UkraineRussiaWar: Giorno o notte non fa differenza, Sotto attacco il nord ovest dell'Ucraina.
Avremmo in questi giorni voluto ascoltare più, che ne so, Ciccio Riccio che le notizie dal fronte di Guerra che ogni giorno diventano più spaventose, ma purtroppo viviamo questo momentaccio che sembra infinito e non possiamo che trepidare per il futuro delle popolazioni di Zeleskyy e Putin ed anche del nostro perchè siamo coinvolti come Nato, come Europa e come esseri umani.
Ormai tutta l'Ucraina è sotto attacco russo.
Raid e bombardamenti hanno ampliato anche il loro raggio di azione, visto che sono giunti anche nella zona nord occidentale, del paese, quella al confine con la Polonia che fin qui era rimasta un po' ai margini del conflitto.
Ormai tutta l'Ucraina è sotto attacco russo.
La fine del mondo, come recita un brano della rappresentante di lista o "semplicemente" la terza guerra mondiale.
Difficile fare il punto della situazione specialmente quando tutto corre molto più velocemente di Kimi Raikkonen ed ormai anche gli appelli di Papa Francesco non fanno più notizia.
Raid e bombardamenti hanno ampliato anche il loro raggio di azione, visto che sono giunti anche nella zona nord occidentale, del paese, quella al confine con la Polonia che fin qui era rimasta un po' ai margini del conflitto.
Se deprecabile è la Guerra, ancora di più lo è il fatto che, secondo quanto denunciato dalle autorità ucraine, il mancato rispetto delle forze armate russe dei corridoi umanitari per l'evacuazione della popolazione è qualcosa che sta diventando una terribile abitudine.
"I crimini di guerra stanno diventando sistemici".
(Olexandr Starukh, governatore della regione di Zaporizhzhia)
La scorsa notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge nell'est del paese.
Morto il macchinista, ferito un altro membro del personale.
Oleksi Bilochytsky, capo della polizia di Popasna, accusa i russi di utilizzare bombe al fosforo.
Nelle ultime ore sono state colpite anche due chiese ortodosse nelle quali si rifugiano i civili.
Gli attacchi aerei sul centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza di Javoriv, che si trova più o meno a metà strada fra Leopoli e il confine polacco, a circa 25 km dall'Unione Europea, sono tanto paradossali per il nome del centro quanto pericolosi per tutti, visto anche il personale straniero attivo presente.
Siamo stati abituati a vedere i sindaci dei nostri paesi e di quelli limitrofi, Cellamare, Cassano, fino a quelli di tutta la nazione e del mondo intero diventare protagonisti durante l'era della pandemia.
Ancora più importante è quello che stanno facendo quelli ucraini, un lavoro fondamentale per quanto riguarda la resistenza.
Le forze armate russe, quindi, stanno cominciando a rapirli.
Quello di Dniprorudne è stato il secondo dopo quello di Melitopol.
Se le esplosioni notturne a Leopoli, hanno fatto preoccupare tante nazioni, visto che è il luogo nel quale si sono trasferite molte ambasciate e operatori internazionali, non sono arrivate del tutto inaspettate, e' sembrato strano il giorno successivo.
In mattinata l'inviata dell'ANSA, ha riferito che sono suonate le sirene dell'allarme antiaereo.
Questo non accadeva in pieno giorno da un po', ma adesso si punta a quello che i russi si augurano essere il rush finale del conflitto.
È vero che l'Ucraina è sotto assedio e non si può combattere Putin con una canzone di John Lennon o con imprecazioni alla Bukowski, ma è anche vero che nessuno si sarebbe aspettare tanta resistenza dalla nazione di Zelenskyy.
Al momento non c'è più differenza tra il giorno e la notte e tra l'essere umano o meno.
Del resto cosa può avere di umano una Guerra?
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