Donne e fotografia: sguardi oltre i confini. 14 Aprile 2023 - Castello Angioino - Mola.

Venerdì 14 aprile, 2023, ore 20, Castello Angioino, Mola di Bari. 
Focus su Dorothea Lange, Leni Riefensthal, Lisetta Carmi.

È la domanda che neanche dovremmo porci, ma vista la mentalità con la quale siamo cresciuti non è una novità: 

Quale contributo hanno dato le donne al linguaggio della fotografia? 

Come dire l'AIL alla vita di alcune persone? Per certi versi si.

Il loro sguardo, per esempio, quali novità ha portato sia nell’uso dello strumento, che nella scelta dei soggetti che nel modo di narrare? 

Ed ancora... 

Quante sono le donne che hanno scelto questo mezzo per conoscere, per esprimersi, per comunicare? Sono tante, poco conosciute…

Per anni abbiamo pensato alla donna come un'isola tipo Malta, per certi versi le abbiamo equiparate ad una Lamborghini, per altri le abbiamo ritenute un gradino sotto. 

Non so se tutto questo si possa definire solamente come maschilismo, perché la parola non rispetta pienamente tutte le vicissitudini alle quale abbiamo assistito ed assistiamo anche ai nostri giorni. 

Oggi abbiamo star come Laura Pausini, cantanti come Laura Dimitri, ma ugualmente si potrebbe parlare di una specie di lato oscuro, profondo come una gravina di Laterza. 

Ci sentiamo come il PSI dopo Craxi o il più grande spettacolo dopo il big bang, per dirla alla Jovanotti? 

È difficile da dire e bisogna attingere alla conoscenza. 

L’Associazione Alma Terra , per il progetto ‘Femminile senza confini’ ha scelto tre donne, vissute in epoche diverse; scelta non facile perché sono veramente tantissime le donne che hanno segnato la storia della fotografia! 

Dorothea Lange, universalmente riconosciuta come pioniera della straight photography e della fotografia socio-politica, ha narrato con immagini di grande impatto le condizioni di vita dei migranti durante gli anni della Grande Depressione negli USA.

Leni Riefenstahl, straordinaria fotografa della bellezza e delle potenzialità del corpo umano forgiato dallo sport; di lei purtroppo si servì il nazismo per la sua propaganda. Riuscì in seguito ad andare oltre sé stessa e passò molti anni della sua vita fra le tribù dell’Africa centrale producendo una documentazione fotografica ancora una volta di assoluta bellezza e poeticità.

Lisetta Carmi, ebrea, fotografa per caso ma poi dedita a questa attività per libera e convinta scelta, ha esplorato e portato alla luce il mondo dei lavoratori sfruttati, degli emarginati, stabilendo con loro relazioni sincere e profonde, rinunciando ad una proficua e comoda attività di pianista di successo.

Ingresso libero. Obbligatoria la prenotazione al 3471565119

Progetto finanziato dal Consiglio Regionale della Puglia per ‘Futura, la Puglia per la parità’

Con il contributo del Comune di Mola di Bari.