"Non c'è scontro con Draghi, dobbiamo fare meglio"
(Giorgia Meloni)
Una cosa è fare opposizione e raccattare voti ed un'altra è governare?
Beh... A dire il vero è così, ma non sarà troppo presto riferirsi in questi termini sul governo che verrà e che sarà guidato dalla leader di Fratelli d'Italia?
Si, certo... Ma sto governo quando lo facciamo?
Ora le parti si sono invertite e sono gli altri all'opposizione ed a pungolare chi dovrebbe già essere premier.
Accade quindi che i leader di Italia viva e Azione possano sollecitare la formazione del nuovo esecutivo mentre Crosetto, co-fondatore di Fdi cerca di minimizzare:
"Leggo ricostruzioni, pettegolezzi, totonomi, indiscrezioni e mi chiedo come dovrebbe essere l'informazione in un momento nel quale, semplicemente, non ci sono notizie, perché c'è riflessione, ragionamento, confronto, consapevolezza del periodo economico e sociale in corso"
Da un gol alla Milik ad una difesa alla Bonucci è un attimo e Giorgia Meloni fa entrambe le cose:
"Non mi pare che ci sia uno scontro, però il governo scrive nella Nadef che entro la fine dell'anno noi spenderemo 21 miliardi dei 29,4 che avevamo, e quindi lo diciamo con spirito costruttivo per dire che dobbiamo fare ancora meglio.
Un'altra giornata di lavoro sui dossier più dedicati per essere pronti il prima possibile, sono molto ottimista".
In realtà la formazione del governo non sembra ancora una cosa fattibile in tempi brevi, colpa anche delle richieste pressanti della Lega che spinge per un ruolo importante per Matteo Salvini.
Visto che non si può mettere su un pazzo degli Smiths o di Nek o andarsene a Termoli in vacanza, si deve stare al gioco e magari aspettarsi anche commenti da De Magistris o Emma Bonino.
Inoltre la necessità di figure tecniche nei ministeri più pesanti, per carità giuste, non fanno che smentire tutte le teorie sciolinate durante la campagna elettorale che verteva o sul fatto che un governo deve essere un'espressione politica.
Matteo Renzi non le manda a dire:
"Meloni si lamenta dei ritardi sul Pnrr, assurdo. Cara Giorgia, basta alibi. Non perder tempo. Avuto l'incarico fai il governo in 24h anzichè discutere con Salvini del totoministri e vai tu a Bruxelles al Consiglio Ue il 20/10. Hai fatto cadere Draghi, ora governa tu. Se ti riesce",
E Carlo Calenda aggiunge:
"I ritardi sul Pnrr? Ha ragione Draghi, mi pare che da parte di Meloni ci sia un voler mettere le mani avanti, come succede quando arriva un nuovo governo e intende dire che quello precedente ha lasciato una situazione difficile.
I partiti sovranisti quando sono in campagna elettorale dicono una cosa e poi diventano draghiani, europeisti... Non c'è chiarezza sulla linea di governo da parte della Meloni".
Se Draghi non riesce ad essere netto quando cerca di parlare in maniera positiva di quello che sarà il prossimo esecutivo, il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, pur non esprimendosi circa l'esito elettorale auspica che il nuovo governo possa essere presto operativo ed efficiente.
La speranza è che:
"presto ci possa essere un esecutivo forte, capace e competente in grado di dare agli italiani e alle imprese le risposte che cercano.
E' necessario che la politica converga su due temi centrali: l'energia e la finanza pubblica".
Intanto però registriamo ancora un nulla di fatto, una serie di ripensamenti su molti temi e non poche difficoltà a formare il Governo.
Ovvio, quindi mettere, per certi versi, le mani avanti.
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