"Scherzi" da Cechov al Teatro Angioino - Spettacolo vincitore del Premio del Pubblico della X Edizione del Concorso “ Attimi di Teatro all’Angioino 2022” - 28 Gennaio 2023
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La Compagnia L’Occhio del Ciclone Theater
presenta
“ SCHERZI “ da Čechov
Con Lino De Venuto, Nicola Borreggine, Francesco Cassano Cassano, Gina De Vanna, Ada Interesse, Loredana Lorusso, Michele Scarafile, Cinzia Ventola
Regia e Scene Gianfranco Groccia
Costumi: Atelier Matisse , Progetto luci: Nicola Santamato , Scenotecnica: Leonardo Loiacono videomaker: Francesco Trafeli : foto di scena Max Arcano
Adattamento: Gianfranco Groccia, Lino De Venuto, Teodosio Saluzzi
In questo spettacolo vengono proposte tre opere del drammaturgo russo Anton Pavlovič Čechov: L’Orso, La domanda di Matrimonio, Tragico Controvoglia che disegna vizi e virtù della borghesia dell’epoca e ritroviamo anche nei giorni nostri.
Info e prenotazioni
Sabato 28 gennaio 2023 alle h.21, nell’ambito della XXII Stagione di Prosa del teatro Angioino di Mola di Bari, con la direzione artistica di Francesco Capotorto, ci sarà uno spettacolo che metterà in luce diversi aspetti della società
L'analisi della comunità attraverso il teatro si fonda per certi versi sul concetto che tutto il mondo è paese, di conseguenza non è che, per esempio, se si è più socialisti o più democristiani, la cosa cambi nell'insieme.
E' vero, se ascolti Matt Bianco o il Coro Apulia felix, o Joy full Joy, non puoi dire: sempre musica è.
Ovviamente ci sono delle differenze, proprio nelle intenzioni di esegue i vari componimenti, però alla fine la varietà di tutto compone quella società della quale facciamo parte tutti.
Il centro, la periferia, a prescindere di un tentativo alla "Dalcentroailati", mostra sempre le stesse differenze.
Esiste una specie di "Corte dei Conti" che fa venire a galla pregi e difetti delle varie comunità e notiamo che, in fin dei conti non è che ci siano tante differenze osservando cosa accade nei vari luoghi o nelle varie epoche.
In questo periodo si parla, ovviamente, del giorno della memoria...
ma se lo tratti alla velocità di un inseguimento alla "Cobra 11", non è che resti molto impresso nella mente e ... appunto... nella memoria.
L'evento che andiamo a presentare, invece riesce a snocciolare i vari concetti che compongono quello che possiamo definire il carattere dell'umanità, attraverso la risata, a volte anche amara e le vicende di personaggi nei quali possiamo riconoscere un pò di noi ed un pò dei nostri conoscenti.
La Compagnia L’Occhio del Ciclone Theater
presenta
“ SCHERZI “ da Čechov
Con Lino De Venuto, Nicola Borreggine, Francesco Cassano Cassano, Gina De Vanna, Ada Interesse, Loredana Lorusso, Michele Scarafile, Cinzia Ventola
Regia e Scene Gianfranco Groccia
Costumi: Atelier Matisse , Progetto luci: Nicola Santamato , Scenotecnica: Leonardo Loiacono videomaker: Francesco Trafeli : foto di scena Max Arcano
Adattamento: Gianfranco Groccia, Lino De Venuto, Teodosio Saluzzi
In questo spettacolo vengono proposte tre opere del drammaturgo russo Anton Pavlovič Čechov: L’Orso, La domanda di Matrimonio, Tragico Controvoglia che disegna vizi e virtù della borghesia dell’epoca e ritroviamo anche nei giorni nostri.
Sono tre opere in bilico tra il comico e il tragico, si passa sorprendentemente dalla commedia alla tragedia, per ritornare appena dopo alla commedia, con sentimenti altalenanti: ora l’amore, appena dopo l’odio e viceversa, con tutte le sfumature possibili, in una incessante sequenza di situazioni ironiche, grottesche e paradossali.
Ed ecco dunque nel finale de L’Orso, il tracotante misogino Smirnov cedere e innamorarsi perdutamente della inconsolabile vedova Popova (inconsolabile?) che sin dall’inizio e fino a qualche battuta prima aveva orsamente offeso e insultato.
