UkraineRussiaWar - Colloqui di Pace durante gli attacchi.

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Il paradosso della Guerra.

Alla fine i primi colloqui per il cessate il fuoco ci sono stati e si sono svolti, nella provincia di Gomel, in Bielorussia, al confine con l'Ucraina, in un luogo indicato con un nome fittizio, la "casa del pescatore'". 

Le delegazioni sono rientrate nelle rispettive capitali per consultazioni prima di un nuovo capitolo in questo senso.

Se le parole del capo del comitato internazionale della Duma di Stato, Leonid Slutsky possono anche far accendere un pò di ottimismo:

"nei negoziati con l'Ucraina in Bielorussia sono stati trovati alcuni punti su cui si possono fare progressi".

Il fatto che la guerra sia continuata, nel frattempo, ha destato parecchie perplessità.

Se dovessi far riferimento al Mancio musicista, non saprei proprio come concertare un manciosound in questa vicenda che è assurda come tutti i conflitti, ma si tinge di toni paradossali.

Luigi Di Maio sostiene che sia legittima la richiesta ucraina di entrare nell'unione europea, ma da altre parti si frena, non è che si sta andando a Lucca per il Summer Festival, ad ascoltare Luca Carboni, o ad assistere ad una divertente perfomance di Lino Banfi.

Non bisogna essere Leonardo da Vinci per capire che bisogna andarci con i piedi di piombo.

Non stiamo promuovendo una raccolta fondi per la lega del cane e non stiamo assistendo ad una puntata delle Iene.

Qui la realtà è molto più dura 

e non esistono frasi tipo: Non tutti i mali vengono per nuocere.

I colloqui tra Ucraina e Russia, dovrebbero comunque continuare, si parla di una location al confine polacco-bielorusso, ma al momento non c'è nulla di ufficiale.

Parallelamente Putin ha interloquito con il Presidente francese Emmanuel Macron, facendo sapere che un accordo per la fine della guerra "è possibile solo tenendo conto incondizionatamente dei legittimi interessi della Russia nel campo della sicurezza, compreso il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e denazificazione dello Stato ucraino e la garanzia sullo status neutrale". 

Il popolo di Volodymyr Zelenskyy ha chiesto ha chiesto il ritiro completo delle truppe russe dal suo territorio:
“Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto”.

A prescindere da quella che facciamo anche fatica a definire diplomazia, è dato sapere che si continuato a combattere. 

Diverse potenti esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 17:40, ora italiana, negli stessi momenti in cui veniva annunciata la fine della prima giornata dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. 

Un raid aereo ha colpito Brovary, vicino a Kiev, poco dopo la fine dei negoziati, secondo il Kyiv Independent che cita il sindaco della città a meno di 30 km dalla capitale, Ihor Sapozhko, secondo cui ci sono dei feriti. 

Confermate, quindi le voci già diffuse dalla BBC.

Alcune forti esplosioni sono state sentite a Kiev e le sirene d’allarme hanno risuonato, segnalando ai residenti che devono recarsi al rifugio più vicino.

Su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev., scrive che sono decine i civili uccisi e centinaia quelli feriti durante i pesanti bombardamenti russi sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale:

"Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!" è la frase finale, dopo che ha sottolineato come i russi hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad.

episodio paradossale, quindi, quello dei negoziati di pace....

la guerra continua.....