Nessuno va a votare in un paesino abruzzese: "Meglio il Commissario"
quando ho affrontato l'argomento:👇
Assolutamente sui generis è quanto è accaduto a Castelguidone, comune di 300 abitanti in provincia di Chieti.
Non si è registrato nessun votante e quindi inevitabilmente arriverà il commissario.
In tutta Italia si registra un calo sempre maggiore di votanti ad ogni tornata elettorale ed è chiaro che ci sia una disaffezione per la politica, ma quello accaduto in Abruzzo ha del clamoroso.
E' stato un vero e proprio boicottaggio contro l’unica lista che si è presentata, “Rinascita Italia”, con a capo Guglielmo De Santis di Gallipoli, non residente in paese né in regione, quindi un assoluto sconosciuto.
Otto erano i candidati, tutti pugliesi di Gallipoli, Cerignola e Gagliano del Capo ed anche loro perfetti sconosciuti a Castelguidone.
Già votare una lista sola, non è che sia il trionfo della democrazia, ma non conoscere nessuno dei candidati è sembrato troppo.
Il fatto che Castelguidone non è riuscito ad avere un candidato locale alla carica di primo cittadino, dal momento che anche il sindaco uscente dal suo secondo mandato, Donato Sabatino, a causa di motivi legati alla sua professione, ha ritenuto opportuno non ricandidarsi per la terza volta, ha fatto in modo che fosse presa la clamorosa decisione che ha denotato, comunque una certa compattezza nella popolazione.
Il fatto che Castelguidone non è riuscito ad avere un candidato locale alla carica di primo cittadino, dal momento che anche il sindaco uscente dal suo secondo mandato, Donato Sabatino, a causa di motivi legati alla sua professione, ha ritenuto opportuno non ricandidarsi per la terza volta, ha fatto in modo che fosse presa la clamorosa decisione che ha denotato, comunque una certa compattezza nella popolazione.
Il candidato Sindaco De Santis ci ha provato a convincere gli elettori:
«La nostra presenza non è, ma non sarà mai, un rifugio per qualcuno che intenda usare l’occasione come escamotage per poter usufruire di giorni di permesso, cosa che succede spesso nelle liste cosiddette civetta. Siamo presenti a 360 gradi sul territorio nazionale, abbiamo svariati consiglieri comunali, presenze in varie commissioni comunali, insomma nessuno può considerarci lista civetta».
«La nostra presenza non è, ma non sarà mai, un rifugio per qualcuno che intenda usare l’occasione come escamotage per poter usufruire di giorni di permesso, cosa che succede spesso nelle liste cosiddette civetta. Siamo presenti a 360 gradi sul territorio nazionale, abbiamo svariati consiglieri comunali, presenze in varie commissioni comunali, insomma nessuno può considerarci lista civetta».
Ma non è servito a niente, i cittadini di Castelguidone hanno risposto compatti:
"Meglio un commissario".
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