Ne La domanda di matrimonio tutto è incentrato su un equivoco: tra i futuri sposi, la orgogliosa e battagliera Natal’ja e l’ipocondriaco Lomov improvvisamente emergono antiche ruggini che spiazzano il naturale corso degli eventi e danno vita ad una serie di invettive, in un crescendo di forti battibecchi e successive riappacificazioni, con uno scoppiettante finale.
Tragico Controvoglia è una sferzante parodia-satira sulla villeggiatura: il funzionario Tolkacov costretto ogni giorno per lavoro a recarsi dalla sua villa-vacanza in città, è assillato da una situazione lavorativa deficitaria e lacunosa (collaboratori in ferie). Ma ad esasperarlo è in particolare il costante ritornello…giacché vai in città…con le continue richieste della moglie che si gode beatamente le ferie in villa: a queste richieste si aggiungono anche quelle pressanti e assurde dei proprietari delle ville vicine, anche loro serenamente in vacanza. Una comica tragedia, o se si preferisce, una tragica commedia.
L’Occhio del Ciclone Theater nel suo stile incisivo e brioso, ricco di musica, atmosfere, gestualità e gustose pantomime, attraverso un misterioso personaggio crea un unico filo conduttore tra le storie di questi tre atti unici, le intreccia, le sviluppa come se questi personaggi vivessero e agissero in un Condominio X di un Luogo X (tutto il mondo è paese!), marca la differenza tra ciò che i personaggi vogliono far credere e quel che in realtà sono (sullo sfondo la poetica dell’apparire e l’essere di matrice pirandelliana). La critica aspra alla piccola borghesia, lo scontro tra i sessi, la sete di possesso, l’incomprensione umana, l’avarizia, il fraintendimento, sono i temi dominanti dello spettacolo: uno specchio variamente cromatico dell’animo umano che dà vita a situazioni divertenti, a forti emozioni e ad inevitabili riflessioni.
Spettacolo vincitore del Premio del Pubblico della X Edizione del Concorso “ Attimi di Teatro all’Angioino 2022”
Ed ecco dunque nel finale de L’Orso, il tracotante misogino Smirnov cedere e innamorarsi perdutamente della inconsolabile vedova Popova (inconsolabile?) che sin dall’inizio e fino a qualche battuta prima aveva orsamente offeso e insultato.
Ne La domanda di matrimonio tutto è incentrato su un equivoco: tra i futuri sposi, la orgogliosa e battagliera Natal’ja e l’ipocondriaco Lomov improvvisamente emergono antiche ruggini che spiazzano il naturale corso degli eventi e danno vita ad una serie di invettive, in un crescendo di forti battibecchi e successive riappacificazioni, con uno scoppiettante finale.
Tragico Controvoglia è una sferzante parodia-satira sulla villeggiatura: il funzionario Tolkacov costretto ogni giorno per lavoro a recarsi dalla sua villa-vacanza in città, è assillato da una situazione lavorativa deficitaria e lacunosa (collaboratori in ferie). Ma ad esasperarlo è in particolare il costante ritornello…giacché vai in città…con le continue richieste della moglie che si gode beatamente le ferie in villa: a queste richieste si aggiungono anche quelle pressanti e assurde dei proprietari delle ville vicine, anche loro serenamente in vacanza. Una comica tragedia, o se si preferisce, una tragica commedia.
L’Occhio del Ciclone Theater nel suo stile incisivo e brioso, ricco di musica, atmosfere, gestualità e gustose pantomime, attraverso un misterioso personaggio crea un unico filo conduttore tra le storie di questi tre atti unici, le intreccia, le sviluppa come se questi personaggi vivessero e agissero in un Condominio X di un Luogo X (tutto il mondo è paese!), marca la differenza tra ciò che i personaggi vogliono far credere e quel che in realtà sono (sullo sfondo la poetica dell’apparire e l’essere di matrice pirandelliana). La critica aspra alla piccola borghesia, lo scontro tra i sessi, la sete di possesso, l’incomprensione umana, l’avarizia, il fraintendimento, sono i temi dominanti dello spettacolo: uno specchio variamente cromatico dell’animo umano che dà vita a situazioni divertenti, a forti emozioni e ad inevitabili riflessioni.
Spettacolo vincitore del Premio del Pubblico della X Edizione del Concorso “ Attimi di Teatro all’Angioino 2022”
Info e prenotazioni
presso il botteghino del teatro Angioino in Mola di Bari alla via Silvio Pellico n.7
tel:0804713061;
3496061378
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