Nel Giorno della Memoria il mondo ricorda l'orrore della Shoah, ma evidentemente qualcosa non torna.
Iniziative sono state organizzate ovunque per celebrare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
Ma intanto in Medio Oriente è in corso la guerra tra Israele e Hamas e poi Russia ed Ucraina, ecc.....
E' un Giorno della memoria molto particolare quello che si celebra nel 2024.
Venti di guerra che soffiano più forte di quelli di pace.....
Anzi la guerra c'è e la pace sembra un'utopia.
Il tutto malgrado gli appelli di quasi tutte le Istituzioni del mondo,
malgrado gli appelli di Papa Francesco, malgrado l'opinione pubblica, le mobilitazioni,
le parole, tante....
ed i fatti, a conti fatti.... pochi.
La questione, però, esula anche dal contesto di fascismo ed antifascismo in senso stretto, non è, infatti, con le definizioni che si combattono i problemi.
Viviamo una stagione nella quale potremmo trasformare le celebrazioni in "Giorno della memoria corta" o "Giornata del presente"
"Stanno combattendo
con i loro carri armati e le loro bombe,
e le loro bombe e le loro pistole
nella tua testa stanno piangendo
Zombie"
con i loro carri armati e le loro bombe,
e le loro bombe e le loro pistole
nella tua testa stanno piangendo
Zombie"
(The Cranberries)
Paradossale tutto quello che accade, dovremmo essere una comunità "da 10" se ci fossimo veramente evoluti, se avessimo riconosciuto gli errori del passato e ci fossimo impegnati affinché il tutto non accadesse di nuovo.
Paradossale tutto quello che accade, dovremmo essere una comunità "da 10" se ci fossimo veramente evoluti, se avessimo riconosciuto gli errori del passato e ci fossimo impegnati affinché il tutto non accadesse di nuovo.
Invece i termini più usati, più ricercati sono oggi:
Israele, Palestina, Russia, Ucraina, Vladimir Putin, Volodymyr Zelenskyy, Joe Biden,
ma soprattutto Guerra.
Tra rivendicazioni e divieti, dobbiamo registrare anche lo scontro per il rinvio dei cortei pro-Palestina previsti per oggi in diverse città.
I palestinesi d'Italia annunciano che rispetteranno l'ordinanza, il corteo di Milano è spostato a domenica 28.
Mentre i Giovani palestinesi annunciano che scenderanno in piazza oggi a Milano, Roma, Napoli e Cagliari:👇
In questo clima è veramente difficile parlare di celebrazioni, parlare di ottimismo e di abbandono di quel passato nefasto.
E' ovvio, però, che non ci si può arrendere, bisogna lottare per un mondo, cominciando a migliorare noi stessi e questo non ce lo può impedire nessuno.
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