Formula 1, Verstappen vince il GP Giappone ed è campione. Leclerc penalizzato. Ferrari: Anche quest'anno "sarà per l'anno prossimo"
A Suzuka, Max Verstappen ha vinto il GP del Giappone, 18° appuntamento del Mondiale 2022. Per l'olandese anche il secondo titolo mondiale della carriera, dopo tre ore di gara condizionata dalla pioggia. Sul podio Perez e Leclerc.
Dopo due anni di assenza, si corre nuovamente Suzuka, ma un vero e proprio nubifragio ha condizionato e stravolto un GP vinto alla fine dal solito Max Vertstappen, che grazie alla dodicesima vittoria stagionale ha messo il sigillo sul secondo titolo mondiale della carriera, con quattro GP d’anticipo.
Si potrebbe già chiudere qui, ma anche la giornata odierna ha qualcosa di clamoroso, anche se l'epilogo del mondiale sia già scontato da tempo.
Non parliamo di Copa America, per esempio che interessa solamente una parte dei tifosi calcistici.
Parliamo di Mondiale di Formula 1 e di gente incazzatissima ce n'è da ogni luogo del pianeta.
Addirittura la premiazione è rocambolesca.
Verstappen aveva già iniziato le interviste post-gara parlando di festa rinviata, quando ha ricevuto in diretta tv la notizia della penalizzazione di Leclerc.
Invece l'olandese sale a 366 punti, +113 su Perez, che proprio grazie alla penalità di Leclerc ha superato il ferrarista al secondo posto della classifica: 253 contro 252 l'unica sfida ancora possibile per le ultime quattro corse dell’anno.
Del resto già l'assenza di Binotto e Wolff è stata una cosa strana.
I due team principal, infatti, sono rimasti nelle rispettive fabbriche per il weekend di Suzuka
Troniamo, però alla partenza.
Solo tre giri. Poi il tutto viene ripreso con una vera e propria sprint race durata 35 minuti per restare entro il termine regolamentare delle tre ore di durata complessiva del GP.
Le polemiche per le decisioni della Direzione gara diventano, quindi, più interessanti della gara.
La scelta di far partire la gara nonostante una pista chiaramente impraticabile, allagata e con pressoché totale assenza di visibilità è senza ombra di dubbio una cazzata colossale, senza giri di parole inutili.
Verstappen dopo una partenza non perfetta è costretto a un ruota a ruota con Leclerc,
peggio è andata a Carlos Sainz e Alex Albon, con errori causati proprio dall’assenza di visibilità e nel caso del ferrarista anche dalla discutibile scelta di montare le intermedie e non le full wet.
Il Ferrarista dichiara:
"Sono cose che purtroppo in queste condizioni possono accadere, purtroppo non vedevo niente in partenza e quando sono uscito dalla scia di Perez sono andato a sbattere. La dinamica mi ha rimesso in pista e ho temuto moltissimo che le altre macchine mi centrassero perché a quel punto preghi solo che nessuno dietro di te ti colpisca. Sei nelle mani di Dio perché non sai se ti vedono o no“
"Sono cose che purtroppo in queste condizioni possono accadere, purtroppo non vedevo niente in partenza e quando sono uscito dalla scia di Perez sono andato a sbattere. La dinamica mi ha rimesso in pista e ho temuto moltissimo che le altre macchine mi centrassero perché a quel punto preghi solo che nessuno dietro di te ti colpisca. Sei nelle mani di Dio perché non sai se ti vedono o no“
Dunque, bandiera rossa e dopo una vita si riparte dietro la Safety Car dopo quasi due ore, con trasformazione del GP in una gara “a tempo” di poco più di 45 minuti.
Ovviamente tutte le strategia si sono andate a benedire ed il caos ha regnato sovrano.
Comunque Verstappen sceglie di partire con le intermedie e va molto meglio di Charles Leclerc, che rimane in contatto con il box Ferrari per decidere se cambiare o meno gli pneumatici visto l’elevatissimo degrado.
Charles resta in pista, per portare a termine la gara con quel secondo posto che rimanderebbe il titolo al suo avversario.
Difende la posizione dall’assalto di Sergio Perez ed aspetta di portare la macchina al traguardo.
Il secondo posto dura però poco, perché il monegasco viene subito penalizzato di 5 secondi per un taglio di chicane all’ultimo giro.
Ovviamente tutte le strategia si sono andate a benedire ed il caos ha regnato sovrano.
Comunque Verstappen sceglie di partire con le intermedie e va molto meglio di Charles Leclerc, che rimane in contatto con il box Ferrari per decidere se cambiare o meno gli pneumatici visto l’elevatissimo degrado.
