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Foto Motorsport Clan |
Leclerc quarto, Verstappen quinto.
Diciamolo subito, giusto per rimanere in linea con quello promesso e per non creare clamorosi trionfalismi.
Ovviamente sarà alla fine della stagione ancora Kimi Raikkonen l'ultimo campione del mondo su Ferrari ed una vittoria non sostituisce una stagione di vittorie altrui, ma proprio per questo la giornata di oggi ce la godiamo in pieno, visto che il mondiale è stato avaro di soddisfazioni per i tifosi del Cavallino rampante.
È giusto fiore per un team e per un pilota che è stato autore di una gara clamorosa.
Carlos Sainz vince davanti alla McLaren di Lando Norris e alla Mercedes di Lewis Hamilton, quarto l'altra Rossa di Charles Leclerc.
Solo quinto Max Verstappen al termine di un weekend una volta tanto complicato per le Red Bull.
Le Ferrari partono benissimo con Sainz che conserva la testa della classifica dopo la pole ottenuta, Leclerc supera Russell che si fa infilare anche da Hamilton.
Quest'ultimo, però, taglia la curva ed è costretto a cedere la posizione al compagno di scuderia.
Le Rosse guidano con ottimi tempi, così come le due Mercedes che inseguono.
In attesa dei primi pit stop, Sainz gestisce le gomme e tiene il gruppo più possibile compatto per non avere problemi con l’undercut.
Max Verstappen guadagna qualche posizione nelle retrovie, ma non sembra in grado di impensierire i piloti meglio piazzati.
il primo colpo di scena arriva al 20° giro:
La Williams di Logan Sargeant tocca il muro e lascia detriti in pista.
Entra la safety car e le conseguenti strategie di ingresso ai box, rivoluzionano le posizioni.
Carlos Sainz rimane in testa, George Russell su Mercedes e Lando Norris su McLaren sono alle sue spalle.
Verstappen non si ferma, perde posizioni ed arretra ulteriormente quando decide di rientrare ai box.
Charles Leclerc, sfortunatamente, si ritrova nel traffico alla sosta e si ritrova dalla seconda alla sesta posizione.
Ad ogni modo rimonta e lotta per il podio, con Hamilton e Norris.
A 16 giri dalla fine l'Alpine di Ocon esce di pista e scatta il regime
di virtual safety car.
A quel punto le Mercedes ne approfittano per rientrare ai box sognando il colpaccio mettendo gomme nuove per tentare il tutto per tutto in rimonta.
Le Rosse, invece, decidono di non fare il pit stop e resistere al recupero delle Frecce d'argento.
Effettivamente le Mercedes a questo punto sono nettamente più veloci rispetto a chi è davanti mentre Sainz vede Norris negli specchietti, ma non riesce a staccarlo nettamente.
Quando Russell e Hamilton superano Leclerc, Charles capisce che la sua gara da quel momento in poi è solamente portare la macchina all'arrivo mentre i due piloti Mercedes si gettano all'inseguimento dei primi due.
Con i primi quattro racchiusi in tre secondi, gli ultimi giri sono un misto di emozioni pure, tra paure, gioia da trattenere, voglia di cantare We are the Champions dei Queen e voglia di difendersi "alla Danilo".
I box sembrano le convention del PD
Ed i tifosi sono con il fiato sospeso.
A quel punto Carlos Sainz compie il suo capolavoro.
Ci si aspetterebbe che tentasse un allungo, ma lui sa che non è in grado, visto che ha anche consumato le ruote anteriori ed allora rallenta per compattare il gruppo, concedendo sì il Drs a Lando Norris, ma costringendolo poi a difendersi da Russell, senza poter pensare ad attaccarlo.
Una mossa a dir poco geniale:
Mercedes e McLaren cominciano a lottare per la seconda posizione, il ferrarista ne approfitta per guadagnare altri metri.
All'ultimo giro Russell paga più di tutti la tensione, commettendo l'errore che lo fa finire fuori.
Sainz invece vola sotto la bandiera a scacchi in prima posizione, Lando Norris è secondo, Hamilton terzo.
Bella prova delle Mercedes con Toto Wolff che ritrova il sorriso, giornataccia per Alonso e non ne parliamo delle Alfa Romeo con Bottas che finisce tra i ritirati.
Prima vittoria da team principale per Fred Vasseur che si presenta anche sul podio a ritirare il premio per i costruttori.
Per Sainz si è trattato del secondo successo in carriera, dopo un weekend praticamente perfetto: ottime libere, pole position nelle qualifiche e primo vittoria finale.
Questa gara assume particolare importanza anche se si pensa che la Ferrari non vinceva una gara nel Mondiale di F1 dal 10 luglio 2022, quando Leclerc si impose a Spielberg davanti a Verstappen.
Dopo 434 giorni, speriamo sia la fine di un incubo.
Ordine di arrivo
1. Carlos Sainz (Esp) Ferrari in 1h46'37"418 alla media di 172,274 km/h
2. Lando Norris (Gbr) a McLaren 0"812
3. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes a 1"269
4. Charles Leclerc (Mon) Ferrari a 21"177
5. Max Verstappen (Ned) Red Bull a 21"441
6. Pierre Gasly (Fra) Alpine a 38"441
7. Oscar Piastri (Aus) McLaren a 41"479
8. Sergio Perez (Mex) Red Bull a 54"534
9. Liam Lawson (Aus) AlphaTauri a 1'05"918
10. Kevin Magnussen (Dan) Haas a 1'12"116
Giro più veloce: 47° Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes in 1'35"867 alla media di 185,507 km/h
Piloti ritirati George Russell (Gbr) Mercedes Yuki Tsunoda (Jpn) AlphaTauri Esteban Ocon (Fra) Alpine Valtteri Bottas (Fin) Alfa Romeo
CLASSIFICA costruttori
Pos | Team | Punti |
---|
1 | Red Bull | 597 |
2 | Mercedes | 289 |
3 | Ferrari | 265 |
4 | Aston Martin | 217 |
5 | McLaren | 139 |
6 | Alpine | 81 |
7 | Williams | 21 |
8 | Haas | 12 |
9 | Alfa Romeo Racing | 10 |
10 | Alphatauri | 5 |
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