"Femminile senza confini" ed il documentario ‘‘Be my voice’' Palazzo Pesce a Mola si tinge di rosa l'8 Marzo.
La voce delle donne iraniane è di tutto il mondo.
Importante evento che in una data come quella della quale parliamo non può che chiamarsi FEMMINILE SENZA Confini.
Siamo infatti a Mercoledì 8 marzo , 2023 ed alle ore 20 a Palazzo Pesce , Via Van Westerhout – Mola – ci sarà la Proiezione del documentario ‘‘Be my voice’ di Nahid Persson, 2021.
Perché va bene Frederic Vasseur, o Fernando Alonso, ma oggi dei personaggi più chiacchierato degli ultimi giorni, dovremmo almeno sottolineare, per cavalleria Elly Schlein.
Da Mola a Turi, da qui a Torino ed in qualsiasi posto del mondo è questo il filo conduttore di questa giornata speciale che viene decantata dai testi della PFM, alle riunioni di che riguardano l'università dell'idrogeno.
Ma senza uscire troppo dal seminato, senza andare a parlare di tuel e dup, cerchiamo di immergerci in quello che si proporrà per questa data speciale.
In lingua originale, sottotitolato in italiano, con Intervento di Asadi Esmat il film sarà il fiore all'occhiello, ma non servirà a nulla se dopo la sua visione non riuscisse a scaturire una riflessione capace di evolvere l'umanità.
L'Ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Per le Prenotazione basta telefonare al 3471565119.
Ma nello specifico di cosa parliamo?
Il 13 settembre 2022 Masha (Jina) Amini, giovane donna curda di Saqqez, città del Kurdistan iraniano, era in visita a Teheran con la famiglia quando è stata fermata dalla Gasht-e Ershad, unità speciale che fa rispettare il codice di abbigliamento islamico obbligatorio (hijab) e la segregazione sessuale.
Ricoverata dopo aver perso i sensi, è morta all’ospedale Kasra nel giro di pochi giorni. Ne è nata una rivolta che ha portato all’attenzione del mondo la lotta delle donne iraniane, a cui partecipano anche gli uomini, con rivendicazioni che vanno oltre il velo.
Il film ‘My be voice’del 2021, vincitore del Premio del pubblico al Pordenone Docs Fest – Le Voci dell’Inchiesta, racconta quello che c’era prima: la campagna delle donne iraniane contro l’obbligo d’indossare il velo in pubblico e la piattaforma che ne raccoglie e diffonde le testimonianze.
Il film si immerge nel mondo di Masih Alinejad, giornalista, filmmaker nonché stella polare del più ampio movimento di disobbedienza civile della storia del Paese, ma anche nel vissuto delle donne che a lei affidano, oltreoceano, i loro video di denuncia e ribellione.
Progetto dell’Associazione Alma Terra APS di Mola di Bari, finanziato dal Consiglio Regionale della Puglia per ‘Futura, la Puglia per la parità’
Con il contributo del Comune di Mola di Bari
futura #pugliaperlaparita
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