Formula 1: GP Ungheria - Vince Verstappen, la Ferrari si batte da sola.
Strepitosa prova del campione del mondo della Red Bull che rimonta e trionfa dalla quinta fila.
Male la Ferrari: Sainz 4°, Leclerc 6°
Il 13° appuntamento del Mondiale in Ungheria viene vinto da Max Verstappen che allunga, quasi irrimediabilmente nel Mondiale.
Battute le Mercedes di Hamilton e Russell.
Carlos Sainz 4°, Charles Leclerc 6°, sono lo specchio di questa assurda stagione della Ferrari che spesso si è battuta da sola per strategie sbagliate ed errori grossolani.
Eppure Charles Leclerc ce l’aveva fatta a diventare leader del Gran Premio di Ungheria.
Eppure Charles Leclerc ce l’aveva fatta a diventare leader del Gran Premio di Ungheria.
Dopo aver conservato la terza posizione al via, ha passato ai box in overcut Carlos Sainz in occasione della prima sosta ai box e poi a parità di gomma media ha superato George Russell con un vero capolavoro all’esterno in Curva-1.
Toto Wollf che ieri aveva l'espressione dei tempi migliori aveva cominciato a denunciare perplessità e Mattia Binotto, invece gongolava.
In questa lotta dio espressioni, però arrivava il colpo dell'altra scuderia, quella che continua a vincere a dispetto degli avversari.
Il colpo strategico della Red Bull ha, infatti, spiazzato il muretto della Ferrari.
Proprio quando sembrava che stesse arrivando la pioggia, Verstappen, quarto dietro a Russell e Sainz, è entrato ai box per piazzare un doppio undercut con una seconda sosta.
Max Verstappen è partito con la mescola soft, poi ha montato la media effettuando così l’undercut su Hamilton, e poi con il secondo undercut la Red Bull ha addirittura messo l’olandese nelle condizioni di attaccare Charles Leclerc.
Max Verstappen è partito con la mescola soft, poi ha montato la media effettuando così l’undercut su Hamilton, e poi con il secondo undercut la Red Bull ha addirittura messo l’olandese nelle condizioni di attaccare Charles Leclerc.
La Ferrari, però, invece di rispondere con Sainz ha deciso di fermare Charles Leclerc per difendere la testa della corsa e dunque la vittoria della gara.
Strategia da Rimbamband, per metterla a ridere in musica?
Non lo so... l'unica cosa è che a chi fa le strategie delle Ferrari al momento non vorrei incontrarli nemmeno tra cent'anni, per citare Ron.
A quel punto è sembrato troppo presto per il muretto della Ferrari per montare la soft, e dopo due stint con la gomma media la soluzione rimasta è stata la gomma dura.
Leclerc ha faticato tantissimo con quella mescola, che aveva già dimostrato di non essere competitiva con le Alpine in precedenza.
Leclerc ha faticato tantissimo con quella mescola, che aveva già dimostrato di non essere competitiva con le Alpine in precedenza.
Verstappen ha passato Leclerc una prima volta, poi ha addirittura commesso un errore con un testacoda, ma ha mantenuto la seconda posizione e superato poi di nuovo Leclerc.
Il monegasco via radio ha subito detto che le gomme dure erano pessime e la Ferrari lo ha poi richiamato ai box per montare la mescola soft.
Così facendo, però, Leclerc ha concluso la corsa in sesta posizione alle spalle anche di Perez, che partiva undicesimo.
Le strategie ipotizzate dalla Pirelli, tra le altre cose, non prevedevano nemmeno la soluzione media-media-hard scelta dalla Ferrari per difendere la testa della corsa e non mettere a repentaglio la conclusione della corsa da parte di Leclerc.
Le strategie ipotizzate dalla Pirelli, tra le altre cose, non prevedevano nemmeno la soluzione media-media-hard scelta dalla Ferrari per difendere la testa della corsa e non mettere a repentaglio la conclusione della corsa da parte di Leclerc.
Il monegasco, nonostante non abbia volpe dirette. però, si è di nuovo visto soffiare dagli eventi non solo la vittoria, ma anche il podio.
Verstappen, quindi, può anche fare qualche errore, ma conquista di fatto l’ottavo successo stagionale su 13 gare andate in scena.
Tra le due Rosse si è piazzata l’altra Red Bull di Sergio Perez.
Buona settima piazza per la McLaren di Lando Norris, che precede le Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon.
Se Sebastian Vettel strappa una decima posizione che comunque lo porta a punti, lo stesso non si può dire per le Alfa Romeo che devono accontentarsi della 13^ posizione di Guanyu Zhou che ogni tanto la finisce pure una gara.
Senza recriminare troppo sul ritiro di Kimi Raikkonen, bisogna dire che l'altra monoposto italiana invece non è giunta al traguardo a causa del ritiro di Bottas.
Questo l'ordine d'arrivo:
2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. George Russell (Mercedes)
4. Carlos Sainz (Ferrari)
5. Sergio Perez (Red Bull)
6. Charles Leclerc (Ferrari)
7. Lando Norris (McLaren)
8. Fernando Alonso (Alpine)
9. Esteban Ocon (Alpine)
10. Sebastian Vettel (Aston Martin)
11. Lance Stroll (Aston Martin)
12. Pierre Gasly (AlphaTauri)
13. Guanyu Zhou (Alfa Romeo)
14. Mick Schumacher (Haas)
15. Daniel Ricciardo (McLaren)
16. Kevin Magnussen (Haas)
17. Alexander Albon (Williams)
18. Nicholas Latifi (Williams)
19. Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo)
Classifica Piloti:
1. Verstappen (Ola) punti 258
2. Leclerc (Mon) 178
3. Perez (Mes) 173
4. Russell (GB) 158
5. Sainz (Spa) 156
6. Hamilton (GB) 146
7. Norris (GB) 76
8. Ocon (Fra) 58
9. Bottas (Fin) 46
10. Alonso (Spa) 41
11. Magnussen (Dan) 22
12. Ricciardo (Aus) 19
13. Gasly (Fra) 16
14. Vettel (Ger) 16
Classifica Costruttori:
1. Red Bull punti 431
2. Ferrari 334
3. Mercedes 304
4. Alpine 99
5. McLaren 95
6. Alfa Romeo 51
7. Haas 34
8. AlphaTauri 27
9. Aston Martin 20
10. Williams 3
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