Sciopero Confermato! Benzinai chiusi il 25 e 26 Gennaio 2023
Ed i consumatori minacciano un "contro sciopero"
Sciopero e contro sciopero, sembra una partita tra rivenditori ed utenti, in mezzo il Governo che ha cercato di mediare, ma, a quanto pare senza risultati.Adolfo Urso, ministro dello sviluppo economico nel governo Meloni ha cercato di rivolgersi ai benzinai che chiuderanno le pompe di benzina il 25 e 26 gennaio, anche in modalità self service, cercando di spiegare che tale gesto sarebbe solo un danno per i cittadini, ma ha ricevuto questa risposta:
"Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda",
vista la nota congiunta attraverso la quale si sono espressi i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa,
che hanno anche chiesto l'intervento diretto di Palazzo Chigi.
Qui non si tratta di essere del PSI o fan del capitalismo, o di preferire Bruce Springsteen ai Blur o a Matt Bianco, o a Carmen Consoli, in un Canale Italia che viene portata, troppo spesso a disquisire di questioni meno importanti, ma più luccicanti, per distogliere l'attenzione ai problemi principali.
Questa è una questione che ci tocca tutti da vicino e che parte da lontano, con l'accelerazione di questi ultimi tempi che non era assolutamente prevista nelle previsioni mondiali.
Da Buena Vista Social Club a Caritas ... è un attimo.
Nella mia città, a Casamassima, a Brindisi, al Sud, al Nord ed in ogni dove.
Le posizioni sembrano distanti in questa vicenda.
Partiamo dal presupposto che Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni in primis ha sempre parlato di eliminare le accise sul carburante ed una volta al Governo non ha mantenuto le promesse.
Anzi, si può dire, anche se in maniera grossolana, che erano state tolte ed ora sono state rimesse
Così mentre il Ministro D'Urso cerca di spiegare:
"È stata una scelta ben precisa del governo. La riduzione delle accise è stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti.
Noi abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose.
Nei momenti di crisi si aiutano i più deboli".
Le associazioni di categoria non ci stanno e sono insofferenti alla formula "trasparenza" che viene continuamente usata per spiegare i provvedimenti che riguardano i benzinai:
"Il governo continua a chiedere trasparenza e noi l'abbiamo offerta in tutti i modi. Quello che non ci si può chiedere è di autorizzare nuovi adempimenti e nuove sanzioni a carico dei gestori. Questo no. Al ministro abbiamo avanzato proposte concrete, le valorizzi senza scaricare la responsabilità delle sue esclusive scelte sulla pelle dei benzinai".
In tutto questo marasma singolare è quello che si mormora da parte dei consumatori i quali potrebbero optare per una sorta di "contro sciopero":
Non fare benzina per due o tre giorni o fare il pieno solo ai più convenienti distributori self service, o di pagare il benzinaio col metodo del pos e non in contanti.
Un segnale?
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