Domenica 25 febbraio NATI SOTTO SATURNO, canzoni fatali dal Seicento al rock dei Radiohead - Agìmus - Teatro Van Westerhout - Mola.
Loredana Savino, voce – Giuseppe Vasco Pascucci, chitarre – Pasquale Barberio, fisarmonica
Cura e parole Stefano Di Lauro.
I gusti musicali sono molteplici.
Si può andare dagli Housmatins a Sara J.....
passando per i vari Lazza, Irama, Ghali, Giorgia, Marco Mengoni, Angelina Mango, ecc....
Spesso, però, non si accetta il trasferimento da un genere all'altro, ma soprattutto si pensa che certe produzioni non si possano intrecciare con altre che appaiono lontanissime.
Evidentemente non ci si è mai cimentati con uno strumento musicale, altrimenti si avrebbe la convinzione opposta, solamente giocando con qualche melodia che ti viene in mente o che "ti esce" mentre suoni.
L'evento che propone l'Agìmus questa settimana propone una formazione che di questo "giochetto" ne ha fatta una performance che si annuncia eccezionale.
Certo, si sono prese come riferimento alcune eccellenze del mondo musicale, ma il risultato saprà sicuramente fare breccia nel cuore degli spettatori.
I presupposti ci sono tutti e partono proprio da una
Piccola avvertenza che si fa subito in sede di presentazione.
Lo spettacolo in questione è sconsigliato agli anaffettivi.
S’intitola «Canzoni fatali».
E già la combinazione tra le due parole dovrebbe lasciare intendere l’impatto emotivo che i brani in questione possono produrre.
A proporli, poi, sono i Nati sotto Saturno.
E pure il nome della band lascia intendere molte cose.
Del resto, gli artisti sono sempre stati considerati una razza a parte, lunatica, stravagante, egocentrica. Insomma, una schiatta dominata da un temperamento saturnino, per dirla con un grande storico dell’arte, Rudolf Wittkower, che con la moglie Margot si è occupato della questione in un fortunato saggio.
Ma quelli nati sotto Saturno, come dice l’impareggiabile Paolo Conte, hanno anche caratteri difficili, per sé e per gli altri.
Sono solitari, sempre con un velo di malinconia.
E allora ci sono le canzoni a scacciare le ombre, con la loro fatalità, la grande seduzione. Esattamente ciò che ti cambia il sangue, come certi viaggi, certe lune, certi amori, spiegano i titolari del progetto, Loredana Savino (voce), Giuseppe Vasco Pascucci (chitarre), Pasquale Barberio (fisarmonica), ai quali deve aggiungersi Stefano Di Lauro, autore, regista e compositore.
Dunque, la fatalità è la grande seduzione, come certe canzoni.
Le quali, pur nascendo dall’inquietudine dei suoi autori, illuminano la vita di chi le ascolta.
Canzoni che attraversano le «terre di mezzo», dal barocco agli chansonnier, dal tango al rock, nel segno comune di una visceralità tutta saturnina, appunto.
Canzoni raccontate da tre musicisti pugliesi di talento che hanno deciso di mettere in comune i propri percorsi accademici.
Ma anche passioni diverse, dalla musica antica a quella popolare, dal jazz alla world music sino all’elettronica e alle soluzioni più sperimentali.
Tre artisti che si sono fatalmente incontrati attorno al concept di Stefano Di Lauro, che ha immaginato e cucito per loro fili narrativi e parole per tenere insieme un’antica aria come «Spargete sospiri» composta da Luigi Rossi, compositore barocco del Seicento nato a Torremaggiore, in provincia di Foggia, e «Apres un rève» di Gabriel Faurè. E così via, «Odeon» del brasiliano Ernesto Nazareth e «Cancao do mar» del portoghese Frederico de Brito, ma anche brani di Leo Ferrè e Chavela Vargas e i capolavori di Piero Ciampi, Ivano Fossati, Bruno Lauzi e Javier Girotto, oltre alle musiche del re della bossanova, Carlos Antonio Jobim, e al rock visionario e psichedelico dei Radiohead di Thom Yorke.
BIGLIETTI (posti numerati)
13 euro + dp (platea - palchi centrali di I e II ordine) | ridotto studenti 8 euro |
10 euro +dp (palchi laterali di I e II ordine) | ridotto studenti 8 euro |
8 euro + dp (loggione)
BOOKING
-Biglietteria online https://www.vivaticket.com
-Botteghino Teatro Niccolò van Westerhout (giorno di spettacolo)
-Centri vendita Vivaticket
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