere concreti e concentrati sulle proprie passioni, sogni ed aspirazioni.
Ed aimè non tutti riescono a portare avanti un simile discorso.
Poi è chiaro che ci vuole il talento e l'ispirazione e queste cose Leo Vita le ha sempre avute.

La serata di venerdì 23 sarà, quindi, senza dubbio una chicca e magari potrebbe rappresentare una scintilla per altri ragazzi più o meno giovani.

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