Pubblico numerosissimo per la bella presentazione di "Geografie Emozionali" il libro di poesie di Giusy Carminucci.
Un pò l'avevo detto.....
Se l'estate è notoriamente compressa in una serie di appuntamenti che a tutte le latitudini raccontano di eventi che hanno come protagonisti i vari Tosca, Elio, Marmenta, Dee Dee Bridgewater, Madame, Lady Gaga, ecc.... devo dire che sempre più prende spazio il fenomeno della presentazione dei libri che, spero, faccia in modo ci sia un'inversione di tendenza sulla realtà odierna che parla di poca gente dedita alla lettura.
Sebbene l'arte non si possa misurare come se fosse un indagine Istat e non ci deve essere bisogno di un manager alla Arrivabene per dettare le nostre abitudini, o una pseudo Manciointervista che costringa le persone a mentire per fare bella figura, sto notando un nuovo corso che avvicina tante persone sia alla stesura di opere letterarie che alla lettura delle stesse.
Sebbene l'arte non si possa misurare come se fosse un indagine Istat e non ci deve essere bisogno di un manager alla Arrivabene per dettare le nostre abitudini, o una pseudo Manciointervista che costringa le persone a mentire per fare bella figura, sto notando un nuovo corso che avvicina tante persone sia alla stesura di opere letterarie che alla lettura delle stesse.
Tutte premesse che sono state mantenute, se penso a quello che mi aspettavo, ma con molto piacere devo dire che si è andati molto oltre.
Quella di Sabato 18 Giugno 2022 è stata, quindi, non solo una graditissima conferma, ma ha anche aperto uno scrigno segreto che è diventato di dominio pubblico, almeno per chi è riuscito a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda.
La presentazione del libro "Geografie Emozionali" è stato un appuntamento bello e variegato, se possiamo così definirlo.
Giusy Carminucci ed il suo lavoro letterario ha suscitato una giusta curiosità, vista la notorietà dell'autrice e l'approccio al libro che potevamo già intravedere dalla frase che appariva sulla locandina, ma anche dalla copertina stessa che rappresenta una scala che si propone verso l'infinito.
La poesia è proprio questo, anche perché ognuno può farla sua, secondo le proprie esperienze e le proprie interpretazioni, anche se è giusto che un autore dia la sua direzione in ogni caso.
Il pubblico che ha praticamente affollato la Corte del Castello Angioino è rimasto stupito da come l'evento si è svolto ed è rimasto quasi estasiato dai testi di Giusy Carminucci.
Ad un certo punto gli spettatori sono stati anche chiamati in causa, ma si sa, a volte si è un po' timidi....
La Corte del Castello Angioino a Mola di Bari è diventato comunque un posto magico ed è stato un appuntamento da vivere a 360°.
Alcuni versi di Giusy Carminucci sono stati "animati", se si può dire così, dalla voce della grande attrice Mariella Capotorto, seguiti poi dalle performances musicali di Paolo Daniele ed Aldo Nardelli che hanno dato all'evento una colonna sonora maestosa.
Altre poesie sono state recitate da diversi rappresentanti della realtà Teatrale locale. Gli attori erano accomodati tra il pubblico e di volta in volta si alzavano e declamavano i versi dell'autrice, dando vita ad una sorta di flashmob Teatrale che possiamo definire senza precedenti.
Il coinvolgimento, quindi è stato massimo e credo abbia reso protagonisti anche gli spettatori che non potevano distrarsi e soprattutto erano testimoni di qualcosa molto più dinamico di una classica presentazione che di solito è molto più statica.
Purtroppo il Sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, non è potuto intervenire per un improvviso impegno familiare, ma ha comunque inviato un messaggio all'autrice letto da uno degli assessori presenti in platea.
L'evento è stato coordinato dalla professoressa Antonella Linsalata mentre hanno dialogato con l'autrice
i giornalisti Michele Lorusso e Franco Jatta, in quella che possiamo considerare la parte più classica della presentazione.
Penso di aver assistito a qualcosa di molto bello e amplificato da una partecipazione numerosissima.
Qualcosa che ha lasciato sensazioni speciali all'interno di ognuno dei partecipanti.
Qualcosa che è anche difficile descrivere a parole.
Il bello di tutto ciò è che non si è trattato solo dell'inizio del viaggio di "Geografie Emozionali" inteso come libro, ma anche il primo di una serie di eventi, anche presso platee importanti, qualcosa che sarà raccontato in maniera più precisa nei prossimi scritti.
Insomma, ne vedremo e ne sentiremo ancora delle belle, ma soprattutto ne leggeremo.
Del resto è questa la prima peculiarità di un libro.
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