Scoperta dai Carabinieri durante una perquisizione a Mola di Bari una quantità superiore agli 8 kg di sostanze stupefacenti
Nonostante si sia arrivati a credere che quando si parla di "fumo" non si stia parlando di droga, la realtà è diversa, sia perché parliamo a tutti gli effetti di sostanze stupefacenti e sia perché si tratta di traffico illegale e di un mercato di spaccio.
Mola di Bari non fa eccezione riguardo a queste tematiche, in realtà lo sappiamo tutti, ma la questione è diventata talmente abituale da non suscitare nemmeno più scandalo.
Nessuno canterà mai per queste questioni alla Dee Dee Bridgewater o alla Foo Fighters?
Può essere, del resto situazioni simili ci sono a Mola come a Bari, Firenze, Ecuador, Corea, insomma... Ovunque.
Ed è anche difficile per l'uomo comune andarsi a "compromettere" con spacciatori diretti o le organizzazioni che ci sono dietro.
Nei giorni scorsi la Gazzetta del Mezzogiorno ed il settimanale Fax si sono occupati della questione ed è emersa più la curiosità di conoscere il nome dei protagonisti dell'incresciosa vicenda che il voler sapere di più circa il traffico e lo spaccio nella cittadina pugliese.
Intanto, non per sminuire l'operazione c'è da dire che sostanze ben più forti inondano il mercato molese e che la cocaina oggi giorno sembra essere considerata il "fumo" degli anni passati, con maggiore coinvolgimento dei giovanissimi che hanno, quindi maggiore accesso alle droghe più pesanti, rispetto a quelli che possiamo considerare il loro coetanei di qualche anno fa.
Il dover reperire questo genere di sostanze scaturisce in altre problematiche:
Il "taglio delle sostanze" per renderle economicamente più accessibili ed il proliferare di piccoli spacciatori che si procurano, in questa maniera, sia la droga che un "lavoro".
Effettivamente in base alla percezione che si ha del problema, arresti per le sostanze delle quali è fatta una "semplice canna" sembrano un'aspirina con la quale si vorrebbe curare una malattia ben più grave.
Certo in un'epoca nella quale si ricordano le vittime del coronavirus sembra strano andarsi a mettere ulteriormente in pericolo, ma si sa, la natura umana non non è... Proprio... Logica.
"L'occhio spento e il viso di cemento, lei è il mio piccione io il suo monumento".
(Elio ELST)
Ad ogni modo se i servizi pianificati dal Comando Compagnia dei Carabinieri di Monopoli, finalizzati alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, soprattutto nelle aree interessate da fenomeni diffusi come lo spaccio e il consumo di droghe cominciano a produrre dei risultati è comunque qualcosa di positivo e magari dietro la "scoperta più leggera" si nasconde anche quella "più pesante".
Tornando all'episodio di cronaca,
sono stati arrestati dai Carabinieri della Tenenza di Mola di Bari, un uomo ed una donna molesi, conviventi, rispettivamente di 39 e 43 anni.
Dovranno rispondere dei reati di detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale.
I due sono stati trovati in flagranza di reato, quando nei giorni scorsi, i militari si sono recati nell’abitazione della coppia per eseguire un ordine di espiazione pena detentiva emesso dalla Procura Generale delle Repubblica presso la Corte D’Appello di Bari nei confronti del 39enne.
L'uomo, alla vista dei Carabinieri, ha tentato di fuggire dall’appartamento, ma "la finta alla Douglas Costa" non ha funzionato e la sua corsa non ha avuto l'esito sperato, visto che è stata bloccata dai militari.
Dopodiché è scattata la perquisizione domiciliare.
Sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 7,5 kg di marijuana e oltre 1 kg di hashish.
L’Autorità Giudiziaria ha disposto per entrambi la detenzione in carcere, confermata anche all’esito dell’udienza di convalida.
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