Charles resta in pista, per portare a termine la gara con quel secondo posto che rimanderebbe il titolo al suo avversario.
Difende la posizione dall’assalto di Sergio Perez ed aspetta di portare la macchina al traguardo.
Il secondo posto dura però poco, perché il monegasco viene subito penalizzato di 5 secondi per un taglio di chicane all’ultimo giro.
"Oggi è stata davvero una fatica e una sofferenza con le gomme negli ultimi giri. Era già successo negli ultimi giri: partiamo bene ma poi dopo poche tornate distruggiamo gli pneumatici. Faccio grandi congratulazioni a Max per il suo secondo titolo. Noi continueremo a spingere fino alla fine. Certo, è frustrante. Oggi non avevamo ritmo, il passo non c’era più dopo 4 giri, ma è andata così. L’obiettivo è completare l’anno bene. Il titolo di Max era solo questione di tempo. Ci aspettavamo vincesse il titolo di campione. Dobbiamo sfruttare queste ultime gare per migliorare come team e fare meglio l’anno prossimo”.
L’attenzione in gara si è quindi spostata presto sulle posizioni di rincalzo, con la battaglia tra Ocon e Hamilton per il quarto posto e con un Seb Vettel scatenato nell’ultima apparizione della carriera a Suzuka e alla fine ottimo 6°.
Alonso, Russell, Latifi e Norris completano a punti.
Niente da fare per le Alfa Romeo che rimpiange l'addio di Raikonnen, visto che il 15 e 16 posto non è un risultato che porta nulla.
Ecco l'ordine d'arrivo completo del GP del Giappone
Max VERSTAPPEN (Red Bull Racing)
Sergio PEREZ (Red Bull Racing) +27.066
Charles LECLERC (Ferrari) +31.763*
Esteban OCON (Alpine) +39.685
Lewis HAMILTON (Mercedes) +40.326
Sebastian VETTEL (Aston Martin) +46.358
Fernando ALONSO (Alpine) +46.369
George RUSSELL (Mercedes) +47.661
Nicholas LATIFI (Williams) +70.143
Lando NORRIS (McLaren) +70.782
Daniel RICCIARDO (McLaren) +72.877
Lance STROLL (Aston Martin) +73.904
Yuki TSUNODA (AlphaTauri) +75.599
Kevin MAGNUSSEN (Haas F1 Team) +86.016
Valtteri BOTTAS (Alfa Romeo) +86.496
Guanyu ZHOU (Alfa Romeo) +87.043
Pierre GASLY (AlphaTauri) +88.091
Mick SCHUMACHER (Haas F1 Team) +92.523
Carlos SAINZ (Ferrari) ritirato
Alexander ALBON (Williams) ritirato
*5 secondi di penalità per aver tagliato la chicane nell'ultimo giro di gara
Max VERSTAPPEN (Red Bull Racing)
Sergio PEREZ (Red Bull Racing) +27.066
Charles LECLERC (Ferrari) +31.763*
Esteban OCON (Alpine) +39.685
Lewis HAMILTON (Mercedes) +40.326
Sebastian VETTEL (Aston Martin) +46.358
Fernando ALONSO (Alpine) +46.369
George RUSSELL (Mercedes) +47.661
Nicholas LATIFI (Williams) +70.143
Lando NORRIS (McLaren) +70.782
Daniel RICCIARDO (McLaren) +72.877
Lance STROLL (Aston Martin) +73.904
Yuki TSUNODA (AlphaTauri) +75.599
Kevin MAGNUSSEN (Haas F1 Team) +86.016
Valtteri BOTTAS (Alfa Romeo) +86.496
Guanyu ZHOU (Alfa Romeo) +87.043
Pierre GASLY (AlphaTauri) +88.091
Mick SCHUMACHER (Haas F1 Team) +92.523
Carlos SAINZ (Ferrari) ritirato
Alexander ALBON (Williams) ritirato
*5 secondi di penalità per aver tagliato la chicane nell'ultimo giro di gara
Classifica Costruttori
Red Bull 619 punti
Ferrari 454
Mercedes 387
Alpine 143
McLaren 130
Alfa Romeo Racing 52
Aston Martin 45
Haas 34
AlphaTauri 34
Williams 8
Classifica Piloti
Verstappen 360 punti
Leclerc 249
Perez 249
Russell 206
Sainz 202
Hamilton 178
Norris 101
Ocon 76
Alonso 63
Bottas 46
Vettel 30
Ricciardo 29
Gasly 23
Magnussen 22
Stroll 13
Schumacher 12
Tsunoda 11
Zhou 6
Albon 4
De Vries 2
Latifi 2
Hulkenberg 0
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