La nuova silloge della poetessa molese.
È tempo di farsi conoscere per il nuovo lavoro di Giusy Carminucci.
Il tutto avverrà il prossimo 9 Dicembre 2023 presso la Chiesa di Sant'Antonio in Mola di Bari.
Si tratta non solo della possibilità di conoscere sempre più a fondo, attraverso le sue poesie, la docente di Scuola primaria, ideatrice di progetti nazionali come Piano triennale delle Arti (Miur) e realizzatrice di laboratori teatrali e musicali per bambini, già docente per l’UTE, ecc...
ma di aprire un mondo nell'animo di ognuno di noi, che di solito si tende a nascondere rifugiancosi dietro a quella maschera che va bene per la società circostante.
Premesso che non ho ancora letto il libro, mi colpisce il titolo.
"Porte", infatti è già tutto un programma.
Le porte della percezione dei Doors è la prima cosa che mi viene in mente, ma con un nome del genere l'opera già si presta a tantissime interpretazioni.
L'autrice che collabora con il settimanale Fax, quando dismette gli abiti da giornalista, si rivolge a quella parte più intima che tocca il cuore di chi viene in possesso dei suoi libri.
Fin dall’antichità più remota, Il concetto di Porta è sempre stato caricato di valenze simboliche e spirituali profonde e articolate e questo a Mola come a Bitetto, Bitritto, Arezzo, Barletta, Belgio, Australia... Insomma ovunque.
E questo accade in culture anche spesso molto distanti tra loro, sia nel tempo che nello spazio.
Ora non è che dobbiamo parlare dei viaggi Fantascientifici di Doctor Who, ma ci rendiamo conto che è stata una scelta voluta fortemente quella di chiamare il volume in questo modo, proprio per stimolare riflessioni tipo questa.
La porta rappresenta il passaggio fra il conosciuto e l’incognito, la luce e le tenebre, la ricchezza e la miseria, la parvenza e l'autenticità, tra l'esteriorità e l'essenza, tra il corpo e l'anima.
La porta si apre sempre su qualcosa che si rivela essere mistero.
Oltrepassare la porta, dal punto di vista iniziatico allude all’evoluzione spirituale, all’accesso a un grado di conoscenza superiore, al raggiungimento della verità.
Una specie di Buena vista social club per la coscienza, ma anche un Ignoto da verificare dall'altra parte.
La porta è l’apertura che permette di entrare e uscire, quindi comunque lascia una scelta, anche se potrebbe cambiare la nostra percezione una volta superata la soglia della stessa apertura.
"Il mondo sai, adesso già assomiglia a te, puoi vivere"
(Alberto Camerini)
Spesso ci rinchiudiamo in uno stato di apparente comfort.
Non vogliamo aprire le porte per non andare oltre la nostra concezione, o non lo facciamo per non fare entrare nessun intruso che posa cambiare la zona nella quale ci siamo rifugiati.
« Ogni genuina conoscenza è conoscenza storica. »
(Benedetto Croce)
Ovviamente non siamo dotati di lampada di Aladdin, ma possiamo ugualmente aprire le nostre porte e conoscerci meglio e farci conoscere al mondo che vuoi o non vuoi interagisce con noi.
Magari adesso ho divagato parecchio ed, alla fine, non abbiamo, almeno attualmente, la risposta a tutto quello che ho ipotizzato,
Basta aspettare l'Evento di presentazione del libro e Giusy Carminucci sia in forma scritta che orale ci spiegherà molto di più.
Gli ospiti e gli interventi li potete leggere sulla locandina che apre questo scritto.
Per il resto ci vediamo Sabato alle 19.30.
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