Spazio, è in orbita il primo satellite 100% elettrico prodotto dalla Sitael a Mola di Bari
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Progettato e realizzato per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
Spazio, ultima frontiera, questi sono i viaggi ......
Ah... no.... questo è l'inizio di ogni puntata di Star Trek,
perdonatemi, ma a me basta ascoltare la parola Nasa in televisione, già per partire con questa frase, da fan della serie televisiva e cinematografica.
Però questa è la realtà, una realtà che potrebbe essere ancora più bella e vi spiego il perchè.
Sapete che sono legato anche per motivi editoriali alla frase "Le cose non sono mai quello che sembrano" e quindi ho un sentimento un pò contraddittorio nell'annunciare questa notizia.
Il fatto che sia in orbita MicroHETSat, il primo satellite completamente elettrico e 100% made in Italy, realizzato dalla Sitael di Mola di Bari per conto dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che ha cominciato la sua missione nello spazio il primo dicembre scorso dopo il lancio di SpaceX, è qualcosa che mi riempie di orgoglio, in quanto cittadino italiano.
Dovrebbe esserci anche a livello esponenziale la felicità per il fatto che si tratti di qualcosa creata a Mola di Bari, città nella quale risiedo.
Devo dire che un pò di orgoglio campanilistico c'è pure.
Sitael è la più grande azienda spaziale italiana a capitale interamente privato ed è parte di Angel Holding il cui presidente è Vito Pertosa, noto per essere il proprietario della Mermec di Monopoli che rientra nello stesso gruppo.
Tralasciando chi pensa che la ricerca dovrebbe concentrarsi solamente sulle questioni mediche, contribuendo all'azione di sanità, Airc, Aism, Apleti Onlus, AIL, ecc.... nel combattere Sclerosi multipla, Leucemia, Cancro in genere, ecc....
Io credo, invece che la conoscenza è giusto coltivarla a 360° e che qualsiasi forma di tecnologia, sviluppata in ogni direzione potrebbe rivelarsi utile anche in altri ambiti, quindi al progresso, allo studio ed alle sperimentazioni scientifiche non dovrebbe essere posto nessun tipo di freno.
(chiaramente rimanendo in una certa etica)
MicroHETsat, è stato realizzato anche grazie a una rete di aziende italiane che hanno fornito alcuni elementi del satellite e dalla collaborazione con il Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira) per una parte della qualifica spaziale, pesa di 75 Kg ed è dotato di un motore al plasma (proprio come l'Enterprise di Star Trek)
La nuova tecnologia di questo satellite permette una manovrabilità maggiore rispetto agli altri ed essendo capace di non impattare con i detriti spaziali e tutti gli altri elementi naturali e non che potrebbe incontrare nel suo percorso, ha una funzionalità maggiore e dei costi inferiori.
Insomma, tutto bello, tutto positivo....
se non fosse il fatto che, allo stato attuale delle cose la Sitael è ancora un corpo estraneo per Mola di Bari.
E' qualcosa che il molese non sente sua a 360°.
Al momento non ha dato e non ha tolto nulla al paese.
Magari si può cominciare con il prestigio.....
Se altri fattori dovessero concorrere......
probabilmente Mola sarebbe una cittadina diversa.....
.... Cambierà prima o poi.....
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