Il Borghese Gentiluomo di Moliere - Regia Carlo D'Ursi - 31 Luglio - Palazzo Pesce Mola.

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Una delle commedie più ironiche e dissacranti di Moliere.

Da qualche tempo una nuova realtà si è affacciata nel mondo teatrale a Mola di Bari.
Si chiama Nephèlai ed è un laboratorio teatrale ideato da Carlo D’Ursi che mira ad instillare nei giovani il culto per le arti performative attraverso la conoscenza approfondita di testi d’autore e la messa in scena di interessanti spettacoli.

Il nome deriva dal greco e significa nuvole.

Un immagine che ci sta molto con il concetto di arte e teatro in particolare e qualcosa che è insita nel concetto teatrale fin dagli arbori.

Probabilmente l'ideale ponte con il passato ed uno sguardo al cielo per tracciare il futuro è stata la scintilla che ha portato Carlo D'Ursi a sperimentare questa nuova esperienza dopo tanti anni di esperienza teatrale.

Creare una specie di Buena vista social club nel quale ci si prepara ad affrontare il futuro.

Senza correre il rischio di sembrare, per esempio.... un comitato residenti piazza XX settembre qualsiasi. 

O un capriccio all'italiana, parafrasando un titolo che appartiene all'ideale "Canale Italia" ed un atteggiamento che vale qui in zona, ma anche a Castellana, Casamassima ed in tutto lo stivale.

Ma, bando alle ciance

Al termine di un anno intenso e divertente, Nephèlai porta in scena il suo lavoro, una delle commedie più ironiche e dissacranti di Moliere.

 

una scelta da ...10.

IL BORGHESE GENTILUOMO

con le musiche originali di Mario Iannuzziello 

e che andrà in scena il 31 Luglio 2023 a Palazzo Pesce a Mola di Bari.

Info: 347 660 1995 (solo whatsapp)

TRAMA

La trama de Il borghese gentiluomo è abbastanza nota, ma soprattutto lineare e semplice: 

Un ricco borghese, il signor Jourdain, sogna di diventare nobile, tra persone prive di autentiche qualità come adulatori e scrocconi, che lo raggirano e assecondano la sua follia, pur di ottenerne un guadagno.

nessuna calamità, nessuno scopo alto nella vita come mirare ai veri colori cantati da Cindy Lauper.

E’ circondato dal maestro di musica, di ballo, di scherma, di filosofia. 

La trama si arricchisce delle rivalità tra i diversi maestri che scroccano denaro a Jourdain e ciascuno di loro ritiene e predica che la propria arte, la propria scienza, è il fondamento primo dell’esser un gentiluomo. 

A questi si contrappone la moglie, donna estremamente pratica e razionale che cerca di farlo rinsavire. Alla coppia dei Jourdain se ne aggiunge una secondaria, i rispettivi servitori dei due coniugi: la servetta Nicoletta, simpatica e coraggiosa, e Coviello, innamorati tra di loro. 

Ne nasce una farsa, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico: quella del Gran Turco. Coviello, vestito da turco e parlando un turco maccheronico, si presenta a Jourdain e gli fa credere che il figlio del Gran Turco, di lignaggio reale, è qui per sposare Lucilla, la figlia di Jourdain. Jourdain, lusingato dalle promesse di nobiltà, cade nel tranello e ne nasce un fragoroso balletto-farsa. 

Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al non nobile ragazzo che ama, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale e anche la moglie che, pur criticandolo aspramente lo ha sempre protetto, gli si schiera contro lasciandolo definitivamente solo nella sua folle utopia. 

Ma lui continuerà a sognare....