Ucraina e non solo ... La Russia minaccia ancora: Tra nucleare e grano la Guerra diventa sempre più globale.
Tra Atomica e fame si gioca la partita tra sotterfugi ed insinuazioni
Beh... ovviamente si, specialmente quando la propaganda russa diffonde notizie su coinvolgimenti di altri stati come l'Inghilterra e l'ambasciatore Russo in Italia insinua di attacchi dei nostri militari.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov dopo avere accusato "specialisti militari britannici" di avere orchestrato il sabotaggio al Nord Stream, definendolo "un attacco terroristico ad un'infrastruttura energetica critica" che "non è una infrastruttura russa ma internazionale"
e un attacco alla base della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli ha dichiarato:
"Queste azioni non possono essere lasciate passare.
Ovviamente penseremo ai nostri prossimi passi, non c'è dubbio su questo. Non c'è altro modo".
"Le nuove accuse russe su un asserito ruolo guida britannico nell'attacco contro il gasdotto Nord Stream e nel coordinamento dei più recenti raid ucraini in Crimea fanno parte del "manuale di distrazione dalla realtà" usato dal Cremlino".
Insomma, nonostante Papa Francesco continui con i suoi messaggi:
"La Pace non è mai armata nè violenta, Occidente ed Oriente si vengano incontro"
la situazione non si indirizza verso i binari che ci auguriamo da tantissimi giorni.
"Non escludo "che l'Italia, oltre alle armi, abbia mandato in Ucraina anche uomini".
Non credo che sia un'iniziativa per festeggiare il 4 Novembre in Italia, anche perchè dubito ci siano i presupposti per una simile azione da parte delle nostre Istituzioni.
Così mentre Gli Stati Uniti "sono preoccupati" che, oltre ai droni, l'Iran possa a iniziare a fornire missili terra-terra alla Russia, come ha riferito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa, riportando anche un certo disappunto da parte di Biden, si gioca anche un'altra battaglia che assume connotati che vanno oltre la guerra stessa.
"Le delegazioni di Ucraina, Turchia e Onu hanno deciso di non pianificare per il 2 novembre movimenti di navi nell'ambito dell'iniziativa nel mar Nero per il grano".
Firmato il 22 luglio a Istanbul, l'accordo sul trasporto del grano ucraino attraverso il mar Nero, sospeso dalla Russia, ha permesso finora di trasportare quasi otto milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti alimentari in oltre 350 viaggi.
Notizia questa che è stata corretta dopo qualche ora dall'ambasciata stessa:
"Si riferiva al possibile invio di cannoni italiani nel Donbass, non di uomini.
Non si tratta di persone, ma di cannoni usati per bombardare Donetsk, che potrebbero essere anche di produzione italiana, ma la parte russa non ne ha certezza"
"Si riferiva al possibile invio di cannoni italiani nel Donbass, non di uomini.
Non si tratta di persone, ma di cannoni usati per bombardare Donetsk, che potrebbero essere anche di produzione italiana, ma la parte russa non ne ha certezza"
Lo rende noto la delegazione delle Nazioni Unite presso il centro di Istanbul per il coordinamento delle esportazioni di grano dai porti ucraini.
Il responsabile dell'Onu presso il centro, Amir Abdulla, si tiene in contatto con Ankara per tentare di ristabilire la piena partecipazione all'accordo sul grano, dopo che Mosca si è ritirata nei giorni scorsi.
L'intesa è stata raggiunta dopo intensi negoziati, per scongiurare una grave crisi alimentare come conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina.
Fra i maggiori esportatori di cereali del mondo, prima della guerra l'Ucraina esportava oltre 45 milioni di tonnellate di grano l'anno, oltre a mais e olio di girasole.
Ucraina e Russia hanno ciascuna firmato un documento separato con la Turchia e l'Onu, che hanno mediato l'accordo.
Ucraina e Russia hanno ciascuna firmato un documento separato con la Turchia e l'Onu, che hanno mediato l'accordo.
L'intesa, valida per 120 giorni, doveva scadere il 19 novembre, con la possibilità di rinnovo.
La Turchia ha assunto un ruolo da garante, compreso il compito di ispezionare le navi dirette in Ucraina per evitare che trasportino armi.
Un altro accordo è stato raggiunto allo stesso tempo con l'Onu per facilitare le esportazioni russe di cereali e fertilizzanti russi.
Per monitorare il traffico delle navi è stato istituito un Centro di coordinamento congiunto (Jcc) a Istanbul, sotto la guida turca, con delegati delle quattro parti coinvolte. Russi e ucraini vi lavorano separatamente.
Adesso, però, è tutto fermo per la decisione del Cremlino e non sembra una questione da ....
"Tutta la notte"
(Rkomi e Elodie)
... e basta ....
nonostante è ovvio che ci si debba sperare.
"La Russia potrebbe rientrare nell'accordo sul grano dopo che sarà conclusa un'indagine sull'attacco alla base della flotta del Mar Nero a Sebastopoli e se Kiev fornirà garanzie di sicurezza."
Ma il fatto che stiamo alla speranza di tale personaggio, la dice tutta sulla gravità della questione.
"L'Occidente spinge il mondo verso una guerra globale, solo la vittoria russa è una garanzia contro la guerra mondiale".
Se l'affermazione minaccia stride con la mia concezione di logica è ancora più irritante la spiegazione:
"L'Occidente continua a ripetere che "non si può permettere alla Russia di vincere.
Che significa? Se non vince la Russia, deve vincere l'Ucraina.
E l'obiettivo di Kiev è il ritorno di tutti i territori che in precedenza le appartenevano.
Questa è una minaccia all'esistenza stessa del nostro Stato.
E rappresenta una ragione diretta per l'applicazione della clausola 19 dei Fondamenti della politica della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare".
Una frase che se nella prima parte è di un'ovvietà stupefacente (inviterei lo stesso politico russo a rileggerla e cercare di comprendere quando sia giusta), nella seconda dimostra tutto quello che non può essere tollerato dal mondo intero, comprese le "minacce nucleari".
Intanto a Kiev, sono state, almeno in parte, ripristinate forniture acqua ed energia elettrica....
In una commedia di Eduardo Scarpetta ed Eduardo de Filippo, una cosa del genere starebbe a significare, una specie di ritorno alla realtà anche nell'aspetto più malinconico dell'espressione, anche il "nonostante quello che è successo".
Purtroppo però la realtà è diversa e la questione è lontana dalla risoluzione.
Sono convinto che in questi territori martoriati in tanti griderebbero all'extraterrestre di Finardi "Portami via", ma se una cosa abbiamo imparato da queste persone è proprio il loro attaccamento alla loro Patria e qualcuno, comunque dovrà risolvere la questione.
C'è chi lo fa sul campo, ma la partita si deve giocare anche in altre sedi...
e se la questione è ancora in piedi c'è evidentemente qualche pecca nel sistema.
Commenti