Le donne in politica: Prospettive e soluzioni - Ospite Anita Maurodinoia - Assessore Regione Puglia - 3 Novembre 2023 - Palazzo Roberti - Mola.
Un evento dell'Associazione Culturosa.
Per parlare di questo importante appuntamento dobbiamo fare un salto indietro nel tempo.
Non lo faremo con la Delorean di Ritorno al Futuro o con l'Enterprise di Star Trek, ma è un dovere tornare al 2019, almeno con la mente.
La campagna elettorale in vista delle Regionali 2020 in Puglia aveva preso il via ed il governatore Michele Emiliano, dopo qualche "tiritera" aveva confermato la propria candidatura.
Il simbolo di quella tornata elettorale, però, fu un altro.
La proposta dell'allora consigliere regionale Anita Maurodinoia di introdurre la doppia preferenza sulla scheda.
Questa novità aveva una doppia interpretazione:
Una legata al discorso della parità di genere, una seconda relativa all’ opportunità che può essere data a chi non gode di un “pacchetto” di larghi voti di ampliare il proprio consenso elettorale.
Spiegò in tante interviste:
” Oggi ci sono pochi sindaci donne, pochissime consigliere provinciali e regionali ed è per questo ho ritenuto necessario farmi carico della proposta, al fine certamente, non di avvantaggiare un sesso contro l’altro, ma solo per garantire un equilibrio nella rappresentanza istituzionale“.
Il prossimo evento CULTUROSA, quindi, diventa ancora di più da non perdere.
Si terrà presso PALAZZO ROBERTI il 3 novembre 2023, tra la Festa di Halloween, "I Santi", "I morti" ed il 4 Novembre, ma non per questo teme di ritagliarsi poco spazio.
Alle ore 19.30, con ingresso libero
Ci sarà un interessante confronto con la dottoressa Anita Maurodinoia che viene presentata, neanche a dirlo, come l'artefice della campagna per doppia preferenza, per la Regione Puglia.
Quindi inevitabilmente l'argomento sarà trattato.
Ed allora cerchiamo di raccontarlo un pò di più.In realtà si trattava di una legge già esistente alla quale la Puglia non si era mai adeguata.
Per questo una delle poche donne che sedevano nel consiglio regionale, mise in atto la battaglia che avrebbe portato le donne nelle condizioni di potersi mettere al servizio delle istituzioni superando l'andamento "maschilista" delle preferenze o delle liste per le elezioni.
Devo dire che l'argomento in me ha sempre suscitato una certa perplessità, sia perchè ritengo, per esempio, le cosiddette "quote rosa" quasi un'offesa alle donne.
Mi sembra di metterle in una specie di riserva come negli USA hanno fatto con gli indiani, per tirarle fuori all'occorrenza.
Sembra cioè che o servano come spot, o comunque si ha la sensazione che senza "l'aiutino" non possano farcela.
Insomma in qualche maniera svilisce la figura della donna che invece dovrebbe avere in una società civile le stesse opportunità che hanno gli uomini.
Qui parliamo sempre del bisogno di
"Un inno alle donne che si son fatte da sole, che hanno cresciuto i figli da sole, ma in generale è un messaggio di forza, per lottare e fare il massimo, per non arrendersi al solito branco di ipocriti, un messaggio rivolto a tutti".
(Fiordaliso)
Certo, parlando io da maschio....
magari non riesco a comprendere appieno il concetto o la portata.
E qualche dubbio mi viene quando sento addirittura Salvini fare un discorso simile al mio
sostenendo che le quote rosa o qualsiasi altra forma di tutela verso il sesso femminile siano una forzatura o semplicemente una mossa politica.
La sua frase: "una donna se è brava vale"
può essere condivisa.
Possibile?
Salvini?
Devo assolutamente crearmi un appiglio....
ok....
Se avesse capito veramente l'argomento avrebbe dovuto dire:
"se una persona è brava, vale"
Ed è proprio facendo capire la differenza tra queste due frasi che si centra il problema e si può partire per risolverlo.
Magari anche partendo da punti diversi si potrà comprendere tutto meglio durante l'evento dell'Associazione Culturosa.
Del resto questi appuntamenti sono motivo di crescita per tutti.
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