Guerra Israele - Palestina: Tra minacce di Bomba Atomica su Gaza e la diplomazia in crisi, con Obama che ammette: "Siamo tutti colpevoli"

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Immagine scattata dal confine israeliano con la Striscia di Gaza il 29 ottobre 2023. - Diritti d'autore FADEL SENNA/AFP or licensors

Proseguono i raid di Israele su Gaza.

Per certi versi siamo alle solite con Hamas che denuncia il bombardamento di tre scuole, mentre l'esercito israeliano accusa Hamas di sparare sulla strada aperta per far passare gli sfollati. 

Per quanto stia diventando di proporzioni apocalittiche questo conflitto, addirittura le 40 persone uccise e le decine di feriti - secondo fonti palestinesi - in un attacco aereo dell'esercito israeliano al campo profughi di Maghazi nel centro della Striscia di Gaza, fanno più notizia. 

Le parate delle Frecce tricolori stridono con quello che accade in questa regione martoriata, ma la vita deve continuare altrove per non cadere in una forma di stallo anche mediatico e di depressione umanitaria, però è bene tener presente che la situazione diventa ogni giorno meno sostenibile a livello globale.

I problemi possono esserci ovunque, in ogni città, Bitetto come Arezzo, Barcellona, come in Belgio e così via per tutto il mondo, ma si dovrebbe mai arrivare a qualcosa alla quale, purtroppo, anche in questo secolo l'umanità ricorre.

Vorremmo parlare di turismo, paesaggi, progresso, di concerti ....

Audio 2, Blackinsane, The Who, Eurythmics, Bruce Springsteen, ecc......

invece siamo costretti a raccontare tragedie.

In difficoltà la diplomazia.

Del resto se anche Barack Obama afferma che "Nessuno è innocente nella guerra in Medio Oriente,  neanche gli Stati Uniti. 

Siamo tutti i complici. Anche io ho provato a risolvere la situazione e ne porto ancora le cicatrici",

la presa di coscienza non porta ad una soluzione.

Sempre l'ex Presidente USA si è lasciato andare all'ovvio:

"La questione mediorientale è "complessa". "Da una parte gli attacchi di Hamas sono orribili e ingiustificabili, dall'altra l'occupazione di Israele è stata opprimente. Da una parte muoiono civili a Gaza che non c'entrano nulla con Hamas, dall'altra c'è lo sterminio degli ebrei nel corso dei secoli. E si potebbe andare avanti per ore"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, comunque, incontrerà oggi a Ramallah il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. 

Per Blinken si tratterà della prima tappa in Cisgiordania dall'inizio del più recente conflitto.
Praticamente Blinken, ad Amman, torna a chiedere pause umanitarie a Gaza e su questo punto Joe Biden ha lasciato intendere in diverse occasioni che sono stati fatti sono passi avanti in tal senso.

In Israele, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha sospeso il ministro del Patrimonio Amichai Eliyahu dalle riunioni di gabinetto fino a nuovo avviso dopo che, in un'intervista, il ministro del governo Netanyahu, del partito di estrema destra Otzma Yehudit, aveva evocato la possibilità di sganciare una bomba atomica su Gaza, sostenendo che nell'enclave non ci sono praticamente palestinesi non collegati ad Hamas.

La folle dichiarazione del ministro è stata rilasciata  durante un'intervista alla radio Kol Barma ed è stato proprio uno dei giornalisti, Yaki Adamker, a rilanciare su Twitter quanto detto:

"Non daremmo aiuti umanitari ai nazisti. A Gaza non esistono persone non coinvolte", 

ed alla domanda "E allora dovremmo sganciare una bomba atomica su tutta Gaza?", 

la risposta è stata:

"Questa è una delle possibilità.

Ci sono 240 rapiti? "Preghiamo e speriamo nel loro ritorno, ma in guerra ci sono anche dei prezzi". 

Ecco diciamo che quando parliamo di guerra .... più che dei prezzi, ci sono dei pazzi....

e tanti morti.