Ospedale di Mariupol bombardato: Fonte Russia: “Era una base militare”, Ma non riesce a mostrare prove. Partono gli aiuti anche la mia Mola di Bari presente.

 

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov:
“L’ospedale pediatrico di Mariupol era usato come base del battaglione Azov”.

Se si arriva a bombardare un ospedale è veramente la fine del mondo, purtroppo non in musica come quella citata dalla rappresentante di lista, ma effettiva?
Dipende.... da come si vedono le cose, dalle prospettive, da come si reagisce e da quello che fa il resto del mondo, inteso come quella parte di pianeta che non è nè Russia e nè Ucraina.

Morta tanta gente, tanti bambini, il personale sanitario, ecc....
eppure la Russia continua ad insistere sulla sua versione, smentita subito, ma specialmente all'ombra del Cremlino ancora in auge.

I russi parlano di combattenti ucraini come che occupavano della struttura. 

Le foto diffuse in rete, invece, sono di un altro ospedale. 

Versi di John Lennon a parte, cosa si può fare affinchè ,Volodymyr Zelenskyy, Vladimir Putin e Nato trovino una soluzione?

Ovunque è scattata la corsa alla solidarietà.

Non fa eccezione il luogo nel quale abito.

Il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna riferendosi a quanto accaduto ha citato Francesco Guccini.

A Mariupol, cosí come “nei campi di sterminio, dio è morto".

Qualcosa che va più veloce di Raikkonen, ma che stride con  gli appelli di Papa Francesco.

ma poi si è lasciato andare in previsioni più ottimiste, prendendo spunto sempre dalla stessa canzone:

"Questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo e a una speranza appena nata. Ad un futuro che ha già in mano, ad una rivolta senza armi, perchè noi tutti ormai sappiamo che se dio muore è per tre giorni e poi risorge.

In ciò che noi crediamo, dio è risorto.
In ciò che noi vogliamo, dio è risorto.
Nel mondo che faremo, dio è risorto”.

In effetti c'è di che essere fieri alle mie latitudini.
La Lega Navale Italiana sez. Mola di Bari con la collaborazione di altre sezioni regionali, in pochi giorni è riuscita a riempire due furgoni carichi di aiuti umanitari, prevalentemente farmaci e materiali per bambini, destinato alla popolazione ucraina.
Il convoglio umanitario, con a capo il Presidente Rino Borraccesi ed una delegazione di Soci, farà tappa nelle città di Przemyśl e Tomaszow Lubelski sul confine ucraino, per affiancare le associazioni umanitarie già presenti sul territorio.