Champions League: Trionfa il Real Madrid guidato da Carlo Ancelotti.
Il tecnico italiano e gli spagnoli ancora una volta sul tetto d'Europa.
Sembrava dovesse passare alla storia come la prima finale dopo tanti anni che non vedeva protagonisti le superstar Cristiano Ronaldo, Leo Messi e Neymar, invece sarà ricordata come la 14^ consacrazione del Real Madrid, la squadra più titolata in Champions.
Se la squadra madrilena era è e continuerà ad essere leggendaria, la stessa cosa dobbiamo dirla per il suo allenatore Carlo Ancelotti, colui che in qualche modo riesce a farci essere orgogliosi nonostante nessuna delle squadre italiane siano arrivate a giocarsi la coppa dalle grandi orecchie.
La leggenda dell' Ancelotti allenatore di Champions porta la stessa data di qualche anno fa.
Quella aimè tristemente nota ai tifosi juventini, quella del "Se c'era Nedved...." per intenderci.
Il 28 maggio di 19 anni fa Carlo Ancelotti alzava al cielo, infatti, la sua prima Champions League da allenatore.
Sul campo di Manchester il Milan vinceva contro la Juventus.
4 anni dopo, nel 2007, il bis contro il Liverpool ad Atene.
In mezzo quella che possiamo definire la sconfitta più incredibile della storia: sempre contro il Liverpool nel 2005 ad Istanbul.
Il Real Madrid batte in finale di Champions League il Liverpool, nemico di sempre.
Non ci saranno eventi di Madame, Luca Carboni, Lady Gaga, o Dee Dee Bridgewater, ma la festa sarà totale in casa di chi sarà pure abituato a vincere, ma non si stanca mai di farlo.
Per l'allenatore è la quinta finale di Champions in carriera che viene vinta grazie ad un gol al 59′ di Vinicius Junior e ad un super Courtois
Il ritardo è durato di più di trenta minuti prima del fischio d’inizio, con diversi tumulti prolungati al di fuori delle mura dello stadio.
Per l'allenatore è la quinta finale di Champions in carriera che viene vinta grazie ad un gol al 59′ di Vinicius Junior e ad un super Courtois
Carlo Ancelotti vince, così, la sua quarta Champions League in 5 finali raggiunte in carriera.
È il primo allenatore ad averne così tante in bacheca, sotto di lui Paisley e Zidane a quota 3.
L'italiano diventa ancora più mito se ci mettiamo tutta la sua carriera.
Magari sembra uno da "Le notti nella Contea", magari gli italiani famosi come Leonardo da Vinci non possono essere accostati, ma c'è tanto da dire.
A quel punto dobbiamo parlare della sesta Champions League, avendone già vinte in precedenza 2 da giocatore (nel 1989 e 1990 con la maglia del Milan) e 3 da allenatore (nel 2003 e nel 2007 sulla panchina del Milan e nel 2014 con il Real Madrid).
Praticamente lo stesso numero di vittorie nella massima competizione continentale del Liverpool (dal 1977 al 2019).
I Reds, dunque, rimangono terzi, al pari del Bayer Monaco, nell’albo d’oro della Champions League, mentre il Real Madrid tocca quota 14 allungando di 7 vittorie dal Milan, secondo in questa speciale classifica.
Ancelotti è anche l'allenatore che in una precedente esperienza madrilena aveva conquistato la mitica 10^ Champions del Real.
Ma torniamo alla gara che ha decretato la squadra vincitrice:
Intanto dobbiamo parlare del ritardo con cui è iniziata la partita.
Nessuno ci ha fatto una bella figura e per fortuna le conseguenze non sono state drammatiche come in altre occasioni.
Ora non parlerò dei tifosi del Liverpool perchè non posso trasformare questo scritto in quello che diventerebbe, ma l'organizzazione è stata uno schifo assoluto.
Ovunque ed anche sui social Intanto si è scatenato un terremoto mediatico che ha investito il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, circa la cattiva gestione dell’affluenza dei tifosi dei ‘Reds’ allo ‘Stade de France’ di Parigi.
Poi finalmente la partita ha avuto inizio:
All'inizio nessuna delle due squadre vuole rischiare.
FINALE CHAMPIONS LEAGUE
LIVERPOOL-REAL MADRID 0-1
Marcatore: 59' Vinicius
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Konatè, Van Dijk, Robertson; Fabinho, Henderson (77' Keita), Thiago (77' Firmino); Diaz (65' Jota), Salah, Mané. All.: Klopp.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Mendy; Modric (90' Ceballos), Casemiro, Kroos; Valverde (85' Camavinga), Benzema, Vinicius (93' Rodrygo). All.: Ancelotti.
All'inizio nessuna delle due squadre vuole rischiare.
Il Liverpool controlla meglio il campo, il Real aspetta sornione ed i ritmi non sono da paura.
Al 16' un'iniziativa di Alexander-Arnold porta Salah ad una conclusione debole che non impensierisce gli avversari.
Al 21', invece, comincia la super gara del portiere Courtois che con un pizzico di fortuna travestita da palo annulla l'azione personale di Mané.
Il Real Madrid esce alla distanza ed addirittura andrebbe anche in vantaggio al 43', quando Benzema va in gol, annullato per fuorigioco.
La gara sembra più equilibrata ad inizio ripresa, ma al 59' avviene la svolta:
La gara sembra più equilibrata ad inizio ripresa, ma al 59' avviene la svolta:
Valverde calcia dentro da destra, Vinicius è solo in area e appoggia facilmente di piatto destro e gli spagnoli vanno in vantaggio.
Da quel momento in poi il Liverpool si getta all'attacco a caccia del pareggio.
Ci sono tante occasioni per gli inglesi con un Salah che sbuca da tutte le parti, ma Courtois sembra provenire da Marte più dello Ziggy Stardust di David Bowie e para tutto, anche una conclusione da pochi passi di Jota, da poco entrato in campo.
Nel finale è Ceballos, entrato al 90' ad avere fra i piedi il match-point, ma l'attaccante si perde sul più bello e troppo e permette alla difesa di recuperare.
Il risultato non cambia più fino al fischio finale e viene assegnato il quattordicesimo titolo continentale per la squadra oggi allenata da Carlo Ancelotti.
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