Sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie; L'Antitrust contro le Società di Energia
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- Foto CNA - |
Presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale
Le presunte irregolarità di tali pratiche hanno fatto rizzare le antenne agli organi competenti che già devono fronteggiare tutta la questione del caro bollette e le ripercussioni di tutto quello che sta accadendo nel mondo in questo periodo.
Se le parole chiave con le quali ci rincoglioniscono attraverso i social possono essere Simply Red, Toto, Renato Ciardo, Nicolò Fagioli, ecc.....
bisogna fare i conti con un mondo reale che ti presenta il totale da spendere , praticamente per tutto e che molte volte non è in linea con il nostro reddito.
E' qualcosa che vale per il paese nel quale risiedo, ma anche per Foggia, Ischia, Ecuador, Costa Rica, Corea, Camerun, Canada, Arabia, Albania, Tunisia, Serbia, Senegal, ecc.....
Chiaramente, però, quello che ci colpisce direttamente e che vede come protagonista il nostro portafoglio è quello che accade, in senso stretto, alle nostre latitudini e che riguardano i beni di prima necessità ai quali non possiamo rinunciare.
L'energia non è solo il settore che rappresenta la maggior parte delle rotture di coglioni dei vari operatori telefonici che cercano di farti deviare verso la loro società di appartenenza, ma è una di quelle parti importanti del nostro budget familiare che viene sgretolato dal fatto che una bolletta sembra una mannaia.
Certo, la questione internazionale del gas...... e i vari bla, bla, bla, ma c'è di più.
Le Società dell'energia si sarebbero comportate in maniera non corretta, andando ad influire ancora più negativamente sulle nostre tasche.
L'Antitrust, quindi, ha avviato sette istruttorie e adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale.
Il tutto è scritto in una nota di Antitrust.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori e deciso di adottare altrettanti provvedimenti cautelari, si legge nella nota, "nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato. Sotto la lente dell'Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l'art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022".
L'Antitrust, quindi, ha avviato sette istruttorie e adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale.
Il tutto è scritto in una nota di Antitrust.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori e deciso di adottare altrettanti provvedimenti cautelari, si legge nella nota, "nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato. Sotto la lente dell'Autorità sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l'art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022".
La norma sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso.
Questi interventi ....
"vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle società Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito ad un'ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale è emerso che circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche - dopo il 10 agosto 2022 - ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati".
Alle sette società viene, quindi, contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.
Ad Acea viene inoltre anche contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non "perfezionate" prima della stessa data.
Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo.
Le imprese dovranno, quindi, sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all'Autorità le misure che adotteranno al riguardo.
Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l'Autorità potrà confermare o meno i provvedimenti cautelari.
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