Fratelli d'Italia, l'Italia s'è ....destra.

La Meloni sbanca la tornata elettorale, gli alleati fanno Flop, ma la coalizione vince. 

La parola "destra" è stata spesso intesa come uno spauracchio e tutti si sono sempre dati da fare per aggiungere la parola "centro" alle forze politiche che si sono sempre affrontate in contrapposizione apparentemente netta, almeno da quando c'è il maggioritario. 

Questa volta la questione è diversa. 

Sarà pur vero che Berlusconi e Salvini diranno di aver contribuito a far vincere la propria coalizione e di essere di diritto forze di governo, ma la verità è che la Meloni queste elezioni le ha vinte praticamente da sole. 

Quindi più destra che centrodestra?

Probabilmente si, ma una cosa è certa:

Il popolo è sovrano ed ha deciso. 

Poi... Si potrebbero anche dire tante cose sul... Popolo, ma così è. 

È Fratelli d’Italia il primo partito del Paese con il 26 percento dei voti. 

Su questo non ci piove, anche se all'indomani del voto la nazione è stata investita da avverse condizioni meteorologiche con rovesci. 

Brutto presagio? 

Cos'altro potrà capitati dopo tutto quello che stiamo vivendo da qualche anno a questa parte? 

Un risultato, ad ogni modo, frutto, probabilmente, della coerenza del partito della Meloni, in tutto questo tempo, a prescindere dalle posizioni che si possono avere in comune o no, con la linea della formazione politica. 

I suoi alleati, invece, in tutto questo tempo, si sono attaccati alle poltrone, hanno fatto le bandieruole e si sono comportati vergognosamente durante l'ultimo periodo. Mosse assurde e scellerate che hanno portato a queste elezioni, ma che non li hanno premiati, anzi li hanno ridicolizzati più di quanto abbiano fatto da soli con i loro comportamenti. 

È chiaro, quindi, che il successo di Giorgia Meloni è predominante anche nella coalizione di centrodestra. 

La futura premier dovrà tenere conto di due cose, principalmente:

l'inaffidabilità dei suoi partner ed il fatto che non ci staranno a fare la parte solamente delle comparse, nonostante i numeri dicano che sarebbe ovvio così. 

Il secondo partito in Italia è il PD. 

Il partito guidato da Letta, si ferma, però, sotto quota 20 punti. 

I 5 stelle si piazzano clamorosamente terzi, con una cifra che oscilla intorno al 15 percento, non se lo aspettava nessuno, sembrava fossero finiti, ma l'assurda gestione del reddito di cittadinanza è riuscita a fare miracoli, altrimenti per Giuseppe Conte conterebbe quanto detto per gli alleati della Meloni. 

A proposito di questi ultimi, 

La Lega Nord crolla ovunque, anche al nord e scivola sotto la soglia del nove percento, ma del resto, se si continua ad avere come bandiera un individuo come Matteo Salvini, cosa si pretende? 

Addirittura hanno avuto la "Forza" di far resuscitare Berlusconi. 

Forza Italia infatti, arriva all’8 percento, quasi quanto la lega e qualche voto sarà stato intercettato dai leghisti pentiti. 

Carlo Calenda e Matteo Renzi non riescono a dare vita al terzo polo. 

Azione-Italia Viva, comunque, supera il 7. 

L’alleanza Verdi/Sinistra arriva oltre la soglia del tre percento, mentre + Europa di Emma Bonino la sfiora solamente. 

Rimane fuori dai giochi Impegno civico di Luigi Di Maio, lontano dall’1%. 

Stessa sorte di Noi Moderati. 

Lontani dallo sbarramento del 3% sia Unione popolare che Italexit, che restano fuori dal Parlamento.

Si, riparte, quindi, da questi risultati e da questo nuovo assetto che produrrà quella che sarà la nuova guida della nazione. 

Un bene? 

Un male? 

Vediamo come si mettono le cose.

Certo, in linea di principio, so già che non sarò d'accordo con i temi ed i concetti che i vincitori usano come bandiera. 

Però se si è davvero democratici, si deve tener presente che chiunque possa vincere. 

Nel caso dovesse servire, è più facile fare opposizione che governare.

Vale per le forze di minoranza che per i cittadini. 

La speranza è sempre quella che non ce ne sia bisogno.